Non riesco a vivere bene

eccomi qui, dopo tanto ho trovato il coraggio di ammettere che ho un problema, ho soltanto 20 anni ma mi rendo conto che da tempo non riesco più a vivere come vorrei, e che forse non l ho mai fatto.vivo in famiglia, e sto passando un periodo che nemmeno io so descrivere, ma che va avanti da mesi.
Non riesco più a star bene a casa mia, so che è un problema comune a tanti giovani, ma a casa mia non riesco nemmeno più a sentirmi libera di respirare, quando sono fuori la sola idea di tornare a casa mi fa venire un senso d'ansia, mi aumentano i battiti del cuore mi fa male lo stomaco, e lo stesso quando sono in casa, con i miei genitori è impossibile parlare, sono sempre nervosi, e non capiscono le mie ragioni, nonostante io cerco di andargli incontro il più possibile, la situazione economica non è delle migliori e attribuisco a questo il loro atteggiamento, il loro essere scontrosi, freddi. mi sento come dire un pesce fuor d'acqua, ho notato che passo le giornate da sola davanti al pc o a dormire quando non esco e non riesco più ad avere un dialogo in casa mia, mi sento sopportata, non accettata. con mio padre il rapporto è sempre stato limitato, ha sempre lavorato molto e di conseguenza l ho sempre visto poco, con mia madre è diventata una situazione insostenibile, è gelosa del rapporto che ho con la famiglia del mio ragazzo e invece di chiedersi perchè non sto più bene a casa sembra ostacolarmi nell andare da lui, io non sono mai stata egoista, ma adesso il mio ragazzo è l unica persona che mi fa stare bene, che mi fa sentire al sicuro, e purtroppo abitiamo lontani, ci vediamo poco e i miei a 20 anni mi trattano come una bambina e non mi permettono di andare da lui nemmeno il sabato e domenica, o se lo fanno mia madre poi mi tiene il muso, è buona solo ad accusarmi, a dirmi hai cambiato famiglia, quando invece è solo per stare con lui un po di più perchè ora come ora ne ho davvero bisogno, perchè mi da forza, mi da modo di sfogarmi, di parlare cosa che solo con lui succede, gli amici per colpa mia o loro si sono allontanati, mi sento sola in mezzo alla gente, non riesco a vivere, ogni volta mi sento in ansia, dalla mattina alla sera, sento il rumore della tavola che viene apparecchiata e anche quello mi da fastidio, vorrei trovare lavoro, essere autonoma e non dover subire ogni giorno i loro rimproveri esagerati, non dovermi sentire un fallimento ma il lavoro non si trova, voglio costruirmi una vita mia,poi ci saranno i problemi delle bollette, dell affitto, certo forse più seri ma io dentro casa mia non riesco più a vivere, non voglio più essere trattata come una bambina di 3 anni, e vorrei che mi rispettassero, come io faccio con loro e che mi capissero come io cerco di fare con loro, ma finisco sempre per tenermi tutto dentro, finire magari a urlare, piangere per ore, senza tirare fuori mai alla fine il problema vero...forse non ci avrete capito niente, ma vi prego con tutto il cuore di darmi una mano perchè non so più dove sbattere la testa!
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Dr.ssa Graziella Tornello Psicologo, Psicoterapeuta 217 4 16
Gentile utente,
è vero, il suo problema è comune a molti suoi coetanei, ma non per questo merita meno attenzione.
La mancanza di dialogo in queste situazioni spesso alimenta un circolo vizioso: ci sembra di non essere capiti e compresi dai nostri genitori e ci chiudiamo nel mutismo, loro si sentono messi da parte e pensano che abbiamo chissà quale segreto da nascondere. Più li teniamo lontani, più si avvicinano per rispondere alle loro mille domande: "Che cos'ha? Perchè è così sfuggente? Perchè non sta più bene con noi?".
E' un momento molto particolare perchè il rapporto evolve. Per i genitori è difficile vederla crescere, accettare che sta abbandonando il nido...tanto più se la vedono rifugiarsi in un altro nido (quello dei genitori del suo ragazzo) quando vorrebbero pensare che il loro è il migliore al mondo.
Mi comprenda, non voglio giustificarli ma solo cercare di farle vedere un altro lato della medaglia. E' probabile che anche i suoi genitori, come lei, stiano soffrendo.
Ci dice che con suo padre i rapporti sono un po' freddi. Mi chiedo se almeno con sua madre non sia possibile aprire uno spiraglio di dialogo...Potrebbe servire per dimostrarle davvero che è ormai adulta e degna della loro fiducia e del loro rispetto.
Quanto alla voglia di essere indipendente, beh, è un desiderio del tutto sano. La sfida più grande però non è mollare tutto e dare un taglio al rapporto con i suoi, bensì trasformarlo pian piano in un rapporto tra pari.

In bocca al lupo!

Dr.ssa Graziella Tornello
Psicologa - Psicoterapeuta individuale, di coppia, di famiglia.
www.psicoterapeutatornello.it

[#2]
dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Il problema di base è che mia madre vede tutto quello che faccio come uno sfregio, quando non capisce che è solo voglia d indipendenza, e bisogno di vicinanza a lui, non gli rimprovero nulla, perchè non mi hanno mai fatto mancare nulla, e non voglio tagliare i rapporti, vorrei solo si rendessere conto che sono cresciuta e che ciò che faccio lo faccio per me, per stare bene io, e non per fare dispetto a loro, e che se forse avessi un po' più di libertà senza musi lunghi, le cose andrebbero meglio anche con loro, so che sono forse problematiche comuni, ma come dico io ogni età ha il suo dramma...e per me sta diventando un problema qualunque cosa...in ogni caso la ringrazio moltissimo per la sua attenzione...
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Dr.ssa Graziella Tornello Psicologo, Psicoterapeuta 217 4 16
Gentile ragazza,
tutti siamo passati dal difficile periodo dell'adolescenza e quindi ho ben presente il dramma cui si riferisce.
Come le dicevo però, non possiamo sperare che i suoi genitori cambino atteggiamento o la agevolino e neanche che non le tengano il muso. Non cadiamo nell'errore: "Se loro fossero...io allora sarei". Loro sono come sono e lei è così com'è, con il suo sacrosanto diritto di crescere.
Parta dal presupposto che lei può solo lavorare per modificare il PROPRIO atteggiamento nei loro confronti.
Provi a lavorare su come ritagliarsi uno spazio di libertà in quella che lei percepisce come una prigione. E dentro di sé ringrazi i suoi genitori, perché con gli ostacoli che le stanno ponendo sul cammino le stanno permettendo di comprendere cosa è davvero importante per lei.
Non è assolutamente facile, me ne rendo conto e potrebbe anche provare a sentire uno psicologo per farsi aiutare in questa impresa.
Le assicuro però che il risultato potrebbe davvero sorprenderla.

Un caro saluto.