Anoressia?

Salve.
Ho bisogno di una consulenza perché sono oltremodo preoccupata per la salute di una mia amica. Ha vent'anni, è alta 1.62-63 ed è magrissima, le si vedono quasi le ossa. Prima mangiava regolarmente, non tantissimo, ma mangiava; da un po' di tempo a questa parte, per motivi che non saprei dire, ha deciso di snobbare il cibo, a parte quello che le serve a far tacere lo stomaco: pranza e cena - se proprio non ce la fa a resistere - con cracker e altra roba salata; fa colazione con il thè e qualche biscotto. Ogni volta che le chiedo se vuole mangiare, dice che non ha fame, oppure che ha già mangiato. Ben due volte in neanche una settimana mi è capitato di sentire un "Non ho fame" immediatamente seguito da un brontolio del suo stomaco, che ha prontamente giustificato dicendo che aveva bevuto dell'acqua e, quindi, era solo un innocente rumorino.
Spesso ho cercato di intavolare un discorso serio, ma lei ha sempre negato tutto. Dice che altero la realtà, che non è vero che non mangia e se è vero non lo fa solo per pigrizia, che sta benissimo e che non segue un'alimentazione corretta da quando è nata e, siccome non l'è mai successo nulla, non vede motivi validi per iniziare a mangiare come si conviene. In verità, quest'ultima frase non è molto vera: una volta mi ha confessato di essere stata vegetariana all'età di 12 anni, ma poi, siccome non seguiva i consigli del nutrizionista e si cibava esclusivamente di cotolette e hamburger di soia, è stata costretta a tornare sui suoi passi. Non so, esattamente, che tipo di problemi abbia avuto, non me l'ha mai voluto dire. Vorrei chiederlo ai suoi genitori, ma ho paura che, così facendo, possa perdere fiducia nei miei confronti. Oltretutto, i suoi genitori sono delle persone ansiose e iperprotettive: metterli al corrente potrebbe, forse, turbare sia loro sia lei, che non ha mai fatto nulla per deluderli. Pensate un po', studia unicamente perché loro lo vogliono. O almeno, questa è la sua più grande motivazione.
Vedendola così, la prima cosa a cui ho pensato è stata l'anoressia. Mi sono informata, ho letto i sintomi: alcuni li manifesta, altri assolutamente no. Se le chiedo di andarci a prendere un gelato, ad esempio, mi fa compagnia volentieri, senza fare tante storie. Se c'è altra gente, rifiuta e non c'è modo di scollarla dal pc, ma questo solo perché ha una paura matta delle persone. Le uniche con cui ha un rapporto consolidato sono i suoi genitori, io e due amiche, che però non vede più dalla fine delle superiori. Non credo, quindi, che questo isolamento sia dovuto alla malattia. Ha sempre avuto problemi a socializzare.
Non so davvero cosa fare. La situazione mi preoccupa tantissimo. Cercare di parlarne è assolutamente impossibile: sbuffa, accampa scuse e cambia discorso. Poi ha un carattere molto chiuso: se ha dei problemi, preferisce non parlarne. E non pensarci, soprattutto.
Spero vivamente che possiate darmi una mano...
[#1]
dopo
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Sto cercando in tutti i modi di non costringerla, di non impormi, e mi creda è una lotta micidiale perché io ho un carattere particolarmente autoritario, purtroppo. Però, per il bene che le voglio, faccio lo sforzo. Anche se sono molto combattuta, perché standomene inerme mi sembra di abbandonarla.
Ho provato diverse volte a chiederle se c'era qualcosa che non andava, ma, come ho già specificato, è terribilmente riservata. Non parla dei suoi problemi, neanche con me. Se c'è qualcosa che la turba, se la tiene per sé, è più chiusa di un riccio. Se le consigliassi di andare da uno psicologo, la prenderebbe male, sicuramente. E poi io non sono la persona più adatta per dare certi consigli. Io e lei siamo molto simili. L'unica differenza è che io, quando ho un problema - piccolo o grosso che sia - ne parlo con qualcuno.
Comunque, questa sera è successa una cosa che mi ha sorpresa prima, sconfortata dopo. Siccome era a digiuno, le ho chiesto se volesse, in onore dei bei tempi, mangiare con me la pasta col formaggio. Lei, un po' titubante, ha risposto di sì, il che mi ha rallegrata parecchio; ma poi, una volta scolata la pasta mi ha chiesto: "E se ci mettessi l'olio al posto del formaggio? è più leggero". Quando le ho detto che l'olio non è particolarmente leggero, ha cambiato idea. Considerando il fatto che era completamente a digiuno, dubito che abbia desiderato qualcosa di "leggero" per problemi digestivi dovuti ad un lauto pranzo o spuntino pomeridiano.
[#2]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Se la sua amica soffrisse davvero d'anoressia, che lei fosse autoritaria o remissiva non farebbe la minima differenza: non potrebbe far nulla per aiutarla direttamente. L'anoressia è una vera e propria malattia, per giunta grave e pericolosa, e dev'essere trattata solo dagli specialisti del caso.

L'unico aiuto che può fornire è quello indiretto, ovvero cercando d'indirizzarla verso almeno una visita medica. Ma se rifiuta anche questo, purtroppo non c'è molto altro che possa fare se non starle vicina come amica. Al limite potrebbe parlarne con i genitori, rischiando però di compromettere il legame d'amicizia e fiducia che la lega a lei. Se però le condizioni della sua amica peggiorassero notevolmente, potrebbe essere l'unica cosa sensata da fare.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#3]
dopo
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Grazie mille per le risposte.
Cercherò di starle vicina in modo discreto. Magari posso provare a parlarle del problema che ho in comune con lei, e proporle di risolverlo insieme, aiutandoci l'un l'altra. Questo potrebbe farla sentire meno sola. E se è la difficoltà a socializzare il motivo per cui ha reciso ogni rapporto col cibo, riuscire a superarla potrebbe farle ritornare la voglia di mangiare. Altrimenti, se vedo che le cose vanno peggiorando, deciderò se parlarne con i genitori - rischioso - o convincerla a fare una visita - arduo, molto arduo.
Dite che fila come discorso?
[#4]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
È grosso modo quello che le abbiamo suggerito.

Cordiali saluti
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