Problemi in famiglia e disturbi del comportamento alimentare

Salve
sono una ragazza di 22 anni,fidanzata da 5 anni e vorremo sposarci il prossimo anno. Purtroppo però i miei genitori non sono d'accordo, dicono che sono troppo piccola, non ho nessuna urgenza, che dovrei finire l'università e che loro non hanno i soldi per aiutarmi a sposare, in quanto sempre il prossimo anno si sposerà mio fratello. Perciò mi hanno detto di aspettare il 2013 e poi si vedrà.Io so bene che la situazione economica della mia famiglia non è delle migliori, ma comprendo anche che questi problemi economici nascondono dietro altre difficoltà di tipo affettivo. Le premetto che i miei non vivono una vita affettiva serena, mio padre infatti 6 anni fa ha tradito mio madre e da allora è tutto crollato. Mia madre ha scelto di restare con lui, ma lo ha fatto
soprattutto per motivi di convenienza,non c'è più niente tra loro,l'unico argomento che hanno siamo noi
figli. So bene perciò che andarmene via significherà per loro iniziare
a confrontarsi, affrontare le difficoltà e credo che sia proprio ciò che
vorrebbero evitare.
La stessa cosa è successa più o meno quando dovevamo comprar casa con il mio
ragazzo:non volevano, mi dicevano di aspettare perchè poi
più in là avrebbero potuto aiutarmi,in questo caso però
abbiamo fatto un po' di testa nostra. Sapevamo che avremmo potuto farcela
anche senza il loro aiuto, e cosi è stato.Ora però avendo un mutuo da pagare non è facile riuscire a mettere da parte altri soldi per il matrimonio e l'arredo. Mia madre alcuni mesi fa mi aveva detto che avrebbero preso un finanziamento per aiutarci, noi dunque avevamo fatto i conti e con qualche soldo messo da parte rientravamo in tutto. Una settimana fa però si è rimangiata ciò e ora non sappiamo più come fare. Questa
situazione sta gravando sul nostro rapporto, siamo entrambi nervosi, non
facciamo altro che litigare e a me questa cosa non piace. Mi domando: ma come è
possibile dover rinunciare ad un'esperienza cosi bella per la volontà di due
persone, che in fondo non c'entrano niente?Il fatto è che il pensiero di dover aspettare altri due/tre anni mi fa star molto male. Io avverto il bisogno di stare con il mio ragazzo, condividere con lui ogni momento.Trascorro le mie giornate a piangere e a mangiare,ho un vuoto dentro che sto colmando con il cibo. Capisco che le abbuffate non servono a nulla, anzi mi faccio solo del male, ma non è facile gestire le emozioni. Sto soffrendo già da 2 anni di binge eating disorder e un po' la situazione è migliorata; in questi cacasi però è più forte di me..mangiare mi rende per un attimo senza pensieri. Ritornando all'altro discorso comunque, mi rendo anche conto che una "soluzione" sarebbe la convivenza ma sinceramente credo nel matrimonio e vorrei sposarmi con lui. Anche per l'arredamento poi il mio ragazzo mi ha proposto di arredare inizialmente con mobili da pochi soldi, ma anche di questo non sono tanto convinta.allora mi chiedo, sono io che non voglio accontentarmi?O ho un'ideale di perfezione che non esiste?un saluto
[#1]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Le avevamo già suggerito in passato di rivolgersi a uno psicologo psicoterapeuta di persona. È poi riuscita a farlo?

Il suo ha l'aria di un disagio che non può essere risolto ricevendo semplici "consigli" online, ma di un inquadramento preciso e poi un trattamento adeguato.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
dopo
Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
Si certo..il brutto è che da un mese e mezzo la dottoressa è in ferie e quindi avevo bisogno di sfogarmi un po' e avere qualche consigli.
Cordiali Saluti
[#3]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Che tipo di terapia sta seguendo? La sta aiutando a far luce sul Suo disagio legato ai disturbi alimentari?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#4]
dopo
Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
Sto seguendo un ciclo di colloqui settimanali che mi stanno aiutando molto. In questo pierodo è cambiato il mio rapporto con il cibo, le abbuffate sono circoscritte a periodi più difficili, tipo questo, mentre il vomito è rarissimo. Altri sono stati discussi e affrontati in parte..altri stanno emergendo...
Il fatto è che non è facile e ci vuole tempo..
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Caria ragazza,

la tua analisi della situazione è molto lucida ed è importante che tu non stia rinuciando a costruirti un futuro per rimanere accanto ai tuoi, dei quali vedi (e prevedi) le difficoltà.
Già questo è un primo passo non da poco e non da tutti.

Dal punto di vista pratico la convivenza sarebbe la soluzione più logica, visto che avete già acquistato casa: questa scelta, che sarebbe temporanea, si scontra con il tuo sistema di valori o piuttosto con quello dei tuoi genitori?
Se conviveste in attesa di potervi permettere i costi di una cerimonia cosa potrebbe succedere?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#6]
dopo
Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
Si in effetti la convivenza sarebbe una possibilità fattibile, ci sto riflettendo sopra..il fatto è che la rinosco come alternativa ma faccio difficoltà ad accettarla. Il matrimonio è per me anche un sacramento, una promessa, la vedo come un qualcosa di più serio e stabile, ho paura invece che nella convivenza, non essendoci nessun tipo di legame concreto, sia tutto più alla leggera.
Per quanto riguarda i miei genitori invece, sicuramente anche loro non vorrebbero mai che io andassi a convivere, ma non per dei valori quanto piuttosto perchè hanno una mentalità un po' retrograda, da paesino, per cui andare a convivere significherebbe non essere una brava ragazza.
Sono dunque due motivazioni differenti..
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Il legame dovrebbe essere prima di tutto dato dai sentimenti che provate e dall'impegno che intendete prendere, che nessun "pezzo di carta" può garantire.
Penso che nel vostro caso entrambi questi elementi siano presenti, per questo credo che potreste semplicemente rimandare il momento in cui la vostra unione sarà ufficialmente sancita (o che in alternativa potreste sposarvi civilmente con una cerimonia breve e senza fronzoli, per rimandare il matrimonio religioso a quando potrete organizzarlo senza rinunciare a farlo nel modo che desiderate).

Credo che l'importante sia trovare una soluzione che permetta di limitare il più possibile i motivi di stress che stanno minando la tua serenità.
[#8]
dopo
Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
Si forse ha ragione..rimandare potrebbere essere una soluzione. altrimenti avevamo pensato di fare una cerimonia ristretta senza troppi fronzoli, proprio come diceva lei; in fondo la cosa più importante per noi non sono gli addobbi, centinaia di invitati ma la nostra unione d'amore. Se fosse per noi inviteremmo le persone più care..sono i miei invece che vorrebbero tutto il paese al ricevimento!Lei che ne pensa?

[#9]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Penso che se avete in mente esattamente come volete che sia il vostro matrimonio non sarà un problema rimandare e nel frattempo sposarvi civilmente.
Se tenete molto ad un certo tipo di cerimonia non dovete rinunciare, ma eventualmente solo rimandare.
In questo modo nessuno si offenderà o rimarrà male, e soprattutto non dovrai rimandare il trasferimento nella nuova casa e l'inizio della tua nuova vita.
[#10]
dopo
Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
si è vero, in fondo in questo modo non rinunceremmo al trasferimento e all'iniziare a vivere insieme. Io comunque prima quando parlavo di una cerimonia ristretta mi riferivo a quella religiosa..ma secondo lei fare potrebbe essere un'altra alternativa o una sorta di abbuffata?
[#11]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Non ho capito la domanda, devi aver saltato delle parole...
[#12]
dopo
Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
Si infatti, mi scusi ma ho dimenticato alcune parole..mi riferivo comunque alla scelta di una cerimonia religiosa ristretta...e le chiedevo se secondo lei potrebbe essere un'alternativa oppure una sorta di abbuffata?
[#13]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Non capisco in che senso potrebbe essere un'"abbuffata": intendi nel senso che invece di rimandare ti accontenteresti di qualcosa di inferiore ai tuoi desideri pur di averlo in fretta?
Non conoscendoti non posso risponderti, ma potresti immaginare i vari scenari e chiederti come ti sentiresti se:
- convivessi in attesa di sposarti
- ti sposassi in comune rimandando il matrimonio religioso
- ti sposassi in chiesa con una cerimonia sottotono rispetto a quella che ti piacerebbe.

Prova a visualizzarti nelle 3 diverse situazioni e a sentire cosa provi nel pensarci dettagliatamente.

Visto che però siete in 2 direi che dovresti parlarne con il tuo fidanzato per decidere assieme il da farsi.
Lui cosa ne pensa?
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