Dubbi su ansia da prestazione

buonasera
sono un ragazzo 23 anni. Dopo aver scritto qualche giorno fa all'interno di questo sito di quella che credo essere ansia da prestazione (per chi volesse sapere tutto per completezza il post è questo https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/172050-il-sopravvento-nonostante-fosse-del-tutto-normale-non-essere-eccitato-dopo-un-solo-semplice-bacio.html) ho deciso di rivolgermi a uno psicoterapeuta-sessuologo. Oggi ho fatto un giro di chiamate e alla fine sarei orientato verso una scelta. Il dottore in questione è regolarmente iscritto all'albo, specializzato fra le altre in terapia strategica breve e ipnosi (quest'ultima devo dire mi incuriosisce). Nel mio lungo giro di chiamate la costante era "seduta da 50 minuti, una volta a settimana", la variabile era legata al numero di sedute...alcuni si sono mantenuti molto larghe (minimo di 4 mesi fino ad arrivare anche a svariati anni...), altri dai 2 ai 4 massimo 6 (sottolineo che in una classificazione fattami vedere io risulterei avere un ansia da prestazione di tipo secondario)...il dottore verso il quale sarei orientato mi ha detto che non può dire a priori un numero esatto di sedute, ma indicativamente mi ha detto che difficilmente supereremo le 10 e che non è detto che il problema non venga risolto anche prima (4-6 sedute)... vorrei sapere cosa ne pensate
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile utente, il preventivo datole dal collega è corretto. La TBS è una terapia breve, e i risultati, quando ci sono, si devono vedere fin dalle primissime sedute. Oltretutto, questa forma di terapia è molto adatta per il suo disturbo.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Dr.ssa Graziella Tornello Psicologo, Psicoterapeuta 217 4 16
Gentile utente,
in questi ultimi tempi le terapie brevi cominciano a prendere piede proponendosi come valida alternativa alle terapie "classiche" di lunga durata, alle quali lei accennava.
Negli ultimi trent'anni diversi studiosi hanno dimostrato che è possibile risolvere efficacemente ed in tempi brevi patologie psichiche e comportamentali anche importanti.
Il fatto che si utilizzino poche sedute non vuol dire però che la terapia sia superficiale.
Uno dei più importanti terapeuti strategici, Giorgio Nardone, sottolinea proprio come sia scorretto pensare che problemi che persistono da molto tempo abbiano necessariamente bisogno di un altrettanto lungo periodo di trattamento per essere risolti.
Non voglio qui "sponsorizzare" una linea di pensiero piuttosto che un'altra ma rassicurarla sul fatto che un metro di giudizio per valutare l'efficacia di una terapia non è certamente il numero di sedute.
Spero di esserle stata utile.

In bocca al lupo per il suo percorso!

Dr.ssa Graziella Tornello
Psicologa - Psicoterapeuta individuale, di coppia, di famiglia.
www.psicoterapeutatornello.it

[#3]
dopo
Attivo dal 2010 al 2014
Ex utente
buonasera
ringrazio tutti voi per le risposte e la cortesia. ho terminato ora di parlare con un medico amico di famiglia (padre di uno dei miei migliori amici e che mi conosce da tempo), mi ha rassicurato dicendomi che questa è sicuramente la strada migliore, che mira alla risoluzione alla radice del problema, mi ha inoltre detto che il fatto che io parla così liberamente del problema è già un notevole passo...
Non so bene in cosa consista la TBS, quali siano i passi che la contraddistinguono, se dovrò fare "esercizi" a casa o cose del genere (anzi se voleste darmi delle delucidazioni sono bene accette)...so soltanto che, premesso spero che duri il più al lungo possibile con la mia attuale ragazza, non voglio trovarmi nella situazione in cui (dovesse invece terminare male la storia) evito incontri con l'altro sesso perchè spaventato dall'idea di fare brutta figura...inutile dire che invidio chi non ha problemi nei rapporti occasionali, non per i rapporti occasionali in sè, ma per la sicurezza e la tranquillità con la quale affrontano queste situazioni, ma tant'è che la mia elevata emotività mi ha portato ad avere questo ostacolo da superare...è normale avere un pò di paura che i risultati possano non arrivare? e tutta questa storia eliminerà il problema o mi insegnerà a gestirlo?...lo so sono tante domande e dubbi quelli che sto portando da 3 giorni a questa parte, ma sono sicuro voi capiate perfettamente...
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Dr.ssa Graziella Tornello Psicologo, Psicoterapeuta 217 4 16
Buongiorno,
non vorrei anticiparle i dettagli della TBS per due motivi: - perché pur avendo letto diversi testi, la mia specializzazione è in un altro orientamento, quindi non vorrei rischiare di dire cose inesatte;
- secondo perché di prassi, durante il primo colloquio, il terapeuta descrive il proprio orientamento e le sue peculiarità. Potrà rivolgergli tutte le domande che desidera e dissipare eventuali dubbi.

Ci chiede se la terapia eliminerà il problema o l'aiuterà a gestirlo. In generale a me piace dire ai miei pazienti che nel momento in cui riusciamo a gestire un problema, allora il problema non c'è più.
Le faccio un esempio banale tratto dalla vita quotidiana ma che si può trasporre metaforicamente alla psicoterapia. Anni fa avevo una particolare repulsione per le cimici, quegli insetti verdi che solitamente si vedono in autunno. Non ero in grado di ucciderle o (ancor meglio per loro) farle volare fuori dalla finestra...e mi sembrava di vederle ovunque. Da quando sono riuscita ad allontanarne una (e a rendermi conto che potevo gestire tranquillamente la cosa) mi sembra di non vederne quasi più... tragga lei le conclusioni.

Buon week end.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
La maniera più breve per descrivere una terapia che ha avuto successo, sta nell'apprendimento, da parte della persona, di un modo nuovo di percepire le situazioni che prima erano problematiche, rendendole non più problematiche, e quindi gestibili in tutta tranquillità e normalità.

Può leggere quest'articolo che descrive in generale cos'è la psicoterapia:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/233-la-psicoterapia-che-cos-e-e-come-funziona.html

Riguardo alla TBS in particolare, può leggere quest'altro articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/376-che-cos-e-la-psicoterapia-breve-strategica.html

Se desidera avere più informazioni riguardo al trattamento in TBS dei disturbi sessuali, può leggere "La mentre contro la natura" di Nardone/Rampin.

Cordiali saluti
[#6]
dopo
Attivo dal 2010 al 2014
Ex utente
buonasera
non scrivo da circa 3 settimane...sono spaventato e confuso...
mi sono rivolto a un sessuologo di roma...dopo una prima seduta esplorativa (domande per conoscermi meglio, un libro da leggere sulle fantasie e il compito di cercare di focalizzare le mie fantasie) il giorno prima della seconda seduta la mia ragazza mi ha fatto una sopresa venendo a trovarmi da torino...abbiamo fatto sesso una prima volta con un pò di ansia ma senza particolari problemi, poi un altra volta solo masturbandoci e la sera + tardi una terza senza la minima paura...
il giorno dopo vado dal sessuologo per la seconda seduta, si mostra piuttosto sopreso di quanto gli racconto, mi dice che è raro e roba del genere, terminiamo dandoci un terzo e forse ultimo appuntamento a lunedì (domani sera)...forse ero già un pò teso prima di entrare, ma all'uscita lo sono sicuramente di più...
la sera faccio l'amore con la mia ragazza con un pò di fatica (al momento di entrare perdo una prima volta l'erezione)...il terzo giorno peggio (perdo l'erezione tre volte e non la sento mai piena)...venerdì e sabato non riesco + a entrare...quando vado a mettere il preservativo sono nervoso succede per 3-4 volte...oggi solo masturbazione (e vengo davvero dopo tanto tempo, mi sembra quasi di non provare piacere a tratti...mille pensieri mi assalgono)....SONO CONFUSO, ma soprattutto triste e angosciato...

non so cosa fare...se continuare ad andare dal sessuologo, cambiare...boh...ho ripreso a dormir male la notte...ho come la sensazione che non ne uscirò mai...vi prego datemi un consiglio come se fossi figlio vostro...

se la terapia consiste solo in darmi informazioni e farmi capire come funziona questo o quello a cosa dovrebbe mai servire???...
la mia ragazza iper comprensiva mi tira su il morale e dice di non dar peso alla cosa...un paio di volte sono scoppiato in lacrime per la frustrazione...un problema che mi sono creato IO! come cazzo ho fatto??? come diamine ne esco???
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> la terapia consiste solo in darmi informazioni e farmi capire come funziona questo o quello [...]?
>>>

No, la terapia dei disturbi come il suo NON consiste nel dare solo informazioni. Dovrebbe aver ricevuto indicazioni PRECISE su come comportarsi, cosa fare e cosa non fare.

Il professionista da cui è andato è anche uno psicoterapeuta, o solo un sessuologo? Glielo chiedo perché il solo titolo di sessuologo, senza essere psicoterapeuti o medici, non autorizza il professionista a curare i disturbi sessuali, né altri tipi di disturbi.

Cordiali saluti
[#8]
dopo
Attivo dal 2010 al 2014
Ex utente
"dottor Xxxxxx Xxxxxxx psicologo clinico iscritto all’ALBO sessuologo clinico"
questo è quanto riportato sul suo sito...premetto che nella prima seduta ci sono state da parte sua domande per conoscere meglio me e la mia problematica, mi ha dato da leggere la parte di un libro e mi ha detto di elaborare e riportare a lui quelle che sono le mie fantasie...nella seconda seduta ho riportato a lui l'esperienza positiva del giorno prima con la mia ragazza e abbiamo parlato delle mie fantasie, mi ha detto di rivederci oggi (fra un ora ((19:00))) per parlare dell'esperienza fatta in questa settimana con la mia ragazza..mi sa che manifesterò i miei dubbi...comincio a comprendere meglio il mio problema, ho perso la naturalezza e "l'inconsapevole competenza" che avevo prima in certe situazioni...devo recupare la fiducia, voglio chiedergli come vuole impostare questa terapia...cosa ne pensate voi?
[#9]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> voglio chiedergli come vuole impostare questa terapia...
>>>

Mi sembra una buona idea. Può darsi che il collega voglia inizialmente informarla e farla riflettere, per poi procedere con l'intervento vero e proprio.

Cordiali saluti
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