Presentazione, scuole psicologia

gentilissimi psicologi una breve presentazione mi è necessaria per porvi correttamente la mia domanda.
Durante la mia infanzia sono stato un pò "sballottato" tra due figure di estrema importanza ovvera mia madre e la mia nonna materna. Certamente ho avuto molto affetto sia dall'una che dall'altra ma penoso era il distacco da entrambe (per penoso intendo pianti, tentativi di oppormi al distacco etc etc). Dall'età adolescente fino ad oggi soffro, sia pure con fasi alterne, di una forma di depressione ansiosa non molto forte come sintomi ma piuttosto resistente.
Io ho compreso che molto di quanto mi accade oggi è in relazione alla mia infanzia. Ancora oggi (e sono adulto) ho paura di perdere gli affetti + cari, di restare solo; ricerco molto affetto etc etc.
Se la compresione di ciò mi è chiara non riesco comunque ad operare il passaggio secondo cui "quella è una visione antica, di quando ero bimbo, di quando ero indifeso, di quando la solitudine e il distacco potevano causarmi davvero danni"....rispetto a "oggi sono adulto e dovrei vedere il tutto con gli occhi di un adulto".
Insomma io capisco che miei malesseri attuali sono il frutto di malesseri antichi ma nonostante questo non riesco a contestualizzare il tutto per vivere serenamente oggi.
E allora, sperando di essermi spiegato, vi chiedo: quale tipo di approccio psicologico potrebbe essere + adatto per me ? inoltre, una volta indentificata una strada (es. psicologia cognitiva o di altro tipo) come trovare lo specialista adatto ?
grazie per l'ascolto e per le informazione che mi darete.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> Insomma io capisco che miei malesseri attuali sono il frutto di malesseri antichi ma nonostante questo non riesco a contestualizzare il tutto per vivere serenamente oggi.
>>>

Infatti, lei ha fatto sua un'acquisizione purtroppo ancora non molto diffusa, nel mondo della psicologia: capire le cause dei propri problemi, non è sufficiente a sbloccarli.

Può leggere intanto quest'articolo su alcuni dei principali indirizzi psicoterapeutici esistenti:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html

e poi, se ha bisogno di cercare un professionista, può servirsi di liste liberamente disponibili in internet, ad esempio partendo dalla lista d'iscritti a questo sito.

Può anche consultare quest'articolo, per sapere cosa aspettarsi da e che che cos'è una psicoterapia:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/233-la-psicoterapia-che-cos-e-e-come-funziona.html

Se ha bisogno di altre informazioni, chieda pure.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Dr.ssa Elisa Flavia Di Muro Psicologo 217 6
Gentile Utente,

forse ha bisogno di uno specialista che l'aiuti sia a rielaborare i suoi vissuti passati, sia ad affrontare in un'ottica nuova il presente. Ci sono diversi approcci compatibili con questi obiettivi, difficile dire quale sia in assoluto il più adatto a lei...

Intanto può iniziare a valutare quale sente più interessante, stimolante o praticabile in questo momento consultando la guida linkata dal collega.

Consideri anche che, al di là dei vari orientamenti, sarà molto importante il rapporto che si creerà fra lei e il terapeuta, la fiducia che sentirà di poter riporre in lui, la sensazione di essere compreso e sostenuto, l'impegno personale.

Per scegliere il professionista, può seguire varie strade: farsi consigliare da persone di sua fiducia (parenti, amici, il suo medico...) oppure consultare degli elenchi (ce ne sono anche online, come in questo sito). Se decide per un orientamento specifico, non si faccia problemi a contattare più specialisti telefonicamente o via email, per chiedere informazioni sul loro approccio.

Cari auguri per il percorso che si accinge ad intraprendere, e per la sua vita,

Dr.ssa Elisa Flavia Di Muro
www.psicologicamente.altervista.org

[#3]
dopo
Attivo dal 2010 al 2019
Ex utente
ringrazio per la celere risposta.
se ho ben capito devo "ristrutturare" il mio modo di vedere "passato" con un modo "nuovo".
Volevo chiedere a che scuola corrisponde il pensiero di bowlby (mi pare si scriva così) e se in Italia vi sono professionisti che basano la propria attività su tale scuola di pensiero.
Ringrazio per il prezioso tempo che concedete a noi utenti.
[#4]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Alcune scuole cognitive riconoscono alla teoria dell'attaccamento una grande importanza, dal punto di vista terapeutico.

Dal mio punto di vista, conoscere lo stile d'attaccamento di qualcuno, non è che un modo per cercare di risalire alle cause di un problema e quindi - in generale - poco utile guardando al futuro.

Cordiali saluti
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Dr. Massimo D'Alessandro Psicologo, Psicoterapeuta 93 4
Gentile ragazzo,
le teorie di Bowlby e dell'attaccamento sono trasversalmente utilizzate da diversi approcci terapeutici nell'ambito di un intervento terapeutico più ampio, cioè non esclusivamente basato sulle teorie dell'attaccamento.
Per quanto riguarda gli approcci cognitivi l'analisi dello stile dell'attaccamento permette fondamentalmente di comprendere come l'individuo pensa e agisce quando si percepisce vulnerabile a diversi stressors psicosociali (perdite, separazioni, rifiuto sociale, inizio di un legame affettivo,ecc.).
Questo significa che attraverso lo studio dello stile di attaccamento possiamo comprendere come una persona valuti la sua vulnerabilità, formuli aspettative o previsioni relative a come gli altri possano agire nei suoi confronti (aiutarlo, comprenderlo, abbandonarlo, approffitarsi di lui ...), la percezione che ha di sè (capace, incapace, vulnerabile) e degli altri e di conseguenza come pianifica il suo comportamento interpersonale all'interno delle relazioni (chiusura in se stesso, richieste caotiche di aiuto ecc.).
In questa ottica dunque non si tratta di ristrutturare tanto il "passato" quanto di comprendere come gli schemi cognitivi, emotivi e comportamentali che si sono costruiti all'interno della propria storia di vita influenzano "negativamente" il presente e semmai provare a ristrutturali per offrire alla persona alternative più funzionali di valutare se stesso, gli altri e le proprie emozioni.
Cordialmente

Dr. Massimo DAlessandro
Psicologo-Psicoterapeuta
www.massimo-dalessandro.com