Alla ricerca di una figura materna?

Buonasera,
vorrei esporLe il mio problema. Sono una ragazza di 20 anni, figlia di una donna estremamente fragile e di uomo la cui unica occupazione è il gioco.
Mia madre è sempre stata presente nella mia vita di bambina e, successivamente, d'adolescente..eccessivamente presente direi. Le basterà sapere che sino ai 18 anni non mi era possibile recarmi a scuola senza di lei, che sino ai 18 e mezzo ero reclusa in casa, senza possibilità di uscire il sabato sera.. ha delle paure che le è difficile superare, ha sempre temuto che mi succedesse qualcosa..Tuttavia nonostante le innumerevoli ore trascorse insieme ho l'impressione che conosca molto poco di me.. ci sono cose di me che non sospetta e di cui non sento il bisogno di parlarle. Una o due volte ho tentato di spiegarle qualcosa di me, di condividere con lei alcuni dei miei pensieri ma ho l'impressione che non riesca a comprendere.. E una donna molto fragile che non sa dire di no al marito e che a causa di quest'ultimo ha perso molto della sua dignità. Lui è un uomo che fatico a riconoscere come padre.. non è mai stato presente. Se gli chiedesse quanti anni ho o che liceo ho frequentato non saprebbe risponderLe.. non lo sa. Un uomo violento che considera la donna alla stregua d'una cameriera e, comunque, notevolmente inferiore all'uomo. Nella mia infanzia ho visto spesso mio padre picchiare mia madre, e non sono rare le volte in cui ha picchiato me. La sua unica occupazione è il gioco: lotto, scommesse sportive, totocalcio.. insomma non si fa mancar nulla.. spende circa metà della sua pensione in queste sciocchezze e questa è causa di continui litigi con mia madre, la quale però finisce sempre per arrendersi temendo che passi alle mani. Spesso mi rendo conto che non è in grado di controbattere alle sue affermazioni.. così lo faccio io, la difendo. A volte ho l'impressione di essere la madre di mia madre.
In quanto a me sono una ragazza molto timida,sensibile ma a suo modo anche forte.. ci tengo alla mia dignità e non lascerò che qualcuno la calpesti come è accaduto con mia madre. A 13 anni sono entrata in depressione.. in quel periodo a scuola ero continuamente presa in giro a causa della mia eccessiva magrezza... Oggi ne sono quasi uscita, credo, e per questa ragione sono molto fiera di me.
Ora, il problema di cui volevo parlarLe è questo: mi affeziono in maniera innaturale a donne adulte, donne che hanno 40 o più anni. E successo più e più volte ed ogni volta ne soffro. Quando sono in compagnia di una donna che mostra affetto o simpatia per me provo un forte desiderio di abbracciarla e parlarle di me.. cosa che naturalmente non faccio ma che desiderei più d'ogni altra cosa. E una cosa che mi tormenta.. ho provato a spiegarmi il perchè di questo mio affezionarmi e mi sono detta che forse incosciamente cerco una figura materna diversa, più forte, in grado di proteggermi, di capire i miei silenzi.. forse. Lei saprà dirmi di che si tratta, e come uscirne.
In attesa
Distinti saluti
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
"A volte ho l'impressione di essere la madre di mia madre"

Gentile ragazza, si può ipotizzare dal tuo racconto, una storia di accudimento invertito. Non è facile per una bimba vedere che il papà picchia la mamma: si tratta di una violenza psicologica forte.

Ma nella tua richiesta sembra ci sia di più il bisogno, naturale e che abbiamo tutti, di essere a tua volta amata, accudita, ascoltata, pensata, ecc... e quindi più facilmente di altri tendi a legarti. Forse perchè la mamma è presente fisicamente, ma non attenta (perchè distratta da altre preoccupazioni) ai tuoi veri bisogni.

Che cosa ci dici di altre figure presenti nella tua vita (amici, conoscenti, compagni di scuola,...)?


Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
dopo
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
La ringrazio per la tempestiva risposta..il fatto è che mi porto dietro un bagaglio di insicurezze che mi rende difficile aprirmi alle amicizie.. le mie amicizie si riducono a due ragazze, conosciute al liceo, a cui sono molto legata e con cui esco. Spero di riuscire a vincere le mie insicurezze.. sarà necessario se voglio iscrivermi all'università. Non c'è modo, dunque, di risolvere il problema?.. capisco che certe emozioni sfuggano al nostro controllo ma ho ormai 20 anni e mi trovo terribilmente ridicola quando mi ritrovo di fronte una di questa donne.. si tratta di qualcosa che supererò col tempo?
[#3]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Non ho detto che non ci sia modo di risolvere il problema, anche perchè a 20 anni hai moltissime possibilità davanti a te.

Ho detto che il bisogno di accudimento ovvero di essere accuditi, che è un bisogno sano, lo esprimiamo verso le persone che sono per noi più forti e che ci danno sicurezza.

Ciò significa che anche il fidanzato o un'amica può essere una persona che, nei momenti di vulnerabilità, accudisce.

L'insicurezza non è una malattia; però puoi farti aiutare da uno psicologo psicoterapeuta.

Saluti,
[#4]
Dr.ssa Federica Meriggioli Psicologo, Psicoterapeuta 354 3 9
Gentile ragazza,
concordo con la collega quando ipotizza la sua necessità di essere accudita e accolta, entrambe esperienza che le sono venute a mancare durante il periodo della crescita.
E' comprensibile e naturale che lei sia alla ricerca di una forma di protezione da parte di figure femminili, ma ciò sembra anche crearle delle difficoltà e dei dubbi.

Le suggerisco di provare a rivolgersi ad uno psicoterapeuta che la aiuti ad elaborare i vissuti del suo passato, compresa la presenza di un padre violento e assente, e che le consenta di integrare e di esprimere in maniera sintonica alla sua situazione attuale le sue necessità.


Cordiali saluti

Dr.ssa Federica Meriggioli - Psicologa Psicoterapeuta
Via Roma 131, Spinea Ve
Tel. 3498534295 www.federicameriggioli.com

[#5]
dopo
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Vi ringrazio, mi avete rassicurata ed ho le idee un po' più chiare. Seguirò il Vostro consiglio, mi rivolgerò ad uno psicoterapeuta. Sinceramente, grazie.