Come comportarmi con una amica anoressica

scrivo per parlare di una mia amica M.
So tramite confidenza che nel 2006 è stata ricoverata a milano per anoressia.
Oggi mi trovo nel dubbio che ci stia ricadendo ancora:
1)quest'anno M. ha cominciato ad andare in palestra tutti i giorni ad ora di cena e ad andare a dormire senza cenare
2)invitata a stare qualche giorno da me, sotto le mie pressioni riesco a farla pranzare e cenare ma per quanto riguarda colazione, spuntino e merenda niente! MA IN COMPENSO fa un uso smodato di pastiglie per il mal di testa e prima di andare a letto beve una camomilla fatta con 4 bustine
3)di recente si è lussata la rotula, si rifiuta di usare la sedia a rotelle parla soddisfatta dei suoi lividi provocati cadendo dalle stampelle
4)oggi mi dice che è andata dal dermatologo per una orticaria e il responso (senza alcuna prova allergica) è stato ALLERGIA ALL'ISTAMINA e che per 20 giorni deve mangiare pollo lesso pere e biscotti secchi
il problema è innegabile ma non so come comportarmi per aiutarla
devo parlare con sua mamma, devo affrontare l'argomento diretto con lei..
non so proprio chiedo consiglio a voi...

grazie
[#1]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le ragazza,
se la sua amica ha meno di 18 anni è preferibile parlare prima con i genitori, a parte il ricovero sa se la sua amica è stata seguita da uno psicoterapeuta in passato? Se si si potrebbe fare riferimento a lui.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

[#2]
Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
(..)parla soddisfatta dei suoi lividi provocati cadendo dalle stampelle (..)
gentile ragazza c'è la possibilità che l'anoressia possa essere solo un aspetto di un quadro di personalità più complesso e disturbato, eviti consigli fai da te e ne parli con i suoi genitori.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

[#3]
dopo
Utente
Utente
Dr. Armando De Vincentiis, ha letto proprio bene. dovendo girare in stampelle è capitato che si fosse sbilanciata, e che fosse caduta dalle scale, da quella volta è caduta più e più volte per motivi affini, ne racconta le vicende e ne fa vedere i segni. (sono sempre più preoccupata)
la ragazza è maggiorenne viene in università con me.
l'idea di parlarne con la madre è in effetti l'unica soluzione.
il fatto è che si tratta di un argomento delicato e io conosco M. SOLO DA UN PAIO D'ANNI.
la madre mi potrebbe dire di farmi i cavoli miei e di non impicciarmi.

e se provassi a parlare con la sorella? ha 31 anni.
sento di dover fare qualcosa ma il timore di aggravare ulteriormente la situazione
[#4]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Parlare con la madre, la sorella o con la ragazza sono tutte idee valide, ma l'importante è che tu eviti accuratamente qualunque tono accusatorio.
Se la famiglia non si è accorta di come sta la tua amica non è probabilmente esente da colpe, perciò la discussione di quest'argomento può rivelarsi una passeggiata in un campo minato.
La madre potrebbe essere più portata a sentirsi in colpa e a reagire difensivamente, perciò propenderei per una chiacchierata con la sorella - sempre che ti conosca, e che non sia una persona con la quale non hai mai avuto a che fare.
La modalità e i contenuti devono essere scelti in base a tutte queste variabili perchè il tuo intervento possa avere qualche effetto.

Non mi è chiaro fino a che punto hai parlato apertamente alla tua amica del fatto che sei preoccupata per lei.
Sa che ti assicuravi che mangiasse perchè sei preoccupata, o lo hai fatto senza farle capire quello che pensi?
Ti ha raccontato lei del suo ricovero? Cosa pensa di sè stessa e della propria situazione?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#5]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le ragazza,
se la sua amica è già stata ricoverata è molto probabile che la famiglia sia al corrente della situazione, quanto alla sorella può essere una buona idea.
[#6]
dopo
Utente
Utente

la questione di spingerla a mangiare quando è stata a casa mia(circa un anno fa) è stata mascherata dalla mia ospitalià (non penso che lei abbia intuito nulla).
il fatto che lei mi abbia raccontato del suo ricovero è emerso parlando di una nostra altra compagna di università che ha abbandonato gli studi per farsi ricoverare.

il suo racconto è stato abbastanza inquietante ed è emerso proprio in quel week end che è stata a casa mia:

parlava del fatto che i medici la facevano mangiare lei avanzava il cibo e litigava con i medici dicendo che lei aveva finito tutto e che erano loro ad aver nuovamente riempito il piatto.

quindi lei sapeva di avanzare ma sosteneva altro
poi però mi ha raccontato che è guarita e mi sono un po tranquillizzata.

ormai ho deciso di parlare con la sorella. poi parlerò anche con la mamma.

sono persone serie e una BUONA FAMIGLIA...devono capire e aiutare M.

da li la situazione è migliorata siamo (io e altre ragazze) riuscite a convincerla a mangiare a pranzo tutte insieme e qualche volta ha proposto pure lei

poi la fissazione della palestra e la lussazione della rotula

(sembra una cattiveria da dire però la mia sensazione è questa)

sembra essere diventato il suo alibi per non mangiare
il fatto è che non cerca di nasconderlo
es "ah oggi mi faceva tanto male la gamba che ho bevuto una camomilla e sono andata a letto"
lo dice soddisfatta, e adesso con questa storia dell'allergia e che puoi mangiare solo quelle due o tre cose

ha ripreso le brutte abitudini e a mangiare per pranzo solo un pacchetto di pavesini
[#7]
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Utente
Utente
ORMAI SONO DECISA A PARLARE PRIMA CON LA SORELLA E POI INSEME CON LA MAMMA.

PERCHè L'INERZIA DAVVERO MI LOGORA.
CI TENGO TANTO A M. E NON VOGLIO PERDERLA.

GRAZIE DEL SUPPORTO
[#8]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Attenzione a non cadere nella trappola del braccio di ferro del "Mangia!" - "No, non mangio!", perchè, come forse saprai il problema a monte non è il cibo, e far ruotare tutto il discorso attorno ad esso serve solo a non occuparsi dei veri problemi.
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Utente
Utente
l'idea sarebbe convincere lei e famiglia a mandarla da uno psicologo.
io non so molto sull'anoressia ma so che per queste cose servono medici e persone competenti.
io la voglio solo indirizzare,
ma sugli aspetti del rapporto che ha con sè e con il cibo ci deve lavorare su qualcuno di esperto.

abitiamo tutte intorno a piacenza (m. compresa)c'è qualcuno di esperto in zona?
[#10]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Qui trovate 2 indirizzi di servizi pubblici che si occupano di disturbi alimentari dalle vostre parti:

http://web2.comune.piacenza.it/informasociale/schede-per-elenchi/ausl/ausl-centri-per-disturbi-alimentari
DCA: Disturbi del Comportamento Alimentare

I disturbi alimentari (DCA), come anoressia, bulimia e binge eating, sono patologie legate a un comportamento disfunzionale verso il cibo. Sintomi, cause, cura.

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