Allarme ossessione, non riesco ad uscirne.

Il mio problema non so definirlo,a fatica riesco a scrivere un messaggio nell'oggetto. Sono ossessionata, questo e' quanto di certo posso dire. Vivo nel terrore, nella gelosia, nel sospetto, nelle indagini piu' pazze e maldestre e ogni volta finisco solo per farmi del male da sola.Mio padre ha tradito mia madre tutta la vita, la poca che ha trascorso con noi (io sono la piu' grande di 4 fratelli) finche' non ci ha abbandonate nella disperazione piu' nera lasciandoci quasi senza poter mangiare. Per far cosa poi? per un'altra famiglia e un figlio con una di 10 anni meno di me, bambino che oggi ha 5 anni.Sintetizzando ho quest'uomo, meraviglioso e crudo in parole e atteggiamenti, adorabile e impenetrabile per certe cose. Ha fatto cose che mi hanno ferita profondamente,mi ha chiesto di perdonarlo ammettendo solo quello che io da sola avevo scoperto. Spiegandomi che si trattava di "sciocchezze", che io ero altro per lui, che la cosa importante ero io e che alla fine non mi ha mai tradita perche' non ci riuscirebbe mai ed e' sempre scappato,sempre solo dopo essersi ficcato in mille situazioni di dubbia ingenuita'..mi mancano le parole a volte...So che mi ama e io amo lui e viviamo insieme da 5 anni ma ora controllo sistematicamente ogni cosa, ogni passo, ogni movimento e alimento da sola il male che posso solo immaginare mi stia facendo. E' sempre via per lavoro e ogni volta succede qualcosa, qualcosa che per lui e' quel niente che per me e' diventato l'inferno. Ha ammesso i suoi errori passati ma io non vivo piu'.Sono triste, sola sempre nervosa, rabbiosa col mondo,ho fatto strage di amici piu' o meno veri.Ho colpevolizzato mia madre tutta la vita di non aver avuto gli occhi aperti, di aver sempre saputo che mio padre era cosi'.Oggi e' il mio contrappasso e la mia vita e' una voragine nera da cui non riesco a scappare. Non posso andare in terapia, non posso relazionarmi con nessuno per piu' di 5 minuti senza piangere parlando di questo, sarebbe inutile. Vorrei solo un consiglio per liberarmi da tutto questo,e ho scritto "tutto questo" sempre perche' mi mancano le parole e faccio una fatica tremenda a trovare sostantivi, verbi...tutto.E' tutto indefinibile. Vorrei solo essere libera dai pensieri ossessivi che mi stanno distruggendo, dal bisogno ossessivo di controllare che certe cose non si ripetano e so che lui si sta allontanando da me per questo.Probabilmente la prossima "volta" saro' io stessa ad averla provocata. Voglio salvarmi e salvare questo rapporto che per me era tutto.Ero cosi' felice, ma lui nemmeno se lo ricorda anzi...dice che io sono sempre stata cosi' e non e' la verita',non credo almeno.Vorrei dargli fiducia e ci sto provando perche' non ho mai amato nessuno cosi' e so che nessuno probabilmente mi ha amata quanto lui.A volte penso che e' colpa del lavoro che fa o del mondo, di come e' diventato tutto cosi' facile.Mi sono proprio persa.Non so come venirne fuori.Grazie davvero per il vostro aiuto.
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
(..)Non posso andare in terapia, non posso relazionarmi con nessuno per piu' di 5 minuti senza piangere parlando di questo, sarebbe inutile. Vorrei solo un consiglio per liberarmi (..)

Gentile ragazza parte già con l'approccio sbagliato con l'idea che sarebbe inutile affrontare l'unica cosa, forse, che davvero potrebbe aiutarla. Qui non ci sono consigli che possano sbloccare un vissuto disfunzionale che si è impiantato in lei perchè è necessario un percorso esperenziale da effettuare con l'aiuto di uno specialista. Ha bisogno di confrontarsi con i suoi fantasmi e di fare quelle esperienze comportamentali necessarie che la mettano nelle condizioni da comprendere come possa vivere sereneamente anche senza fare tutto ciò che racconta. Ma non è attraverso un consiglio pratico sul web che potrà uscirne, potrà uscirne se seguirà invece le indicazioini che le stiamo dando. Ossia ne parli con un terapeuta, non ha importanza se comincerà piangere non le impedrà di essere aiutata.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187 37
Gentile Utente,
la Sua triste storia famigliare ha di certo lasciato un segno molto profondo.

Ma dove si trova questo segno?

Nella capacità di lasciarsi andare: per questo non se la sente di affrontare una psicoterapia, perchè teme di poter perdere il controllo della situazione (iniziare a piangere interrottamente), soprattutto a livello emotivo.

E la stessa cosa che cerca di fare con il Suo compagno: mantenere il controllo. Ma più cerca di farlo meno ci riesce, e questo aumenta la Sua ansia, che a sua volta influisce sulla ricerca del controllo.

Voleva un consiglio? Eccolo: si lasci andare, perda il controllo sulle emozioni che tiene congelate chissà da quanto tempo.

Ma non lo faccia da sola: si faccia accompagnare da una persona in grado di starle vicino durante questi momenti.

Vivere senza emozioni è come guidare nella nebbia con i fanali spenti: certo, si può fare, ma con enorme angoscia.

La stessa che traspare dalla Sua lettera.

Per cui forza, cerchiamo di dare una svolta a tutto questo. Vedrà che le cose miglioreranno, e non solo la qualità del Suo rapporto.

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_

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dopo
Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
Grazie mille per le risposte. Grazie al dott. Armando De Vincentiis,ho letto con attenzione la sua risposta e credo proprio che alla mia vita manchino esattamente le esperienze comportamentali di cui accenna. Pensero' sicuramente ad una terapia il fatto e' che nella mia situazione, tutti i problemi si sono inesorabilmente ripercossi sulla stato professionale e in questo momento, sono sicera, non potrei nemmeno permettermelo finanziariamente. Ecco perche' ho scritto qui.La scorsa settimana mi sono rivolta ad un consultorio ma ho trovato solo porte chiuse.Grazie mille.Dott. Bulla per i suoi consigli.Credo lei abbia centrato esattamente il mio problema, sia nel caso del riferimento al passato sia nell'autoalimentazione del problema che costantemente mi perseguita. Anche in questi giorni dopo aver letto la sua risposta ho cercato disperatamente di seguire i suoi consigli, ci ho pensato mille volte e spesso mi sono fermata, ma e' stato piu' forte di me...ho aperto ancora porte, sull'oscurita', su cose che non capisco e cerco disperatamente di capire.Sono troppo sola. Ho troppo tempo per pensare forse...Mi rendo conto che vivo una vita che non e' la mia e cosi' facendo mi sembra di non averne una.Vorrei sapere da dove ricominciare perche' e' esattamente cosi...guido con i fari spenti in una notte che non finisce e se non mi fermo non so cosa mi sucedera'.Grazie davvero delle sue parole.Ne faro' tesoro per quello che questa mia testa "autonoma" mi permettera' di fare. grazie.
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Dr. Antonio Vita Psicologo, Psicoterapeuta 707 23 51
Gentile Utente,

Credo che sia importante per lei indagare negli aspetti profondi della sua persona e cercare di comprendere perché questa sua vita le riserba tante preoccupazioni.

Quello che racconta di suo padre può avere influenzato parecchio la sua vita emotiva e le sue aspetative da parte del suo partner.

"Mi rendo conto che vivo una vita che non e' la mia e cosi' facendo mi sembra di non averne una.Vorrei sapere da dove ricominciare perche' e' esattamente cosi...guido con i fari spenti in una notte che non finisce e se non mi fermo non so cosa mi sucedera'".

Ecco, occorre che lei cerchi di capire il senso della sua esistenza e dei suoi sentimenti.
Un'indagine anche dei suoi aspetti inconsci può esserle di aiuto per affrontare il suo presente e per capire i moti del suo animo. E per poter vivere un futuro più soddisfacente eliminando anche tensioni e brutte sensazioni.

Cordiali saluti e molti auguri.
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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187 37
Grazie a Lei di averci scritto, e buona fortuna