Mensogne continue e se sotto pressione distorsione dei fatti.

Salve, sono un ragazzo di 25 anni e vorrei esporvi la situazione con mia madre, la quale molto spesso mente e/o si crea false realtà.
Purtroppo la mia famiglia non è mai stata molto unita, poichè mia madre prova un forte odio verso mio padre e lo incolpa di tutto ciò che è successo, stà succedendo e potrebbe succederle durante le normali giornate di vita quotidiana... ormai lo ha raffigurato come la figura sulla quale far ricadere tutte le colpe. E' vero anche che in passato la famiglia di mio padre l'ha maltrattata psicologicamente, se ne approfittavano del suo carattere disponibile, sempre e comunque, ad aiutare gli altri trattandola come la serva di turno e mio padre (vuoi per rispetto della sua famiglia o per codardia o altro) non è mai accorso in sua difesa... Spesso lei si trova a rimediare a sbagli o guai di tipo economico che lui fà o ha e mio padre non ricambia mai... Posso capire le discussioni per queste cose ma ogni sera, in casa, lei lo esaspera per delle inezie con forti discussioni, litigi e quant'altro, il tutto insinuando cose o fatti accaduti che, a mio parere, non sono veri o comunque non propositi alla volontà di mio padre, come "dispetti continui e voluti" che secondo lei gli arreca. Per quanto riguarda il passato avuto posso capire il perchè.
Il problema è che mente spudoratamente anche a me o mia sorella, e quando ci troviamo al confronto e la "smascheriamo" lei non accenna nemmeno ad abbassare lo sguardo, bensì continua imperterrita a sostenere la sua realtà dei fatti (quasi sempre con dialoghi MAI esistiti o invertendo le parti della situazione avvenuta)cercando di convincerci ad ammettere che siamo noi quelli che mentono incolpandoci o incolpando gli altri. Nonostante discussioni molto accese e pesanti accuse, il giorno dopo, tutto torna alla normalità, come se per lei non fosse mai avvenuto niente. Deve sempre accusare gli altri di avere malattie mentali oppure quando i fatti non sono come lei racconta accusa mio padre, amici di una certa età o persino l'assicuratore di avere l'alzheimer... il problema è che ci crede veramente e non a battuta come per scherzarci sopra! Obiettivamente dovrei spronarla ad una consulenza privata con uno psicologo, ma onestamente non me la sento dato che adesso, purtroppo, ha appena scoperto di avere un tumore ed è in costanti crisi di pianto ed ha, capibilmente, sempre i nervi tesi... Non me la sento di metterle questo altro carico sulle spalle, solo che da quando lo ha scoperto, questo "problema" delle mensogne stà aumentando esponenzialmente e mi ha portato persino a dubitare che la sua situazione sia reale... non è ciò che un figlio dovrebbe pensare della propria madre e, nonostante io le voglia un bene incredibile e incrollabile, ammetto di non avere più fiducia in lei...
Secondo il Suo parere può essere una forma patologica? cosa dovrei fare secondo Lei?
Scusi il tomo ma dovevo spiegarle tutta la situazione in "sintesi".
Grazie anticipatamente per la Sua risposta.
Dorian
[#1]
Dr.ssa Elisa Flavia Di Muro Psicologo 217 6
Gentile Dorian,

ho notato che lei ci ha scritto proprio in corrispondenza della scoperta del tumore di sua madre (e mi permetta di dirle che mi spiace molto per questo, e che mi auguro che possa andare tutto bene, con le cure).
Mi chiedevo, quindi, il perché di questa coincidenza. E' possibile che lei sia così preoccupato per il tumore da dare un peso eccessivo ai comportamenti di sua madre, a loro volta esasperati - come lei stesso riconosce - proprio a causa dello stress aggiuntivo che sua madre vive a causa del tumore?

Come penso immaginerà, per dare un parere su una situazione come questa sarebbero necessari degli approfondimenti, ed il fatto che la situazione sia riferita da una terza persona, e non da sua madre stessa, rende ancora più difficile farsi un'idea della situazione.

Capita spesso che uno stato di frustrazione emotiva continua, come quella vissuta da sua madre, possa portare ad un'interpretazione distorta degli eventi, e che nei momenti in cui l'emotività è alle stelle (ad esempio, nel corso di litigi e discussioni) tale distorsione colpisca anche la memoria (dialoghi mai esistiti, inversione delle parti ecc.). Tanto più che lei riferisce il fatto che il giorno dopo tutto torna alla normalità, come se nulla fosse successo, come se sua madre avesse avuto bisogno di sfogarsi su una serie di cose che normalmente già le pesano, ma che quando è alterata le appaiono in modo eccessivamente esasperato e distorto.

Capirà che però questa è solo una delle possibili spiegazioni; potrebbero essercene delle altre.
La cosa migliore sarebbe appunto far parlare sua madre direttamente con lo psicologo. Per altro, sarebbe per sua madre anche un supporto nell'affrontare lo stress e le preoccupazioni legate al tumore.... anzi, potrebbe essere proprio questo il pretesto per consigliarle di aprirsi con lo psicologo, piuttosto che il suo modo di fare in famiglia (in quest'ultimo caso, molto probabilmente incontrerebbe le resistenze di sua madre, che sposterebbe il discorso sul piano di chi ha ragione, dicendo che siete voi a sbagliare ecc...)
Eventualmente lei stesso può parlarne in privato col medico, accennando a questi problemi e chiedendo la sua collaborazione, così che il suggerimento di affiancare la terapia medica al supporto psicologico - ufficialmente per meglio gestire il tumore - parta come consiglio dal medico stesso (figura autorevole e super partes!)
E' possibile che sua madre, vedendo nello psicologo una persona comprensiva, accogliente e "dalla sua parte", si apra spontaneamente anche rispetto ai problemi che vive in famiglia, ed alle tensioni che già viveva prima della scoperta del tumore. Non è escluso il fatto che lo psicologo possa poi voler vedere tutta la famiglia, o lavorare anche sulle dinamiche familiari.

Non si tratta di ingannare sua madre, ma di facilitare in qualche modo il contatto con una figura (lo psicologo) che potrebbe esserle di grande aiuto, ma che purtroppo è sempre troppo poco presente nella vita delle famiglie e delle persone, e che quindi a volte viene accostata con una certa resistenza proprio da chi ne avrebbe più bisogno.

Questo è ciò che mi sento di suggerirle sulla base di quanto ci ha scritto. Se però ritiene più opportuno soprassedere, in questo momento, sulla possibilità di una consulenza psicologica, nei momenti difficili o durante le litigate lasci perdere il discorso su chi ha ragione, o su come sono andate le cose, e provi a chiedere semplicemente a sua madre di che cosa avrebbe bisogno, per sentirsi meglio e non arrabbiarsi. Anzi, ancora meglio, glielo chieda quando è calma, in un momento di tranquillità.

Le auguro che vada tutto per il meglio...

Cordialmente,

Dr.ssa Elisa Flavia Di Muro
www.psicologicamente.altervista.org

[#2]
Dr. Leonardo Fricano Psicologo, Psicoterapeuta 231 12 1
Gentile ragazzo il suo interessamento riguardo la mamma e la sua capacita di vedere contemporaneamente le ragioni ed i torti degli uni e degli altri , dimostra in lei sincerità ed equilibrio nella voglia di valutare gli accadimenti. Il mio suggerimento e' di utilizzare queste sue doti per comprendere che la mamma possa dire bugie o mezze verità, non perche desidera essere cattiva ma per difendere quello stato di insicurezza e sfiducia personale che si porta dentro. Sono certo che se lei riuscisse a vedere nelle bugie della mamma solo l'uso di uno strumento maldestro usato da una persona in questo momento fragile, le sue doti di equilibrio potrebbero essere spese molto bene sia per migliorare la comunicazione interna della famiglia e sia per promuovere un consulto psicologico. Per il resto mi associo pienamente a quello che le ha detto la mia collega. Con la speranza di esserne stato utile, cordialmente la saluto e le auguro un grande in bocca al lupo.

Dr. Leonardo Fricano Psicologo e Psicoterapeuta
Palermo,Bagheria
tel 091 7721646 cell 393 4271998
www.leonardofricano.com

[#3]
dopo
Utente
Utente
Comincio con il ringraziarvi per le vostre risposte a dir poco sbalorditive per quanto riguarda il tempo intercorso della mia domanda... grazie davvero!
Per rispondere alla cordialissima Dr.ssa Elisa Flavia Di Muro, quello che lei ha scritto è un prezioso consiglio, sono così preso da questa mia esasperazione e , se vogliamo, delusione nel suo comportamento che non ho pensato di proporle un consulto privato per alleviare anche lo stress del tumore che purtroppo l'ha colpita.
Tuttavia, mi sono dimenticato di scrivere che le menzogne che lei propone tutte le volte (almeno per quanto riguarda me e mia sorella) non vengono partorite solo nei momenti di forte tensione, bensì, anche nelle normali "chiacchierate" del piu e del meno... per farle un esempio "oggi ho visto tizio e mi ha detto che gli è successo questo e quest'altro..", magari poi incontro la persona interessata, gli chiedo come si stia evolvendo la sopracitata situazione e per mia sorpresa mi risponde un cosa del genere: "mah, veramente io tua madre l'ho solo salutata e poi sono andato via perchè avevo fretta"...
Possibile che i continui accumuli di tensione l'abbiamo portata a mentire/distorcere la realtà a tal punto che questo bisogno si sia radicato nella normale routine sociale?
Grazie ancora Dottoressa.

Vorrei ora rispondere al Dr. Leonardo Fricano ringraziandolo per gli elogi sulla mia personalità, i quali ho accettato con grande soddisfazione.
Il suo pensiero coincide anche con quello che avevo fugacemente pensato anche io, ovvero credo che nella sua vita lei non abbia avuto molte soddisfazioni, il che l'ha portata ad essere incredibilmente insicura di sè tantochè è arrivata ad inventare situazioni, elogi di altre persone sul suo aspetto fisico, della quale ogni giorno mi riporta la notizia (questo era solo un lieve dubbio poichè effettivamente la ritengo una bella donna), solo per strappare un commento positivo o un apprezzamento da me... possibile che si sia creata una situazione così "estrema"?
Grazie ancora Dottore.

I vostri auguri li ho veramente apprezzati e anche se abbiamo avuto solo questo piccolo scambio d'opinioni virtuale, sono veramente commosso dal rapporto umano e non distaccato che avete dimostrato.
Dorian.


[#4]
Dr. Leonardo Fricano Psicologo, Psicoterapeuta 231 12 1
Grazie anche a lei per gli apprezzamenti professionali
Cordiali saluti
[#5]
Dr.ssa Elisa Flavia Di Muro Psicologo 217 6
Gentile ragazzo, la sua delusione è comprensibilissima, però consideri che sua madre è davvero molto sofferente. La consapevolezza di ciò, ne sono certa, l'aiuterà a inquadrare nella giusta luce anche i comportamenti che la deludono.

La possibilità che sua madre arricchisca di dettagli fantasiosi le conversazioni che ha con terzi non è da escludere, sia per arricchire la sua stessa vita, che per attirare l'attenzione dei figli ed apparire loro in una luce migliore. Tuttavia, anche questo è un dettaglio che meriterebbe approfondimenti, in primis sul contenuto di questi dettagli "fantasiosi".

Non è da escludere nemmeno il fatto che il forte stress o altri fattori generino problemi di concentrazione e memoria in sua madre, e che quindi quelle che lei, Dorian, percepisce come "bugie", siano in realtà conseguenze del tutto involontarie.

Tuttavia, come le accennavo, queste sono solo alcune delle ipotesi che è possibile formulare. A questo punto, penso sia importante parlare in privato col vostro medico di questi sintomi, anche per escludere eventuali cause organiche di questi comportamenti (ad esempio, possibili effetti dei farmaci assunti, carenze nutrizionali o altro ancora).

Le rinnovo i più cari auguri per lei e per sua madre!

Cordialmente,
[#6]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Buongiorno Dorian

A mio avviso andrebbe data uguale attenzione sia alla situazione di sua madre che alla sua (di lei che ci scrive). È chiaro che lo stato in cui si trova sua madre non la sta lasciando tranquillo e questo non può essere messo in secondo piano. Si tratta di un'altro aspetto della stessa vicenda.

Il comportamento della mamma potrebbe essere da ricondurre a qualche patologia, ma per dirlo occorerebbe una conferma specialistica che in questo momento, data la pessima notizia che avete da poco ricevuto, sarebbe duro proporre.

Resta quindi l'altro termine dell'equazione: lei. Per aiutare sua madre nel migliore dei modi dovrebbe pensare lei per primo a mantenere un equilibrio il più solido possibile. Dovrebbe riflettere sul fatto che i genitori non siamo noi a sceglierceli, ci vengono dati così come sono, con i loro pregi e le loro miserie. Diventare adulto significa appropriarsi di questo concetto. Dovrebbe riuscire a depurare il suo senso di responsabilità dalle velate sfumature di colpa e impotenza che traspaiono dal suo scritto, renderlo più maturo, un senso di responsabilità del tipo "faccio quel che va fatto e lo faccio perché lo voglio io". Diventare adulti significa passare dal subire le miserie genitoriali a un atteggiamento maturo ma caritatevole: "Ok, da soli non ce la fate più, mi prenderò io cura di voi". Il ruolo di figlio e genitore in un certo senso s'inverte.

Dato il momento difficile, specialmente se da quanto ho capito può contare poco o nulla sul supporto di suo padre, non escluda la possibilità di chiedere una consulenza psicologica per lei stesso, non solo per stare meglio nell'immediato, ma anche per imparare a "gestire" questa mamma e questo babbo difficili in modo produttivo.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#7]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dr.ssa Elisa Flavia Di Muro, ciò che ha scritto mi ha fatto vedere tutto sotto una luce diversa, infatti inizialmente pensavo che queste sue "bugie" fossero dettate e formulate dalla ragione, ma non avevo mai considerato che potessero essere prodotte da cause di tipo organico... avevo semplicemente dedotto che fosse solo un tentativo di apparire la "supermamma" (quale io onestamente credo sia) ai nostri occhi e niente piu... sono stato ingenuo a pensare solo in bianco e nero... prenderò atto di questi altri fattori che lei mi ha suggerito e parlerò al più presto con il nostro medico.
grazie infinite Dottoressa, Le sono davvero grato per l'aiuto.


Cordialissimo Dr. Giuseppe Santonocito,
ciò che lei scrive è senza dubbio giusto e dovrei assumere un comportamento come lei suggerisce, tuttavia non me la sento di forzare mia madre ad accettare il mio aiuto... dico "forzare" perchè mi sono già, come ovvio e giusto che sia, proposto di accompagnarla e sostenerla anche solo moralmente in questa disavventura... tuttavia lei reagisce in un modo molto contrario perchè sostiene che "a 25 anni un ragazzo che non ha vissuto un nucleo familiare sano non può dover portare anche questo peso" .. mi sono più volte "ribellato" a questa sua esclamazione dicendole che come lei si è sempre presa cura di me sotto l'aspetto psicologico, nutrizionale e affettivo; adesso tocca a me renderle il "favore"... cercherò di sostenere questa mia decisione senza però doverle dare altre preoccupazioni di quelle che già, purtroppo, ha...
Grazie anche a lei Dottore, siete veramente tutti molto gentili.
Dorian.
[#8]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> tuttavia non me la sento di forzare mia madre ad accettare il mio aiuto
>>>

Ma infatti, aiutare e gestire genitori "difficili" consiste spesso nell'ottenere di più facendo meno!

Ciò che le ci vuole non è sforzarsi di più, ma al contrario imparare come fare per ottenere una tranquillità reciproca maggiore senza sbracciarsi troppo e rimanendo lei stesso più tranquillo.

È un presupposto molto comune (e quasi sempre sbagliato) quello secondo il quale per aiutare qualcuno si debba per forza fare, fare, fare.

Cordiali saluti
[#9]
dopo
Utente
Utente
gentile Dr. Giuseppe Santonocito,
in sostanza lei mi suggerisce di continuare a starle vicino e ascoltare tutto quello che ha voglia di dirmi in quel momento senza mai dover farle capire che sono a conoscenza di alcune menzogne che, anche in quel momento, magari stà dicendo? e aiutarla a gestire situazioni difficili solo quando si presenta un evidente stato di indecisone...in pratica devo continuare la mia normale vita di adesso eheh
grazie per il supporto offertomi...
[#10]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Non occorre che mi ringrazi, perché attraverso questo servizio non si possono fornire né terapia, né sostegno, né "consigli", né effettuare interventi diretti. Quindi...

Si può solo dare un orientamento generale e se poi la persona ritiene di aver bisogno di aiuto deve rivolgersi a un professionista di persona, come le è già stato fatto presente.

Nel suo caso, dal mio punto di vista, dovrebbe imparare sia a non offrire aiuto non richiesto, perché come ha già visto da solo questo le viene rifiutato, sia a non starsene passivamente a guardare tutto quello che succede senza far niente. Dovrebbe imparare a cambiare il suo atteggiamento e a rispondere in modo più appropriato alle varie situazioni.

In sostanza dovrebbe imparare a comunicare meglio.

Cordiali saluti
[#11]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le ragazzo,
fino a quando tali menzogne non provocano sofferenza in altre persone (lei compreso) dovrebbe cercare di evitare che esse interferiscano nel rapporto con sua madre, perchè in questo momento è molto improbabile che sua madre sia disposta a mettersi in discussione essendo completamente assorbita dalla minaccia del tumore e dai sensi di colpa per le sofferenze che, suo malgrado, sta causando ai suoi familiari e, in particolare ai suoi figli.
Sono d'accordo con il collega che il cambiamento può iniziare da lei, iniziando a rispettare i suoi sentimenti anche se negativi nei confronti di sua madre. Per questo la psicoterapia potrebbe offrirle "uno spazio protetto" all'interno del quale sperimentare modalità relazionali più funzionali da utilizzare poi anche nel rapporto con sua madre.
Le faccio i miei migliori auguri

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

Malattia di Alzheimer

L'Alzheimer è una malattia degenerativa che colpisce il cervello in modo progressivo e irreversibile. Scopri sintomi, cause, fattori di rischio e prevenzione.

Leggi tutto