Bulimia??

Salve. Sono una ragazza di quasi 22 anni.
Nel 2006, all'età di 17 anni ho sofferto di anoressia e in pochi mesi avevo perso dai 20 ai 25 kg. Sono stata in cura presso il SERT della mia zona, ero seguita da una psicologa e una psichiatra, che mi aveva prescritto anche degli anti depressivi.
Verso la fine del 2006 ho iniziato a riprendere peso e a stare decisamente meglio, ma il cibo è rimasta la mia ossessione; dopo il periodo dell'anoressia ho cominciato a fare una cosa di cui mi vergogno abbastanza:ho cominciato a mangiare di nascosto fuori pasto. Dapprima cercavo il cibo nella dispensa di casa mia, poi ho iniziato ad andare a comprarmi direttamente le cose nei negozi spendendo così tutta la mia paghetta.
Questa situazione va avanti ormai da anni, e ora che vivo lontana da casa per l'università, la cosa non è cambiata.
Di solito mi accade la sera dopo cena, subito prima di andare a dormire; mi metto nel letto e comincio a mangiare quello che mi sono comprata: pizzette, cioccolata, biscotti...
Io non ho mai vomitato dopo questi "spuntini", ma riesco a mantenere il mio peso più o meno invariato perchè alterno ai momenti degli spuntini anche momenti in cui sto attenta a ciò che mangio.
Attualmente mi sono messa a dieta, sono riuscita a perdere qualche chilo perchè a pranzo e a cena mangiodecisamente meno del solito; gli spuntini serali sono solo diminuiti, ma non scomparsi; anche durante la dieta faccio gli spuntini. E il giorno dopo gli spuntini vado a correre e corro più del solito o faccio molti esercizi per sperare di smaltire le schifezze che ho ingerito la sera prima.
Ma in effetti la mia non è una dieta, è un mezzo digiuno: a pranzo mangio solo un frutto o uno yogurt e a cena verdura e un pò di carne. So che se mangiassi un pò di più magari non mi verrebbe in mente di fare gli spuntini, ma nella mia testa se mangiassi di più a pranzo e cena ingrasserei...e ho il timore di fare la fine che ho fatto qualche anno fa.
Vorrei precisare una cosa, io per fortuna non ho nessun tipo di problema con la mia famiglia, anzi loro sono fantastici; ho un fidanzato bravissimo e degli amici sempre vicino a me.
Ma il mio problema è il cibo, il mio corpo, che non mi piace per nulla.
Insomma, la mia giornata, la mia vita ruota intorno al cibo!
Io vorrei sapere che ne pensa un medico, uno psicologo della mia situazione e penso proprio che a breve andrò a fare una visita di persona da uno psicologo.
Grazie davvero dell'attenzione!!
[#1]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> ma il cibo è rimasta la mia ossessione
>>>

L'ossessione per il cibo, unita a quella per il corpo, è un'accoppiata che caratterizza molte persone affette da disturbi alimentari. In effetti nei Dca di tipo restrittivo (anoressia, binge eating) è spesso presente una quota d'ossessività che dev'essere prima risolta, per facilitare il cambiamento su altri fronti.

È notevolmente positivo il fatto che ancora tu non stia vomitando, altrimenti sarebbe una complicazione in più.

I Dca sono disturbi complessi, che devono essere seguiti per via specialistica. Ti suggerisco pertanto di recarti al più presto presso uno psicologo psicoterapeuta.

Nel frattempo puoi leggere qui per informarti:

http://www.giuseppesantonocito.it/news.htm?c=6

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazza, è vero: per uscire dall'ossessione del cibo devi prenderti cura di te stessa grazie all'aiuto di uno psicoterapeuta.
Il cibo è fonte di piacere, non dovrebbe essere un ossessione.
Sarebbe interessante comprendere cosa non ti piace del tuo corpo e per quale ragione e se hai in mente degli obiettivi realistici a riguardo.
E' importante capire che cosa scatta la sera quando fai i tuoi spuntini, a che cosa ti serve fare lo spuntino, ecc...
Un suggerimento: fare il mezzo digiuno a mezzogiorno spalanca le porte alle abbuffate serali!
Un disturbo di questo tipo deve essere gestito non solo dallo psicoterapeuta, ma anche dal medico di base, dal dietologo e dall'endocrinologo. Ne hai parlato col tuo medico?
Adesso i tuoi genitori sono a conoscenza di questa tua difficoltà col cibo?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#3]
dopo
Attivo dal 2010 al 2011
Ex utente
Innanzi tutto grazie per la disponibilità!!
Dunque, io vivo lontano da casa e il mio medico (che è un endocrinologo) quindi sta lontano.

Io ho pensato molte volte di andare dallo psicoterapeuta, per me non ci sarebbe nessun problema perchè non sarebbe la prima volta. Il fatto è che dovrei dare delle spiegazioni alle persone che mi stanno vicino del perchè ci vado...e raccontare questa cosa dei miei "spuntini" notturni mi fa vergognare molto.

I miei genitori già un pò di anni fa, quando vivevo ancora in casa con loro, si accorsero dei miei spuntini serali, si arrabbiarono molto e mi dissero che se la cosa fosse andata avanti sarei dovuta tornare dalla psicologa. Ma poi mi sono trasferita lontana da casa per l'università e loro sono convinti che i miei spuntini siano finiti; ma non è così.
Io non vorrei farli preoccupare di nuovo, perchè ora hanno anche altre cose per la testa, ma non voglio nemmeno dirlo al mio fidanzato (che sa del mio passato da anoressica) e nemmeno alle mie coinquiline (anche loro sanno dell'anoressia). Io voglio bene a tutti loro, ma mi vergognerei troppo a raccontare la mia situazione!
In ogni caso, grazie per la disponibilità!
[#4]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Uno degli aspetti caratteristici dell'ossessività è il bisogno di fare da soli. Non ci sarebbe nulla di male in principio, in fondo l'autonomia è un valore e anche la saggezza popolare dice che chi fa da sé fa per tre.

Tuttavia, ogni tendenza portata all'estremo, anche se positiva, si ribalta nel suo opposto e può diventare patologica.

Quando si ha un problema e non si riesce a risolverselo da soli, la mossa corretta consiste nel rivolgersi allo specialista, non nell'intestardirsi a fare da soli. La vergogna ecc. possono esserci, ma derivano dalla tendenza ossessiva a voler far da sé di cui sopra, perché l'ossessivo considera un disvalore affidarsi ad altri, tutto preso com'è dalla sua smania di voler controllare le cose. Come nel cibo: controlla, controlla, controlla... poi non ce la fa più, cede e si abbuffa. È il controllo che fa perdere il controllo.

Se hai bisogno di altre informazioni chiedi pure.

Cordiali saluti
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