Crisi di coppia....un figlio

Siamo alle solite, lui un figlio lo vuole, ma non adesso! E' un anno che mi sento dire la stessa cosa e ogni volta con una scusa diversa allegata. Che fare? Ok lo so, anche lui ha le sue esigenze, le sue paure (tante), ma io allora? Che situazione difficile! Lui ha già un figlio, è divorziato, insomma situazione tipo; vari traumi legati alla separazione, per lo più dettati dal distacco dal figlio ecc... Quello che vorrei capire è come aiutarlo a superare le sue paure, come riuscire a farlo aprire con me visto che se tocco l'argomento lui si chiude a riccio e finiamo col litigare, non riesce ad aprirsi ma mi aggredisce dicendomi che gli metto ansia...la più bella è stata:"un figlio si fa per amore e con la donna della tua vita!...non che tu non lo sia amore mio!!!" e allora che volevi dire con questa frase?
Un grazie in anticipo a chi vorrà darmi un consiglio!
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Dr.ssa Graziella Tornello Psicologo, Psicoterapeuta 217 4 16
Gentile utente,
il fatto che il suo compagno sia divorziato ed abbia un figlio potrebbe giustificare le sue paure. Una separazione, soprattutto con un bambino, è un evento traumatico che ha bisogno di essere metabolizzato.
Non ci dice da quanto va avanti il vostro rapporto ma potrebbe anche darsi che, pur amandola moltissimo, il suo partner voglia davvero sentirsi sicuro della vostra relazione prima di pensare ad un altro figlio.
Quello che mi sentirei di consigliarle è di stargli accanto con amore rispettando i suoi tempi. Comprendo a pieno il suo desiderio di maternità ma se il suo compagno non si sente ancora pronto, qualsiasi forzatura sarebbe contro producente.

Cordialmente.

Dr.ssa Graziella Tornello
Psicologa - Psicoterapeuta individuale, di coppia, di famiglia.
www.psicoterapeutatornello.it

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Signora,
la genitorialità è una tappa complessa e difficile, ancor di più se il suo compagno la ha già sperimentata con modalità non serene e conflittuali.
L'istinto materno è impetante, biologico e, spesso non procastinabile nel tempo, quello paterno è correlato al ruolo sociale .
Credo che consigli non ce ne siano, forse solo quello di seguire il "tempo della sua coppia"
Un caro augurio

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Utente
Utente
Ringrazio entrambe per la cortese risposta!
Io giustifico le sue paure, anche se posso solo provare ad immaginare quello che ha provato. Vorrei solo riuscire ad aiutarlo, vorrei dargli le sicurezze che cerca, soprattutto partendo dal presupposto che nessuno dei due ha mai messo in dubbio l'amore che ci lega, ed è proprio per questo che mi sento impotente! E' come se il mio amore non fosse sufficiente...sto male per me, ma sto male anche per lui, perchè sò che dentro ha una forte sofferenza e vorrei solo poterla alleviare!
Grazie
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Gentile signora,

l'argomento "figli" è l'unico motivo di tensione fra voi, o c'è qualcos'altro che non va?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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dopo
Utente
Utente
No le assicuro che è l'unico problema! Abbiamo entrambi due situazioni familiari piuttosto complesse e nella vita di tutti i giorni ci siamo sempre aiutati e sostenuti l'un l'altro. L'amore che ci lega è veramente forte, mai nella mia vita avrei immaginato che potesse esistere un uomo e un amore così meraviglioso.
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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2009 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentilissima

Lei potrà fare ben poco per Lui,il suo UOmo evidentemente può essere che è rimasto ancora legato a quella separzione li,il suo processo di crescità è fermo li,una psicoterapia va fatta,magari anche assieme,cosa che può solo giovare entrambi,non si metta nella testa che lo salverà e cose simili,stare accanto in certi casi aiuta molto di più,la storia di quanto dura un abbraccio; ci ha insegnato che i tempi sono diversi per ognuno di noi,nell'abbraccio si vede il contatto,nel contatto ognuno ha i suoi tempi,c'è chi si vuole sbrigare prima e chi invece vuole stare ancora li,quindi per concludere i tempi sono diversi!


un saluto
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> la più bella è stata: "un figlio si fa per amore e con la donna della tua vita!...non che tu non lo sia amore mio!!!"
>>>

Un raro esempio di sensibilità, come si dice in questi casi. Però... in coppia si è sempre in due, a combinare i guai...

Insistendo potrà solo peggiorare le cose. D'altra parte il tempo della donna, più limitato di quello dell'uomo, è ciò che la spinge a insistere.

>>> Vorrei solo riuscire ad aiutarlo, vorrei dargli le sicurezze che cerca, [...] perchè sò che dentro ha una forte sofferenza e vorrei solo poterla alleviare!
>>>

Esca da questa trappola mentale, tanto diffusa quanto ingannevole: lei gli fa pressione perché vuole un figlio, la sensazione di volerlo aiutare è solo la razionalizzazione che si dà a posteriori. Non c'è nulla di male, però finché rimarrà dentro questo schema i suoi tentativi di farlo capitolare assumeranno una luce diversa e meno accettabile, agli occhi di lui.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Utente
Utente
Dr. Santonocito la ringrazio per l'intervento, onestamente ci speravo, senza nulla togliere ai suoi colleghi. Ho letto tanto di ciò che ha scritto in questo sito e devo dire che mi piace molto il suo essere "maledettamente" direttto!!! (non lo dico per scherzo!!!)Ok, accettando la "trappola mentale", io vorrei un figlio, lui ora no, quindi non posso farci niente, devo solo aspettare che un giorno lui si senta pronto e abbia superato le sue paure. Possibile sia davvero così? Mi devo proprio sentire così impotente di fronte a questa situazione? Le emozioni che si provano sono tante e purtroppo anche molto contrastanti...
La ringrazio

Saluti
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> Mi devo proprio sentire così impotente di fronte a questa situazione?
>>>

No, anzi: la sensazione d'impotenza trapela facilmente e fa capire all'altro che si è già rinunciato.

Un atteggiamento probabilmente migliore sarebbe accettare completamente la situazione, e iniziare a godersi la vita in modo tale che a quel punto sarebbe lui a chiedersi: "Accidenti, e io cosa potrei fare per rendermi utile?"

Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
Ci ho già provato, ma ahimè non sono ancora riuscita ad "accettare completamente la situazione". Prendo tempo, reprimo le mie emozioni, ma alla fine scoppio. In fondo so che devo lavorare su me stessa in questa cosa, perchè comunque non voglio fare come molte donne che mettono i propri mariti di fronte ad un out out.

Grazie infinitamente per i suoi consigli e per il suo tempo.

Saluti
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Ciò che ha provato è la stessa cosa che provano migliaia di persone che ci scrivono: la differenza fra aver *capito* una cosa e *sentirla*.

È solo quando *sentiamo* l'importanza di qualcosa che riusciamo ad attuarla, non quando la capiamo e basta.

Il lavoro dello psicologo consiste proprio nell'aiutare le persone a fare questo tipo di salto logico. Purtroppo non è quasi mai possibile da realizzare a distanza.

Se soffre oltre misura per la vostra situazione, dovrebbe contattare un collega di persona.

Cordiali saluti e molti auguri
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Dr.ssa Sara Breschi Psicologo, Psicoterapeuta 49
Salve,
ho letto ciò che ha scritto e credo che in una coppia si debba capire l'altro, sostenerlo ma non prendersi tutto il carico, anche questo è un "errore" solitamente femminile.
Il suo compagno ha una separazione alle spalle, un figlio, sicuramente un bel bagaglio da portarsi sulle spalle ma un giorno incontra lei che avrà il suo bagaglio e insieme formate una coppia, una nuova coppia che si trova a fare i conti con il bagaglio dell'altro.
Quando due persone si incontrano non partano da capo ma da dove si sono trovate e la voglia di riniziare si scontra con la paura. Si tratta di uno scontro che riguarda entrambi: il suo amore non può e non deve essere abbastanza per entrambi, il suo bagaglio non deve comprendere anche quello del suo compagno.
Dovete, ognuno da solo, capire che cosa volete, se pesa di più la voglia di rimettersi in gioco o la paura di andare di nuovo incontro ad un fallimento e, poi, come coppia decidere se accettare o meno i limiti dell'altro.
Talvolta l'out-out salva noi stessi e ci mette davanti alle nostre paure piuttosto che farci credere di poter risolvere quelle dell'altro.

La saluto

Dr.ssa Sara Breschi
Psicoterapeuta - Psicoanalista
Sito Web: www.sarabreschi.it

[#13]
dopo
Utente
Utente
Dr. Santonocito grazie, per ora sopporto, non ho ancora raggiunto il limite per fortuna, ma se dovessi soffrire oltre misura contatterò di certo un collega, l'ultima cosa che voglio è farmi del male.

Dr.ssa Breschi grazie anche a lei per il suo intervento, ma non sono certa di aver compreso bene l'ultima parte.
[#14]
dopo
Utente
Utente
Scusate se riapro il discorso, ma nell'analizzare la situazione per trovare una mia serenità interiore mi è venuto un dubbio:

circa un anno fa si pensava che fossi in attesa, quando poi abbiamo scoperto che non era così lui pianse per due giorni interi dalla delusione, però la cosa non era stata progammata. Nell'arco dell'anno alcune volte mi ha detto: "magari tu fossi incinta", ma non riesce a decidere di avere un figlio. Mi sembra come se volesse scaricarsi la coscenza nel caso si trovasse di fronte, in futuro, ad un'altra separazione...

Grazie
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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2009 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentilissima

Lei non risolverà i suoi guai in questo sito,il fatto che siete arrivati a questo punto vuol dire che ognuno di voi a dei bisogni diversi,una coppia nasce per dei bisogni e poi questi man man cambiano,potete affrontare ciò in una terapia di coppia male non vi farà,pensa che il suo uomo acceterebbe ciò?



Saluti
[#16]
dopo
Utente
Utente
Gliel'ho già proposto, ma non ne vuole sapere.
So bene che non risolverò qui il problema, volevo solo avere un parere esterno sul mio ragionamento.

Grazie Dr. Kazanxhi
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le ragazza,
sopportare significa non riconoscere alla sua sofferenza diritto di cittadinanza, considerarla qualcosa che non dovrebbe esserci invece di ascoltarla cercherà di "zittirla" e questo inevitabilmente non potrà che inquinare anche la sua relazione di coppia.
E' possibile che entrambi abbiate un'ambivalenza riguardo all'eventuale arrivo di un figlio e in questo senso anche un percorso di psicoterapia individuale può rappresentare una preziosa opportunità di crescita personale.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

[#18]
dopo
Utente
Utente
Un grazie di cuore a tutti voi che mi avete aiutato...ASPETTIAMO IL NOSTRO PRIMO FIGLIO!!!!!
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Congratulazioni!!!
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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2009 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
auguriiiiiiiiiiiiii
[#21]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
E' meraviglioso, le auguro di assaporare ogni istante di questa gioia immensa insieme al suo compagno.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Complimenti vivissimi!

È successo qualcosa che ha cambiato la situazione, oppure è cambiata naturalmente?

Cordiali saluti
[#23]
dopo
Utente
Utente
Abbiamo parlato tanto, ma senza forzature, e alla fine credo di essere riuscita a trovare la chiave per farlo aprire completamente e questo solo grazie ai vostri consigli (che ho letto e riletto). Fatto questo, sono semplicemente rimasta accanto a lui con tanto amore! Improvvisamente è cambiato tutto ed eccoci qua, più felici che mai!

GRAZIE!!!
[#24]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Benissimo, e può dirci, secondo lei, in cosa è consistita questa chiave?

Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
In fondo non so quale sia stata la chiave, forse l'amore, forse ha capito che non l'avrei abbandonato comunque, che prima di tutto per me c'è lui, noi, non lo so. So solo che dopo tanti discorsi ha cominciato ad aprirsi e io sono solo rimasta lì ad ascoltarlo...il resto è andato da sè!

Chissà, magari glielo chiederò.

Un cordiale saluto!
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