Carenza di autostima

Buon pomeriggio,
sono una ragazza di 26 e avrei bisogno di un parere su uno stato d'animo che non mi riesce di comprendere, o, almeno, non del tutto.
Condivido un'altra ragazza della mia stessa età la medesima esperienza lavorativa alle dipendenze della stessa persona.
Ho capito che il mio "capo" ha un certo ascendente su di me: sono molto affascinata dalle sue capacità...diciamo che lui mi insegna il mestiere e la sua conoscenza della materia desta tutta la mia considerazione. Non credo sia inusuale che accadano cose del genere sul luogo di lavoro.
Tra di noi l'inizio non è stato molto facile; so per certo - e poco tempo fa me l'ha confermato lui stesso - che avesse espresso un giudizio molto negativo su di me, giudicandomi "superba, permalosa, saccente" e cose così.
Poi il nostro rapporto lavorativo è migliorato perché mi sono dimostrata una valida e competente collaboratrice e lui ha preso a gratificarmi, anche affidandomi lavori di notevole importanza.
Nonostante ciò gli scontri tra noi sono piuttosto frequenti perché io celo la mia insicurezza dietro una notevole risolutezza e mi rapporto con lui sempre con fare spavaldo, per così dire. Non mi trattengo dal tenergli testa se non sono d'accordo con lui e, diciamo, non mi tengo mai una parola....
Il suo rapporto con l'altra, invece, è molto diverso...lei è più femminile di me, tutta sorrisi e carinerie, alle quali lui non resiste...insomma risulta palese a tutti che lui abbia per lei un'evidente "preferenza".
Questa cosa mina molto la mia autostima....mi sento una donna non adeguata, mi sembra di passare inosservata e, nonostante sappia che lui certo non sia l'unico uomo sulla faccia della terra, il fatto di non esistere ai suoi occhi mi dà fastidio.
Ora vorrei capire...cosa mi sta succedendo?? Anche perché io ho un uomo al mio fianco, diverso dal mio capo, è vero, ma al quale mi sento senza dubbio legata. Forse non mi sento troppo soddisfatta da questo rapporto?
I rapporti con quest'altra ragazza, poi, sono buoni, noi andiamo più che d'accordo, anzi siamo molto intime..a lei ho fatto presente questa cosa, anche se non in questi termini, ma semplicemente evidenziando il comportamento umorale del nostro capo che, periodicamente, tende ad avere la sua "preferita".
In fondo, investo davvero tante energie in questo lavoro e mi sembra sempre di non fare abbastanza, almeno stando a come mi tratta lui.
Non so davvero come interpretare tutto ciò....

Grazie per la cortese attenzione che vorrete dedicarmi.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
"Ora vorrei capire...cosa mi sta succedendo?? "

Gentile ragazza,
potrebbe essere qualunque delle possibilità elencate da Lei, ma anche una sorta di relazione che vi lega sul versante della competizione: ovvero Lei ha sempre in mente questa persona che diventa il Suo avversario.

Ha valutato se non sia il caso di iniziare a relazionarsi in modo diverso?
Da dove viene il bisogno di relazionarsi in modo spavaldo se è insicura? Che cosa potrebbe accadere se gli altri notassero la Sua insicurezza?
Perchè crede di essere insicura anche nell'ambiente lavorativo, quando al lavoro il suo capo Le affida molte responsabilità?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> Non mi trattengo dal tenergli testa se non sono d'accordo con lui e, diciamo, non mi tengo mai una parola....
Il suo rapporto con l'altra, invece, è molto diverso...lei è più femminile di me, tutta sorrisi e carinerie, alle quali lui non resiste...insomma risulta palese a tutti che lui abbia per lei un'evidente "preferenza".
Questa cosa mina molto la mia autostima...
>>>

Ho paura che lei stia confondendo la causa con gli effetti.

La sua autostima potrebbe essere minata già da prima, altrimenti non avrebbe tutto questo bisogno di mostrarsi dura fuori.

Se lei ha bisogno di mostrarsi forte, probabilmente è proprio perché dentro si sente vulnerabile.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#3]
dopo
Utente
Utente
Innanzitutto grazie per la tanto celere risposta.

Per quanto riguarda il mio particolare modo di pormi verso gli altri, sì, non mi piace mostrare il mio lato debole, o almeno non fuori da una cerchia ristrettissima di persone delle quali mi fido. In generale tendo a volermi dimostrare sempre all'altezza della situazione, capace di mantenere il controllo e soprattutto mai colta in fallo...non a caso lui stesso mi additato di essere "troppo rigida".
E' una questione con la quale mi confronto da un po'...mi rendo conto anch'io che sarebbe meglio se lasciassi un po' la presa, volendo usare questa espressione.

Sa, ultimamente sto pensando anch'io che Lui stia diventando, per me, una sorta di "nemico".... ma perché mi sento tanto respinta da Lui, a mia volta? Perché il suo comportamento mi condiziona a tal punto?

Grazie ancora
[#4]
dopo
Utente
Utente
Gent. Dr. Santonocito,
sì, credo effettivamente si sentirmi molto, ma molto vulnerabile e molto poco fiduciosa nelle mie qualità...
Per certi versi mi sembra di essere ancora ferma all'adolescenza, a quelli che volgarmente si chiamano "complessi" in forza dei quali "nessuno mi vuole" e "non piaccio a nessuno"....

Grazie per la sua risposta
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Ha mai considerato l'opportunità di rivolgersi a uno psicologo per questo problema di adolescenza mai superata? Non tanto e non solo per questa situazione con il suo capo, ma più in generale.

Se si sente un'adolescente tardiva, forse ne soffre anche al di fuori del rapporto con il superiore.

Cordiali saluti