Paura dell'asilo

Gentile dottore, vorrei chiederle un consiglio!
Ho una bimba che a Luglio compirà 3 anni e per Settembre ho previsto l'inserimento all'asilo.
In verità già ci ho provato quest'anno, ma i risultati sono stati disastrosi.La bimba i primi giorni sembrava andarci con piacere, poi quando l'hanno privata del suo ciucciotto( così era la regola) e le hanno cambiato il pannolino con i guanti di lattice su uno di quei lettini che si usano negli studi medici (di entrambe le cose la bimba ha paura perchè le associa al dottore), la bimba non ha voluto più saperne, ed in più si è legata a me ancora peggio di prima, in maniera morbosa!
Ora ho cambiato scuola, ho già parlato con le maestre, ho spiegato loro che tra qualche mese partorirò il secondo bimbo , e delle difficoltà di inserimento che ha avuto mia figlia, ma quello che mi ha lasciata perplessa è stata la reazione di mia figlia appena siamo entrati in questa nuova scuola. Ha iniziato a piangere disperata, implorandomi di tornare a casa, non ha fatto altro che piangere nonostante fosse in braccio a me mentre parlavo con la maestra. Ed anche a casa alla parola "bimbi" scoppia a piangere dicendo che non vuole andare a scuola. Non so come comportarmi, cerco di raccontarle della scuola in maniera positiva, sottoforma di favole, raccontando di tutte le attività che può fare divertendosi con altri bambini, ma non ne vuole sapere.
Che faccio adesso? Meglio non parlarne piu fino a settembre? E non sarà peggio con l'arrivo del fratellino?
Vi prego consigliatemi! Grazie.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Signora,
il primo perido di inserimento alla scuola dell'infanzia in genere necessita di un periodo di adattamento. Non per niente è previsto un periodo di inserimento iniziale che prevede per qualche ora la presenza di un genitore.
Probabilmente il primo inserimento di sua figlia non è stato dei più facili, tenendo conto degli episodi citati.
Tenga però presente che un atteggiamento sereno dei dei genitori, in particolare della madre, è fondamentale affinché il bimbo riesca ad accettare il nuovo ambiente e a separarsi da lei.
In breve, tanto più si riesce a mantenere la propria serenità e a comunicare al bimbo, anche attraverso il proprio comportamento, che la separazione da loro non ci spaventa, tanto più lo si aiuterà ad inserirsi.
Un bambino attraverso un atteggiamento genitoriale sereno, tranquillo che non comunica ansia, si sentirà contenuto nelle sue angosce.

provi, se crede, a leggere questo articolo al link
http://www.psicologia-benessere.it/Infanziaeadolescenza/Ilrifiutodellascuola/tabid/79/Default.aspx

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Intanto la ringrazio per la risposta, gentile dottoressa!
In effetti quando mia figlia piangeva, io ero fuori a piangere peggio di lei...
Sembra sempre di sbagliare, pur cercando di dare sempre il meglio.
Vorrei, anche se so che è impossibile, preservarla da ogni angoscia, da ogni frustrazione...anche dal semplice pianto....ed ho così tanta paura che possa soffrire dell'arrivo del suo fratellino....Lei forse ha capito tutto questo, mi vede debole, mi vede che quando piange io la coccolo e desisto.... infatti avevo pensato di delegare al papà l'inserimento a scuola!!
Lei mi consiglia di parlarne con mia figlia ogni tanto della scuola, o lascio che se ne dimentichi (ma non credo che lo farà!!) per poi riprorre il tutto a settembre?
Grazie ancora per l'attenzione
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
<<Vorrei, anche se so che è impossibile, preservarla da ogni angoscia, da ogni frustrazione...anche dal semplice pianto>>

Gentile Signora,
oltre a essere impossibile, non è nemmeno un bene per la sua bambina: il suo compito è invece aiutarla ad "attrezzarsi" emotivamente e psicologicamente ad affrontare e superare le inevitabili frustrazioni ed esperienze negative che la vita le presenterà.
Il fatto di avere un secondo figlio, non deve farla sentire in colpa nei confronti della sua primogenita, perché (nonostante le normali difficoltà) sarà senza dubbio un "valore aggiunto" alla vostra famiglia.
Per gestire questo scombussolamento emotivo generato dai profondi cambiamenti che in pochi anni hanno caratterizzato la sua vita, le consiglio di rivolgersi ad un consultorio della sua zona per un sostegno psicologico, in modo da saper essere più serena e riuscire a stare accanto alla sua bambina nel modo più utile ad entrambe.

Cordialità.


Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Signora,
così come ha consigliato la Collega, è opportuno che lei pensi ad un aiuto psicologico al fine di affrontare con maggiore serenità la questione dell'inserimento scolastico di sua figlia, la gravidanza in corso e l'effettivo arrivo del nuovo bimbo.

<ed ho così tanta paura che possa soffrire dell'arrivo del suo fratellino.>
Il nuovo arrivato non sottrae nulla a sua figlia, potrà dedicare ad entrambi il suo affetto e le sue cure anzi, potrà essere un'occasione di condividere con la piccola, in modo giocoso, le cure per lui.

Ma è opportuno che lei riesca a recuperare la sua serenità, per il suo benessere e per quello di tutta la famiglia.

I miei migliori auguri