Desiderio ipoattivo

Salve,

vi scrivo perché il problema che mi affligge è di natura sessuale.

Ho convissuto con il mio uomo per un anno e mezzo per poi sposarci a giugno di quest’anno; lui ha un carattere molto tranquillo, un temperamento lento, flemmatico, tutto il contrario del mio.

Tra noi ci sono 13 anni di differenza, io ne ho 36 anni e lui ne ha 49..

questo incide sulle sue paure ( e ne ha tante: delle malattie, della vecchiaia, del matrimonio, di avere figli..pensa sempre che non ce la farà, che sarà troppo per lui che soffre di mal di testa ricorrenti e che è molto emotivo e visibilmente ansioso).

Non ha mai manifestato molto desiderio, i suoi tempi, tra un rapporto e l’altro, sono molto più lunghi dei miei..spesso devo cercarlo io, ma con delicatezza, altrimenti vede sminuito il suo ruolo di maschio..Tante volte mi sono sentita rifiutata, e lui inadeguato, tante volte ne abbiamo discusso, a volte animatamente, a volte con calma, ma sempre con la convinzione che è un problema che si può superare cercando il compromesso..

La verità è, che le cose sono cambiate sempre per poco tempo..per poi ritornare come prima..lui il pomeriggio ha bisogno di dormire, la sera guarda la tv e comunque è stanco ( di cosa? Fa un lavoro davvero poco stressante ), la mattina presto ha sonno..la domenica magari oppure il sabato..

Ma per me è difficile aspettare 7 gg. E poi adesso vorremmo un bimbo..il mese scorso l’ho cercato nella settimana in cui ero più fertile e lui, capendolo, non mi ha rifiutata, poi tutto è tornato come prima..Desidero tanto un figlio e amo mio marito ricambiata, ma l’idea di cercarlo di nuovo io il prossimo mese quasi mi fa desistere dalla cosa che più desidero: un figlio..e forse col tempo la mia frustrazione aumenterà..Mi consigli per piacere, non so più che fare..

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Dr.ssa Graziella Tornello Psicologo, Psicoterapeuta 217 4 16
Gentile utente,
è sempre bene capire per chi è il "problema".
Ci dice che il suo compagno non ha mai manifestato molto desiderio, quindi era un aspetto di lui che già conosceva.
Questa situazione rappresenta un disagio anche per suo marito? O lo diventa solo perché alcune volte è lei a cercarlo? In quest'ultimo caso non ci sarebbe niente di male...in fondo non esiste una "regola".

Le cose sono forse peggiorate nel tempo? C'è qualcosa che pensa possa influire negativamente sul desiderio di suo marito?
Ci dice che avete valutato l'ipotesi di giungere ad un compromesso: di che tipo?

Se per suo marito la situazione è assolutamente "normale" e soprattutto se è sempre stato così, credo che lei debba prenderne atto e accettarlo. D'altronde il desiderio sessuale non può nascere "a comando" e non è uguale per tutti gli uomini.
Un'altra domanda che mi faccio (e che le faccio) è se suo marito sia talmente preoccupato dall'idea di avere un figlio da sentirsi sessualmente poco predisposto.
Mi scuso per "l'interrogatorio" ma alcuni aspetti non mi sono del tutto chiari.

Saluti.

Dr.ssa Graziella Tornello
Psicologa - Psicoterapeuta individuale, di coppia, di famiglia.
www.psicoterapeutatornello.it

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dopo
Utente
Utente
Gentile Dott.ssa,
grazie per la risposta,
mi spiace se sono stata poco chiara..
in effetti già conoscevo quest’aspetto di mio marito e pensavo che potesse essere compensato dalle mille qualità che lo contraddistinguono, non pensavo potesse generare in me tanta frustrazione e delusione..mi rende insicura come donna..
Anche per lui è un disagio nel momento in cui ne facciamo l’argomento di discussioni, capisce che non sono pienamente appagata perché ho esigenze maggiori rispetto alle sue..lui si sente normale, ma riconosce che le rispettive esigenze sono diverse; Abbiamo parlato di compromesso nel momento in cui abbiamo deciso di venirci incontro: io rispetto i suoi no e lui cerca di venirmi incontro (tante volte è pigro, vorrebbe riposare ma se lo “stuzzico” anziché respingermi , lascia fare e ci prende gusto).
Funziona per un po’ poi si impigrisce e se io non creo le occasioni lui non mi cerca..
A volte vorrei maggiori approcci da parte sua, iniziative ..mi farebbe sentire desiderata..vorrei che non aspettasse il we, ma approfittasse di qualche altra occasione..
Non si tratta della paura di avere un figlio, quella c’è, lo so già, si tratta di uno sfasamento di tempi, aspettative, desideri che guasta questo rapporto..


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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9

Gentile Signora,
lei riferisce - "si tratta di uno sfasamento di tempi, aspettative, desideri che guasta il nostro rapporto" - elementi, a mio parere, da affrontare e chiarire in modo idoneo, così come la paura di suo marito di avere un figlio.

Consultare in presenza un terapeuta di coppia sarebbe di aiuto per il vostro benessere coniugale.

Cordialmente




Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it