Nome partner

Salve, sono una donna di 45 anni, separata da dieci con due figli, che ha in attivo, nel suo passato, due anni convivenza (fino al 2007) con un altro uomo.
Tale rapporto, per il primo anno è andato avanti normalmente salvo poi scoppiare letteralmente l'anno successivo.
Dall'anno scorso (luglio 2010) ho un nuovo partner con cui mi trovo abbastanza bene. Il mio problema è che, per ben tre volte nell'arco di qualche mese (l'ultima volta il mese scorso), ho sbagliato il suo nome, chiamandolo come il mio ex convivente.
Il mio attuale "lui" ne ha fatto un problema e da allora ha cominciato a credere che io pensi ancora all'altro.
La sua motivazione è che non è possibile una semplice distrazione (anzi tre) in quanto il tempo trascorso (2007-2010) dalla fine del mio rapporto è troppo ampio... tra l'altro, due anni fa, ho avuto una breve storia durata circa tre mesi con un altro.
Io sono realmente convinta di amarlo, anche più di tutti i precedenti uomini che ho avuto ma questa cosa sta minando il nostro rapporto.
Così mi chiedo... è normale ciò oppure, come dice lui, i miei sono "lapsus freudiani"?
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
I suoi "lapsus" riguardano solo il nome del suo nuovo partner, oppure anche altre situazioni?

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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dopo
Utente
Utente
I mie tre "lapsus" riguardano solo il nome ma sono avvenuti in situazioni particolari. Una volta dopo che il mio partner aveva dormito per la prima volta a casa mia... al mattino seguente, durante una normale discussione, lo chiamai col nome dell'altro. Situazione quasi identica la seconda volta. La terza volta, invece, eravamo a letto e stavamo parlando animatamente (non proprio litigare ma quasi).
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Quindi sembrerebbero tutte e tre situazioni in cui la sua emotività era superiore al normale: la novità del dormire a casa sua e due discussioni.

La sua però non è una malattia, quindi sarebbe fuori luogo cercare cure.

Memore delle tre "figuracce", cerchi magari di controllarsi prima di chiamarlo per nome, quando discuterete di nuovo in futuro!

E se dovesse ricascarci, gli dica: "Sai, negli ultimi tempi avevo un'idea talmente terribile del mio ex, che quando mi arrabbio ancora ci ripenso!"

Cordiali saluti