Tematiche sessuali

salve, sono una ragazza di 26 anni. scrivo perche' voglio sondare la mia natura quella che io sono nella mia libido , a livello ormonale incoscio e conscio. mi reputo molto passionale, amante del sesso e quindi mi venivano dei dubbi , cioe' se e' normale essere cosi'? inoltre io giustifico qualsiasi tipo di contatto fisico e non vedo nessun limite di eta' o posizione sociale, non ho tabu'. a volte dico che per me un sesso orale e' come un bacio perche' considero il sesso nella totalita' non discerno le cose, o questo o quello, anzi mi dico o tutto o niente. vivo in un paesino piccolo e pettegolo, la mia stessa famiglia e' antiquata ideologicamentee quindi qui non mi sono mai espressa. ecco che a tal proposito vengo assalita dai dubbi e ossessioni, mi chiedo e se io manifestassi questa mia disinibizione, se mettessi prima io le mani in un pantalone di un uomo, se prendessi io l' iniziativa, se per un modo mio caratteriale di essere, approccerei sessualemte proprio con una certa vivacita' e trasgressione, mi chiedo si parlerebbe male di me qui in giro? sarei uno scandalo sociale? oppure ci sono posti del mondo con meno tabu' dove essere calilenti non significa essere immorali?!sono sbagliata io ?
[#1]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Gentile utente,

tutte le manifestazioni legate alla sessualità sono lecite purchè entrambi i partner siano consenzienti.
Il suo desiderio di esibire un comportamento sessualmente "aggressivo" la espone potenzialmente a dei rischi, se non considera con attenzione il contesto nel quale mettere in pratica i suoi desideri e la persona con la quale farlo.
La libertà delle donne da questo punto di vista nella società occidentale non è poi così completa come appare in alcune rappresentazioni (in particolare televisive, ma anche romanzesche) e c'è una bella differenza fra il contesto di una grande città e di un piccolo paesino, dove il controllo sociale è ancora molto forte (il che da diversi punti di vista comporta dei vantaggi, ma non da questo).

Di conseguenza se non impone nulla ai suoi partner non ha motivo di sentirsi in colpa, ma è innegabile che deve stare attenta a scegliere persone che non tendano a condividere le proprie gesta con gli amici perchè questo potrebbe rovinare la sua reputazione: che sia giusto o sbagliato non conta, se sa che sarebbe così deve tenerne conto.

Non vedo inoltre la necessità rendere partecipi i suoi familiari dei suoi desideri: la sessualità è una dimensione molto privata e se sa che i suoi non condividerebbero le sue idee e/o si sentirebbero in imbarazzo e a disagio se lei ne parlasse, penso che possa tranquillamente evitarlo.
Ne ha parlato con qualche amica?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#2]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
mi associo alla collega nella ripsosta.
Non esiste un confine chiaro e marcato, tra lecito ed illecito, tra trasgressione e comportamento monigerato, tutto ed il contrario di tutto, nel rispetto dell'altroa e nel rispetto della vita comunitaria, è possibile.
Si chieda, soltanto, se quest'esuberanza sessuale, sia riconducibile, ad un livello di insoddisfazione.
Spesso la quantità di stimolazioni sessuali, compensa una qualità deficitaria.
Cari saluti

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#3]
dopo
Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
grazie ad entrambi per avermi risposto. attualmente non ho una vita sessuale inoltre mi sto accorgendo del fatto che la mia mente continua ad essere inondata di tanti ipotesi che sono poi situazioni non reali . mi spiego meglio... a volte vedo passare per esempio quello che e' inqudrato come il matto del mio paese e mi chiedo e se volessi fare sesso con lui!poi per esempio vedo un gruppo di uomini di mezza eta' davanti ad un bar e mi chiedo e se facessi un ' americanata, proponessi un' orgia collettiva! oppure se uscissi con il gruppo ed in momenti diversi andassi a letto con ognuno di loro che sono tra l' altro amici di una comitiva. una parte di me sa di pensare questo non perche' ne abbia una reale necesita' ma solo perche' vorrei giustificare qualsiasi mio comportamento ormonale o sessuale perche' secondo me non andrei a ledere nessuno e quindi io nella societa' potrei continuare ad essere una figlia modello, una brava studentessa, una persona normale e non pericolosa che pero' nell' ambito della libido potrei essere anche la piu' pazza o anormale ed avere a che fare con soggetti anormali ma tanto riguarda il mio privato. pero' un secondo pensiero che mi tormenta e' che in realta' a parte che socialmente nel mio piccolo ed arretrato paesello mi condannerebbero a morte , la mia stessa famiglia mi preferirebbe morta o regirebbe con violenza, non a caso mia madre io la inquadro como una donna aggressiva ed intendo proprio l' uso delle mani. sono d' accordo che i fatti privati sono privati pero' qui in realta' e' proprio in base al tipo di vita che svolgi che ti prendi gli appellativi buoni o cattivi . invece per esempio io non mi scandalizzo a me non interessa sapere se una mia amica o una compaesana fa i film porno, o fa le orge o fa 10 figli o tutto il meglio o tutto il peggio che sia, semplicemente perche' e' la sua vita e a me non mi toglie o mette nulla. e la stessa ipotetica persona potrebbe anche essere poi socialmente una grande carica e nel privato avere una vita bizzarra o insana. quindi guardandomi allo specchio mi domando se io mentalemnte sono troppo evoluto o sono troppo perversa?
[#4]
Dr.ssa Rosa Riccio Psicologo, Psicoterapeuta 247 5 14
Gentilissima, come mai è così necessario sapere se è troppo evoluta o troppo perversa?A cosa le serve giudicare le cose che pensa e stabilire se sono giuste o sbagliate, normali o anormali? Se ritenere che un pensiero o un desiderio "perverso" possa far sì che lei o gli altri la vedano come perversa?

E inoltre, quelli che ci racconta come desideri perversi sono desideri reali che lei prova o si tratta di pensieri che attraversano la sua mente senza trasformarsi in desideri e in intenzioni?
E' il desiderio che prova a farle pensare che c'è qualcosa che non va e che lei possa essere perversa oppure è forse l' ipotesi che lei possa provare questo desiderio a farglielo pensare?

Provi a porsi queste domande.

La nostra mente può essere attraversata da mille pensieri anche bizzarri ma non è detto che questi pensieri bizzarri prendano corpo e si trasformino in intenzioni e desideri

un caro saluto


Dr.ssa Rosa Riccio
Psicologa-Psicoterapeuta
www.cantupsicologia.com

[#5]
dopo
Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
salve, io non desidero realmente quello che penso, solo immagino che se lo desiderassi e lo realizzassi , non vorrei essere condannata,emarginada , trattata male addirittura picchiata per quelle che sarebbero le mie scelte.io penso che tutto il mio guazzabuglio mentale parti dal fatto che il mio ridicolo ed antiquato paese dove vivo mi guidicherebbe ed etichetterebbe male , e di conseguenza la mia famiglia se ne vergognerebbe. penso che la mia battaglia ideologica sia che vorrei che i miei familiari accettassero l' importanza del singolo individuo e delle singole volonta', perche' per gli errori o le caratteristiche di un familiare in questo caso mi metto in gioco io, non dovrebbero una madre o un padre vergognarsi per comportamenti o situazioni che non compiono loro direttamente , bensi io che sono fuori di loro e non appartengo a loro se pur discendo da loro.non so se rendo l' idea , cioe' il problema secondo me sta in questo , che non vorrei i miei familiari ancora piu' che il mio paesello natio, reagissero a miei eventuali comportamenti anche se fuori dal normale perche' ognuno e' padrone di se stesso. io dico sempre che ognuno puo' compiere le cose piu' meravigliose o le piu' mostruose ma solo noi stessi ne rispondiamo e che i veri scandali sono quelli riguardanti crimini, vioelenze , omicidi invece non se ne dobrebbe fregare a nessuno se io facessi un' orgia, o mi facessi 2o figli o uno spogliarello o andassi a letto col matto del paese, ovviamente nn faccio queste cose, pero' il mio pensiero e' talmente immaginario che mi chiedo se davvero lo facessi per assurdo sarei davvero ripudiata da tutti e la mia famiglia si prenderebbe pur eil diritto di alzarmi le mani addosso. e ' qui che poi mi arrabbio, ma con il principio , cioe' con il fatto che nessuno avrebbe tuttavia il diritto di dire o fare anzi sarebbe un delitto , non un diritto ricevere insulti o percosse. pero' io credo che ne' la societa' in cui vivo ne' la mia famiglia la pensano cosi e mi ritrovo sola e frustrata nei miei pensieri e convinzioni, pensando che se tutto quello che ho scritto fosse reale gia' mi immagino morta. non sento la vera tutela ed efficacia dei diritti umani
[#6]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Il fatto che non abbia attualmente una vita sessuale potrebbe spiegare molte cose.

Quando le persone sono insoddisfatte, rimuginazioni e fantasie astrattte prendono il volo e a volte possono diventare ossessioni vere e proprie. C'è chi comincia a nutrire il dubbio di essere omosessuale, ad esempio, o chi fa fantasie come quelle che descrive lei.

Ma non deve per forza esserci, di principio, un legame diretto fra la sua passionalità e l'immaginare ossessivo di essere un oggetto sessuale usa e getta, presa ripetutamente da tanti uomini diversi. E allo stesso modo, coltivare tali fantasie non la rende automaticamente più emancipata. Mi pare infatti di capire che di attività sessuale, alla fine, non è che ne stia facendo molta.

È possibile invece che se avesse una relazione stabile, che l'appagasse, si sentirebbe più tranquilla. Perciò potrebbe essere più produttivo interrogarsi su questo e sul come mai non ha attualmente una relazione, piuttosto che su fantasie astratte che molti hanno, ma che non li preoccupano.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com