Difficoltà nel concentrarsi, nell'esporre, nel prendere decisioni e fantasie erotiche

Buonasera,
sono una ragazza di 25 anni e sono una studentessa universitaria.
Sono sempre stata molto veloce nell'apprendere, tant'è che al liceo riuscivo a sostenere i compiti in classe con risultati ottimi grazie ad una semplice lettura del testo.
Avevo un'ottima memoria visiva.
Il problema è sempre stato l'orale.
Tentennamenti, vuoti di memoria, calo del tono di voce..
Ma alla fine riuscivo comunque ad andare avanti.
Oggi non è così.
Mi blocco, ho il vuoto completo nella testa, inizio a coniugare male i verbi, mi mancano le parole, non riesco a ragionare.
(lo stesso ma in forma meno intensa mi accade quando devo parlare con qualcuno che conosco poco e al quale voglio piacere, es.suocera, genitore di un'amica)
Ho iniziato ad imparare a memoria le cose, questo mi ha facilitato un tantino le cose per un pò di tempo ma ovviamente non ha risolto il problema, basta una domanda che non avevo previsto e mi blocco.

Da circa un anno però ho proprio difficoltà a concentrarmi.
Non riesco a leggere più di 10 pagine al giorno.
Non riesco a sintentizzarle e a ricordare il giorno dopo ciò che ho letto.
Dimentico tutto, non solo nello studio, ad es. vado in una stanza per prendere un oggetto ma dimentico quale, oppure accendo il pc per fare una ricerca e invece faccio tutt'altro salvo poi ricordarmi della ricerca allo spegnimento del pc. Dimentico le cose importarti e ricordo solo le cose superflue.
Più mi impegno nello studio e meno rendo.
A causare ciò è anche la mia incapacità nel prendere decisioni es.organizzarmi il programma di studio. Problema che ho anche nelle scelte quotidiane.

Inoltre ho notato che non riesco a seguire per intero un discorso fattomi da una persona, ci sono dei momenti che mi assento senza accorgermene e penso a tutt'altro, si tratta di attimi però quando me ne rendo conto mi prende l'ansia perchè temo che l'altra persona se ne possa accorgere.
Lo stesso accade durante le lezioni o quando sto studiando.
La cosa curiosa è che spesso e volentieri questi pensieri sono di natura sessuale. Fantasie erotiche che spesso mi portano al bisogno di masturbarmi anche più di una volta, se sono a casa mia ovviamente.
Eppure sono felicemente fidanzata e sessualmente appagata.


Non riesco a capire:
- perchè mi blocco durante un'interrogazione o quando parlo con uno sconosciuto o semisconosciuto
- perchè non riesco a concentrarmi e dimentico tutto
- perchè non so prendere decisioni
- perchè e da dove partono queste fantasie erotiche e sopratutto se è normale averle.

Queste fantasie e l'eccitamento mi vengono anche quando leggo o sento qualcosa di intellettualmente stimolante, un discorso brillante o quando vedo il mio ragazzo studiare.
[#1]
Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile utente, nella sua richiesta nomina solo tangenzialmente una parola: "ansia".

Momentanei cali di concentrazione, attimi in cui si pensa ad altro, pensieri intrusivi (anche di natura sessuale) sono esperienze "normali", comuni a tutte le persone.

Diventano un problema per due motivi:

- sono troppi, o troppo duraturi, o troppo intensi;
- cerchiamo di "rimediare", facendo fronte all'ansia che inducono in diversi modi.

Le faccio due esempi concreti.

Cerca di imparare a memoria le cose per paura di dimenticarle -> Inevitabilmente, ne dimenticherà parecchie (imparare a memoria è uno dei peggiori metodi di apprendimento che esistano) -> proverà ansia -> si sforzerà ancor di più di imparare a memoria.

Prova tensione al presentarsi di immagini erotiche alla mente -> si masturba per scaricare la tensione -> il comportamento masturbatorio è gratificante e "scarica" la tensione -> la prossima volta che si sentirà in ansia tenderà a riproporre questo comportamento (come prendere le goccine di ansiolitico!).

Questi sono solo esempi di comportamenti che si auto-rinforzano, cioè tendono a mantenersi ed amplificarsi nel tempo.

Per comprendere meglio, affrontare e risolvere i suoi problemi, può essere indicato un percorso psicoterapeutico focale, cioè che sia centrato sul problema e concreto.

Ha mai consultato uno psicoterapeuta per i suoi problemi?
[#2]
dopo
Utente
Utente
Non ho mai consultato uno psicoterapeuta.
Sia per una questione economica e sia perchè ho difficoltà nell'ammettere di avere un problema in particolare ai miei genitori.
Vivo con loro e dipendo economicamente da loro.
Non sono mai stata una persona ansiosa, anzi riuscivo a farmi scivolare tutto addosso.
Ma sono cresciuta circondata da persone ansiose.
Mia madre prima di tutte.
Ha paura di tutto, non sa prendere decisioni, è pessimista, non si fida di nessuno ed è tendenzialmente portata a farsi le paranoie su tutto.
Da circa 4 anni soffre di attacchi di panico anche se non lo ammette/accetta ai quali si aggiungono una serie di ragionamenti/convinzioni insensati quali: essere pedinata, essere al centro di qualche piano malefico da parte di parenti e/o medici o sconosciuti, soffrire fisicamente a causa dell'energia elettrica presente in casa.
Tutto ciò crea malumori, tensioni e stress in casa.
Ho provato in tutti i modi a convincerla a farsi aiutare ed una volta ci sono riuscita ma la cura prescritta dallo psichiatra non era adatta a lei, tant'è che le ha causato una semiparalisi facciale.
Da allora non ha voluto più andar neanche dal medico di famiglia.
Questa "lotta" che porto avanti da sola (mio padre non mi appoggia perchè crede che i pensieri di mia madre siano voluti e non causati da una patologia), la paura di poter contribuire alle paranoie di mia madre anche con una semplice caduta o un livido o un brutto voto, di sicuro hanno influenzato il mio modo d'essere e mi hanno reso una persona ansiosa.
Ora mi è tutto più chiaro.
La ringrazio infinitamente per la Sua risposta, Dr. Gianluca Calì.
Sono convinta però che per poter risolvere i miei problemi devo risolvere prima quelli di mia madre.
Se ha dei suggerimenti anche per mia madre sarò ben lieta di accettarli.
Le auguro una buona giornata.
[#3]
Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile ragazza, la sua convinzione è errata.

Non c'è nessun legame tra la soluzione dei problemi di sua madre ed i suoi. Certo, il quadro che descrive è di una certa importanza, e probabilmente contribuisce ad alimentare una situazione stressante.

Forse lei si sta caricando di responsabilità che non sono sue. Aiutare i propri genitori è un discorso, subordinare il proprio benessere al fatto di riuscire ad aiutarli è ben altro.

Cominci da lei. E' la strada più diretta, e forse la più utile, per sgombrare la strada dagli ostacoli. Non credo che lei debba mettere al corrente i suoi genitori delle sue difficoltà. Sono sue, e sarà lei a decidere se e come affrontarle.

Per quanto riguarda sua madre, descrive un quadro che sembrerebbe di pertinenza psichiatrica, per cui un intervento specialistico è quello più indicato.

Cordiali saluti
[#4]
dopo
Utente
Utente
cit.:"Forse lei si sta caricando di responsabilità che non sono sue."
è proprio questo il punto, commetto sempre questo errore con la famiglia, gli amici..
La mia famiglia e la mia cerchia di amici è molto ristretta, siamo molto uniti perciò i problemi di uno tendono a diventare i problemi di tutti.
Io senza accorgemene metto i problemi degli altri sempre davanti ai miei.
Da qui lo stress e la mancanza di riuscire a focalizzare i miei problemi.
Lei mi ha ordinato un pò le idee.

La ringrazio infinitamente per l'attenzione, la chiarezza, la gentilezza e la disponibilità.
[#5]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> Non riesco a capire:
- perchè mi blocco durante un'interrogazione o quando parlo con uno sconosciuto o semisconosciuto
>>>

Perché per lei il problema è di piacere alla persona con cui sta parlando, lo ha detto lei stessa. Dà troppa importanza al giudizio che l'altro potrebbe farsi di lei, questo le provoca ansia, e l'ansia le mette i bastoni fra le ruote, facendola sbagliare.

Imparerà a superarlo quando avrà imparato ad accettare la possibilità di sbagliare, e di non dover per forza piacere.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#6]
Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
Le auguro di affrontare e risolvere al più presto le sue questioni, dedicandosi il tempo e le attenzioni che ognuno di noi merita.

Cordiali saluti
Ansia

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

Leggi tutto