Disturbo sessuale

Gent.li Dottori, spulciando tra i vari problemi a sfondo sessuale non ho trovato ciò che poteva interessarmi. Ho letto riguardo disfunzioni erettili, assenza parziale o totale di desiderio, impotenza ecc. Il mio problema è l' inverso, ma non sono riuscito a risalire ad un dsturbo vero e proprio, più che altro si descrivono momenti vitali precisi in cui si manifesta un aumento della carica sessuale, a seguito di qualche episodio (tradimento, abbandono ecc.) senza parlare di una forma patologica o un disturbo vero e proprio. A dir la verità, personalmente, sono parecchi anni che ho un problema che io ormai definisco "ipereccitabilità". Il problema non è tanto quello dell' erezione, quanto il modo di reagire. Innanzitutto da un paio d' anni ad oggi è diventata una vera ossessione, tanto che anche la ricerca delle femmina più bella in un vagone di un treno, ad esempio, inizia a pesarmi, quasi fossi una bestia. E l' impossibilità dell' attività sessuale (per presenza di mestruazioni nel partner, stanchezza del partner, non voglia del partner ecc.), anche con partner fisso, con relativo coinvolgimento sentimenale, scatena in me delle reazioni incontrollabili, quali nervosismo, depressione molto forte e collera che sembra sparire al momento del consumo, ridonandomi una serenità che a volte preferirei non trovare, tenendo conto delle mie (stupide) reazioni (psicologiche) precedenti. Visto che esistono un sacco di documenti, ricerche e medicinali, per quanto riguarda molti dei disturbi opposti, mi chiedevo se anche in questo caso possa esistere un vero e proprio disturbo riconosciuto e qualche rimedio realmente efficace. Ho provato con qualche metodo di controllo della rabbia, ma a quel punto subentra la depressione o qualche altro comportamento antagonista e tutto ciò mi crea un disagio interiore non indifferente, senza contare il disagio (sessuale) che provoco nel partner.
(specifico: ho spesso vissuto, sin dall' infanzia, la vita di coppia molto problematica, dal divorzio dei miei genitori, ai vari problemi più o meno gravi comuni nella coppia, dal tradimento a malattie veneree comuni. Non ho mai fatto una visita da uno psicologo, ma mi sento spesso fiacco, demotivato e molto depresso). Intendo specificare che tutte le reazioni descritte sono reazioni assolutamente interiori, mai, ovviamente, manifestate fisicamente; parlo proprio di forte disagio emotivo derivante da un forte disagio fisico (sessuale).
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
credo che si tratti di " desiderio sessuale compulsivo", ma una valutazione psicologica dal vivo sarebbe auspicabile.
Questa difficoltà comporta:
Quando, per eventi avversi,i pazienti che ne soffrono, non riescono a soddisfare tale bisogno sessuale,o per assenza di una compagna consenziente o per la permanenza in luoghi non consoni, divengono marcatamente nervosi, intrattabili, irascibili, fino ad sfociare in una sintomatologia depressiva.
Le cause di questa disfunzione sessuale sono da ricercarsi spesso nelle caratteristiche del nucleo familiare d’origine e nella storia di vita e sessuale di chi ne soffre.
Molto spesso questo tipo di disfunzione è “ego-sintonica”, cioè in sintonia con l’Io del soggetto, non creando alcuna spaccatura all’interno della psiche e non generando così la necessità di un percorso di cura.( non nel suo caso, se ci sta scrivendo).
L’approccio terapeutico è sicuramente di tipo combinato, cioè farmacologico e psicoterapico.
Il primo, mediante la somministrazione di anti-depressivi, regolarizza il tono dell’umore , che in questi pazienti va in contro a frequenti fluttuazioni; il secondo, decodifica in termini di vissuto il significato della dipendenza, rivisitando un passato spesso rimosso ed estremamente doloroso, dando parole nuove e nuovi significati alla dipendenza .
Un caro saluto

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#2]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazzo, dalle informazioni che dai qui, mi pare di capire che il "disturbo sessuale", come tu lo hai definito, è in realtà sullo sfondo. Nel senso che probabilmente è ciò che ti crea maggior disagio.
Tuttavia è la rabbia il problema maggiore, che meriterebbe attenzione.
La rabbia che ti spinge verso una competizione anche con il partner (e un po' di competizione, come modalità relazionale nella sessualità ci sta ed è sana se nella giusta dose) e successivamente alla delusione.
Il punto è: che ti succede se la partner ti dice no per indisposizione o stanchezza?
Ti senti rifiutato?
Ti senti brutto? Non amabile? Non degno di...?
O altro?

Da qui la rabbia e la delusione?

La sessualità comprende tutta una serie di significati personali che attribuiamo agli eventi e al nostro modo di stare nel mondo e con gli altri.

Concordo con la Collega sull'opportunità di consultare di persona uno psicoterapeuta.

Saluti,
[#3]
Dr. Antonio Vita Psicologo, Psicoterapeuta 707 23 51


Gentile Utente,

Ne parli con uno psicologo prima e poi, se il professionista a cui ha chiesto il consulto lo ritiene necessario, inizi un percorso psicoterapeutico.

Non è cosa di un'urgenza particolare, ma non faccia passare ancora più tempo.

Cordialmente.
[#4]
dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Gent.li Dottori, ringrazio per la repentina risposta.
Per quanto riguarda ciò che scrive la Dr.ssa Randone, ho desiderato per molto tempo non curarmi, credendo stupido e di passaggio questo tipo di comortamento. Ora inizio ad avere timore che faccia parte di me e non mi abbandonerà mai. Non temo assolutamente tipi di follia violenta o simili, ma l' allontanamento spesso improvviso di persone care, e quindi l' abbandono.
Per rispondere alla Dr Pileci direi che ha centrato il punto, ponendo le doamde più adeguate, quelle che pur sapendo già di pensarci da tempo, colpiscono sempre il punto debole qualora siano altre persone a porle. Ma soprattutto la competizione, con un partner specifico a cui da quando sono adolescente mi sento completamente inferiore.
In definitiva come specifica il Dr Vita non farò passare troppo tempo, ma mi ha sempre spaventato il costo di questo tipo di visite. Tenendo conto che sono completamente ignorante in merito, quanto può essere costosa una terapia di questo tipo?
Grazie in anticipo, essendo la prima volta che ne parlo con qualcuno, inizio a sentirmi un pò "su di giri".

Grazie ancora.
[#5]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
"...Non temo assolutamente tipi di follia violenta o simili, ma l' allontanamento spesso improvviso di persone care, e quindi l' abbandono...



In effetti da tutto ciò che scrivi, io non credo che il punto sia un disturbo sessuale quanto una delle molte forme di depressione, di tipo "rabbioso".

Anche in questo caso la psicoterapia è consigliata.

Saluti,
[#6]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Ragazzo,
non è possibile nè stabilire costi, nè tempi, nè tanto meno diagnosi a distanza.
Vada in consultazione, riceverà per prima cosa una "diagnosi clinica" del suo disturbo, che orienterà la futura terapia.
La diagnosi dovrebbe essere differenziata, comprendere cioè se lo stato depressiovo è una conseguenza delle abitudini e conseguenti frustrazioni sessuali, opure la depressione è primaria.
Un caro saluto.
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