Difficoltà a socializzare

Buongiorno,
Il mio problema è una grande difficoltà a socializzare con le persone praticamente da sempre.
Ho 21 anni, fin da quando ero piccolo ho questo problema, fino a 17 anni non avevo praticamente amici, non uscivo, arrossivo co le ragazze (anche quando dovevo dirgli solo una parola), non sapevo mai cosa dire quando mi trovavo in gruppo. Anche con genitori e parenti ho sempre incontrato difficoltà, l'unica persona con cui conversavo era mio fratello (ha 2 anni in meno di me).
Caratterialmente sono sempre stato molto tranquillo, gentile, leale, insomma il classico bonaccione, mi hanno sempre definito "troppo buono".
Nonostante ciò nascondo invidia e gelosia che provoo nelle altre persone che riescono ad essere estroverse, e grazie anche a questa loro attitudine allo stare in compagnia ottengono sempre quello che vogliono, si divertono e via dicendo.
Da quando ho 17 anni sto cercando di combattere questo mio modo di essere in vari modi: ho cambiato vari sport, ho provato a fare teatro (pensando che forzandomi a stare davanti alla gente si risolvesse qualcosa), ora addirittura alleno una squadra di pallavolo.

Devo ammettere di essere migliorato, ora esco, ho degli amici, non arrossisco più, faccio battute, ma gran parte delle volte non riesco comunque a parlare, non perchè abbia paura di dire qualcosa o sia timido (prima poteva essere così, ora non credo), ma perchè non so proprio cosa dire, cioè non mi vengono proprio le parole e questo mi porta a una brutta situazione, visto che dal momento in cui voglio paralre con una persona non so nemmeno come iniziare un discorso né di cosa parlare.

Vedere le altre persone che riescono a parlare con una facilità disarmante mi abbatte moralmente. Ne ho già parlato con alcune persone di questo mio problema, am i consigli sono i soliti: "buttati", "devi avere più fiducia in te", "non aver paura di parlare", "non vieni mica giudicato", ma non è questo il problema, è proprio uina difficoltà a trovare le parole da dire (o almeno questo è ciò che mi pare).

Non capisco come posso superare questo problema visto che le ho provate tutte ormai.

Grazie per qualsiasi risposta.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Caro ragazzo,

la capacità di socializzare si costruisce nel tempo con l'osservazione delle interazioni fra altre persone e l'esperienza e a partire da una buona autostima, che consente di esporsi e di "buttarsi" senza timore di essere giudicati.

Quando eri piccolo i tuoi genitori si sonio resi conto delle tue difficoltà?
Se sì, come sono intervenuti?
Sono persone socievoli oppure introverse?

Hai molta buona volontà e i tentativi che hai fatto per uscire da questa situazione lo testimoniano, e in parte ne hai ricavato dei benefici proprio perchè la tua situazione non è immodificabile.

Oltre alle iniziative che hai preso hai provato ad osservare come si svolgono i dialoghi fra gli altri ragazzi, intendo a livello di contenuto?
Ti sarai reso conto che non tutti dicono sempre cose opportune e intelligenti, ma che almeno in parte le persone parlano del più e del meno proprio per entrare in comunicazione fra di loro.
Tu hai mai provato a parlare del più e del meno per vedere cosa succede?

A parte tuo fratello, non ti sei mai sentito a tuo agio con nessun altro?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#2]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Buongiorno Dott.ssa,
Intanto la ringrazio per la così tempestiva risposta.

I miei genitori si sono resi conto, ne hanno parlato anche con i miei maestri e professori (fino alla fine delle medie, quando il problema era assai evidente), ma non sapevano come comportarsi (hanno provato a farmi "tirar fuori", ma non riuscivano).

Ascolto i dialoghi fra gli altri, cercando di assimilare un pò gli argomenti di cui parlano per poterli riutilizzare quando non so cosa dire, ma quando si parla di qualcosa non mi viene in mente nulla da dire lo stesso.
Ho provato a parlare del più e del meno, ma i miei discorsi si chiudono dopo poche parole o dopo la risposta del mio interlocutore (alla quale non trovo le parole per ribattere), le faccio un esempio giusto per rendere l'idea:

Io: "Questa neve non la sopporto proprio, mi sembra di andare in slitta più che in macchina"
L'altro: "Anche io, è un miracolo che sia riuscito ad arrivare al lavoro stamattina"
Io: "..."

Questa è la prima cosa che mi è venuta in mente, la prossima volta che mi capita lo terrò a mente così potrò essere più preciso.

A parte mio fratello c'è un mio amico che conosco da circa 6 mesi con cui rido, scherzo e parlo, ma lui è il massimo dell'estroversione e trova sempre il modo far parlare, anche se a volte mi succede pure con lui.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Che differenza trovi fra questo ragazzo e gli altri amici o conoscenti con i quali hai avuto a che fare?
[#4]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
La sua capacità di socializzare fuori dal comune, la sua estroversione, mi ci trovo bene probabilmente perchè con lui è impossibile non parlare, visto che trova sempre qualcosa da dire, anche se la situazione si blocca. Poi lo vedo o sento molte volte durante la settimana essendo il primo allenatore della squadra che alleno da secondo.
Ad esempio invece il rapporto con il resto della squadra è di molto inferiore, fatico a parlare con le ragazze e con gli altri 2 allenatori, a trovare qualcosa di cui conversare.

Ah mi sono dimenticato un particolare, ovvero che questa cosa della mancanza di argomenti/parole non mi succede solo di persona, ma anche in chat o sms.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Quest'altro ragazzo, ti fa sentire a tuo agio perchè, essendo un chiacchierone (in senso buono, ovviamente), non lo senti potenzialmente concentrato su di te e pronto a giudicarti?

Il fatto che non sia il contatto faccia a faccia a metterti in difficoltà, ma che questo ti accada in qualunque tipo di interazione equindi anche a distanza, mi fa pensare che si tratti proprio di una sorta di "blocco" che ti impedisce di partecipare in maniera soddisfacente ai comuni scambi che avvengono fra le persone.

Vorrei anche sapere se i tuoi genitori e tuo fratello sono persone estroverse o introverse, e se provando a immaginare un dialogo con qualcuno ti blocchi come nella realtà, o riesci far procedere lo scambio di battute.
[#6]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
No non credo che sia per questo che mi ci trovo a mio agio, quando sono tante persone a cui devo parlare allora mi sento un pò sotto pressione visto che sono tutte concentrate su di me, ma quando l'interlocutore è uno solo non ho questa sensazione.

E' vero mi scusi, me lo aveva chiesto prima dei genitori, mio fratello è quasi al pari del mio amico, molto estroverso, anche mia madre lo è, mio padre non lo è, parla poco, ma credo più per disinteressamento ai discorsi che per altro visto che se deve parlare di cose che gli interessano non lo si ferma più.

Immaginando dei dialoghi mi blocco quasi subito o riesco a portarlo avanti a fatica.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Sembrerebbe quindi un problema legato alla mancanza di abilità sociali, visto che eliminando i fattori che possono darti disturbo e ipotizzando un dialogo a distanza (o perfino immaginario) il risultato non cambia.

Penso che tu abbia fatto tutto quello che potevi fare da solo, nel senso che hai ampliato i tuoi impegni e hai intrapreso diverse attività proprio allo scopo di migliorarti e in parte ci sei già riuscito.

A questo punto il mio consiglio è quello di proseguire con l'aiuto di uno psicologo, perchè non mi sembra che ci sia altro che tu possa fare in maniera autonoma.

Mi sembri molto motivato e volonteroso, quindi penso che un lavoro mirato su te stesso ti potrà essere di grande aiuto.
[#8]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Penso proprio che seguirò il suo consiglio, effettivamente avevo pensato se era il caso di rivolgersi ad uno psicologo, ma volevo esserne sicuro ed ora lo sono.

La ringrazio molto per la disponibilità e per il consiglio

Cordiali saluti
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Grazie a te per averci scritto, se vuoi aggiornaci su eventuali novità.

Ti faccio tanti auguri,
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Nella speranza di offrirti qualche spunto di riflessione, allego questo articolo sulle abilità sociali e il loro incremento.
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1087-le-abilita-sociali.html

Interessante il fatto che qui con noi hai parlato di te e ti sei spiegato molto bene; potresti partire da qui...

Un cordiale saluto,
[#11]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Buongiorno,
Grazie mille del link, lo leggerò appena avrò una attimo di tempo.

Interessante dice? Quando parlo di me riesco sempre ad essere abbastanza preciso, sarà perchè in questi ultimi anni sto imparando a conoscermi.

Grazie mille ancora.

Cordiali saluti
[#12]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Con tutti i limiti di un consulto on line, senza conoscerti, direi che forse un po' di paura (magari sul fatto di poter essere giudicato, frainteso, di non sentirsi all'altezza...anche per l'argomento proposto?) e di disagio potrebbero impedirti di avvicinarti e raccontare di te, ma anche di altro, con serenità. Qui hai parlato di te, e bene, chiaramente, facendoti capire e suscitando delle emozioni gradevoli e interesse. Forse pensi di non poter essere interessante o simpatico? O forse hai in mente un modello di come dovresti/vorresti essere?

In altre parole, quello che ho spesso visto nella mia esperienza, non è la mancanza di abilità nel senso che la persona non sa come fare determinate cose (potrebbe starci ma solo in minima parte ANCHE negli adulti, dal momento che si tratta di comportamenti appresi), quanto la conoscenza (magari parziale e da perfezionare, e comportamenti da raffinare) delle proprie modalità relazionali ed emotive.

Comunque credo che un sostegno psicologico possa essere utile e che un approccio utile per questa specifica problematica possa essere quello cognitivo-comportamentale in quanto prevede anche la psicoeducazione.

Saluti,