Pensieri che non mi abbandonano

Buona sera...ho solo 20 anni e ci sono dei pensieri che non mi abbandonano da quando ne avevo 15.. ho una brutta situazione familiare in cui mio fratello che soffre di depressione, ex tossicodipendente, ha tentato il suicido parecchie volte, l'ultima c'è quasi riuscito ed io e i miei fratelli lo abbiamo soccorso prima che morisse. Di quel giorno ricordo solo che ho avuto un forte attacco di panico,e poi quando è ritornato in casa con noi ho sempre paura di addormentarmi per svegliarmi con mia madre in preda al panico come quella sera. Ho sempre paura che si stia per uccidere di nuovo, magari tagliandosi le vene o chissà cosa. Uno dei miei fratelli ne ha risentito piu di tutti e quando c'è una brutta situazione a casa (magari si litiga)ho sempre paura che anche lui si uccida, perchè è un ragazzo molto debole. Ecco ho sempre questi pensieri che non mi fanno stare tranquilla, ciò che quando c'è lui qui a casa o comunque che quando qualcosa non va bene tentino di uccidersi. E non vivo bene, non riesco a studiare, non riesco a dormire.. è piu forte di me. Poi ho lasciato il mio ragazzo (forse la cosa migliore che mi sia successa) e diceva che ero sempre cattiva, arrabbiata, di malumore, fredda, distante, che evito i contatti, non mi sciolgo..Ma non so che farci..Ho quest'ansia costante che non mi lascia e che mi accompagna nel corso delle giornate in periodi distanti tra loro.. qualcuno mi aiuti..ne esco pazza.

Grazie di cuore
[#1]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile ragazza, sembra che abbia davvero bisogno d'aiuto, ma deve cercarlo nella sede giusta, ossia rivolgendosi in persona a uno psicologo/psicoterapeuta. Se anche i suoi familiari fossero d'accordo sarebbe indicata una consulenza familiare, perché appare più un problema sistemico che individuale. In prima battuta potrebbe comunque rivolgersi lei a un collega.

Da qui è possibile solo accogliere la sua richiesta e darle un orientamento generale, ma non intervenire direttamente, purtroppo.

Tuttavia se vuole aggiungere qualcos'altro la ascoltiamo.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
dopo
Attivo dal 2010 al 2011
Ex utente
Avevo pensato anch'io ad una soluzione del genere..ma non volevo creare altri dispiaceri ai miei genitori...non ho i soldi per poterne pagare uno..avevo pensato quindi di andare ad un consultorio..che possano indicarmi la soluzione migliore? grazie
[#3]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Cara Amica,

mi spiace molto per la sua situazione e immagino che ci voglia molta forza per resistere e allo stesso tempo preoccuparsi per suo fratello.

Non ho capito la sua frase:
"non volevo creare altri dispiaceri ai miei genitori".

Intende dire che i suoi non sanno che lei soffre per questa situazione, e che dicendo loro che vorrebbe sentire uno psicologo si preoccuperebbero?

Credo che soffriate tutti per quello che è successo, e sicuramente soffrivate anche in precedenza.
Anche per questo è meglio che richiediate un intervento famigliare: a questo indirizzo www.ulss12.ve.it/95_0/default.ashx trova il dettaglio delle prestazioni erogate dai DSM a Venezia e a Mestre, in entrambe le città a quanto pare è possibile sottoporsi a psicoterapia familiare.

Provi a contattare questi recapiti, e ci faccia sapere!

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#4]
dopo
Attivo dal 2010 al 2011
Ex utente
Non vorrei dare loro altri dispiaceri dalla vita, cerco di essere il piu silenziosa possibile nel vivere..comunque vi ringrazio moltissimo..cercherò di fare qualcosa..e che Dio mi aiuti
[#5]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Il silenzio non è MAI una soluzione, quello che non viene detto torna sempre fuori e fa danni in un altro modo (sintomi di varia natura, incomprensioni e allentamento dei legami).

Deve essere lei, che ha avuto la forza di chiederci un parere, a fare il primo passo e proporre ai suoi famigliari di farvi aiutare tutti assieme.
Ribadisco che penso stiate tutti soffrendo, e non credo nemmeno che i suoi genitori non si rendano conto che voi figli state vivendo male questa situazione oggettivamente difficile.
Provi a coinvolgere tutta la famiglia perchè è la cosa migliore, ma se le rispondessero che, pur vivendo un disagio, non sono disposti a consultare tutti assieme uno psicologo, pensi a sè stessa e contatti qualcuno che la possa aiutare individualmente.

Nelle pagine che ho linkato sopra si parla di diverse prestazioni erogate dai consultori: si faccia coraggio e contatti quei recapiti!

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