Ad ammettere di avere un problema di eiaculazione precoce

Buongiorno,avrei bisogno di un aiuto per aiutare il mio compagno(è sotto i 40 anni) ad ammettere di avere un problema di eiaculazione precoce (durata sotto il minuto)e di conseguenza,affrontarlo.
Ogni volta che provo a parlarne lui banalizza, ma il problema rimane e soprattutto si sta aggravando:inizia ad evitare di avere rapporti con me o alla fine di uno di questi scatta una risata di imbarazzo o scuse.
Vorrei capire come posso intervenire senza ferirlo, lo amo molto, ma questo senso di non perfetta unione inizia a frustrarmi.
Grazie dei consigli
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Gentile signora,

la questione è delicata sotto diversi punti di vista: per le ripercussioni sulla vita di coppia, ma anche per la possiblità che il disturbo sia legato a cause mediche che è opportuno indagare.
Da come lei ne parla immagino che si tratti di un problema recente, è così?
In questo caso sarebbe importante indagare sia eventuali cambiamenti nello stile di vita coincidenti con l'inizio del disturbo, sia la presenza di eventuali tensioni all'interno della coppia che possono aver concorso a determinarlo, compresi eventuali progetti di vita (come sposarsi o avere dei figli) che potrebbero aver messo in crisi il suo compagno.

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le sig.ra,
inizialmente chi ha questa difficoltà tende a superare l'imbarazzo con una fittizia autoironia o sottovalutando la ricaduta che essa può avere all'interno del rapporto di coppia. E' molto importante che lei cerchi di non farlo sentire "sul banco degli imputati" ma, al contrario che entrambi lo consideriate un problema relativo al rapporto di coppia e non all'incapacità del singolo partner.

La tendenza ad evitare rapporti deriva probabilmente dall'instaurarsi di una sorta di ansia da prestazione, che a lungo andare potrebbe cronicizzare il problema e logorare il vostro rapporto di coppia.
Queste problematiche possono essere tranquillamente affrontate attraverso un breve percorso di coppia con uno psicologo-psicoterapeuta (meglio se sessuologo), che non deve essere vissuto dal suo partner come una figura giudicante che cura la malattia, ma come un alleato della coppia per individuare le strategie più efficaci per affrontare e superare insieme questa difficoltà.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile signora,
in primo luogo occorrerebbe che il suo compagno si sottoponesse a visita andrologica, onde escludere eventuali cause organiche.

Escluse queste ultime e in linea generale, le difficoltà di carattere sessuale in una coppia sono spesso lo specchio di problematiche di altro tipo nella relazione.

Nello specifico, condivido i pareri espressi dalle colleghe.

Opportuno, a mio avviso, rivolgersi ad uno psicologo/psicoterapeuta di coppia (indicato l'orientamento sistemico-relazionale) al fine di poter affrontare efficacemente le difficoltà in atto.

Cordialmente

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Signora,
mi asocio alle colleghe nella risposta.
L'eiaculazione precoce, è una disfunzione sessuale della fase dell'orgasmo e va diagnosticata dall'andrologo, a seguito di visita specialistica, che stabilisca soprattutto le cause dell'e.p..
Vi sono svariati tipi di e.p., anteportas, intrapostas( fuori o dentro l'ambiente vaginale), primaria, secondaria, assoluta, situazionale.
Sarebbe opportuno conoscere lo IELT( tempo di latenza eiaculatoria intravaginale) e le emozioni associate alla sfera della sessualità e della sua dimensione di coppia.
L'approccio terapeutico, potrebbe essere:
counseling psico-sessuologico,
psicoterapia,
terapia di coppia ad orientamento sessuologico, trattamento integrato( farmacoterapia e terapia mansionale),
farmaco on de mand( cioè al bisogno).
Ottimale sarebbe, che il suo partner, non glissasse sull'argomento e, che programmasse una visita andrologica.
Una terapia psico-sessuologica, poi, mirata e caleidoscopica, adatta alla vostra storia clinica e sessuale, potrebbe essere risolutiva del disagio sessuale.
Una “diagnosi non completa” ed una terapia che non affronti le cause nella loro globalità, possono costituire , un fattore di mantenimento del disturbo nel tempo, anziché la risoluzione della disfunzione
Legga , se desidera, questi miei articoli, potrebbe trovare sopunti di riflessione.
Cari saluti

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/581-eiaculazione-precoce-solitudine-e-sofferenza-di-chi-ne-soffre.html

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/243-eiaculazione-precoce-quell-incontrollabile-fretta-del-piacere.html

https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/158-eiaculazione-precoce-la-solitudine-della-donna.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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