Stanza sacra

Gentilissimi Dottori, vorrei una vostra opinione sul comportamento di mia suocera.
Da circa 6 mesi con mio marito ed i nostri due figli ci siamo trasfertiti nell'appartamento sotto quello dei miei suoceri soddisfacendo così esigenze comuni: una casa più grande per noi e la nostra vicinanza per loro (mio suocero è anziano e con problemi di salute e la nostra vicininanza tranquillizza mia suocera).
Questo appartamento era abitato dalla nonna di mio marito, madre di mio suocero, (morta 12 anni fa) ed la suo interno vi è una stanza che mio suocero, medico in pensione ormai da molti anni, utilizzava per le visite che eseguiva al di fuori dell'ospedale.
Prima del trasferimento mio maritoha espresso a mia suocera l'intenzione di destinare tale stanza a camera dei bambini (neonati) poichè provvista di una porta interna direttamente comunicante con quella che sarebbe stata la nostra camera da letto. Lei, per altro quasi agghiacciata all'idea, ha ribattuto che tale stanza non avrebbe potuto cambiare destinazione poichè si trattava dello "studio di suo padre" e che gli serviva per fare le visite. Ora, in famiglia di mio marito hanno uno strano modo di rapportarsi, fondamentalmente non si parlano mai apertamente, e mio marito non ha ritenuto opportuno di far notare alla madre che mio suocero non visita più da molti anni e non ci sta neanche più con la testa. Si è limitato ad insistere un po' semplicemente buttando qua e là nei discorsi che la camera che in alternativa sarebbe toccata ai figli era molto lontana dalla nostra ma non ha detto nulla di più "per non ferire i sentimenti della madre"e poi ha lasciato perdere una volta appurato che la madre da quell'orecchio non ci voleva sentire. Mi ha detto che la cosa migliore fosse lasciar perdere, far passare un po' di tempo e poi fare come ci pare.
Questo famoso studio si presentava "immobile" da molti anni: agende risalenti a 10 anni prima, farmaci scaduti negli anni 90, una quantità idicibile di oggettistica varia risultato di regali di clienti e rappresentanti etc...Il tutto ammantato da uno spesso strato di polvere testimone che da almeno qualche anno quella stanza non veniva più neanche pulita.
Questo studio è una stanza centrale nella quale per altro passiamo continuamente essendo di passaggio tra la nostra camera e quella dei bambini. Ho provveduto a pulirloed a metter via tutte le cianfrusaglie. Mia suocera l'altro giorno è venuta a farci visita e visto lo studio pulito e sgomberato ci ha chiesto sgomenta il perchè di tale situazione.
Mio marito le ha risposto che lo studio era molto sporco e lo abbiamo quindi pulito ma che poi avremmo ripristinato la situazione precedente.
Mia suocera è una donna intelligente, normale sotto ogni aspetto. Com'è possibile che non si renda conto che il marito non lavorerà più e soprattutto vi sembra corretto da parte di mio marito assecondarla in questo suo distacco dalla realtà? A me sembra una follia!
Qual'è l'atteggiamento corretto da tenere?
Grazie
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Gentile signora,

se nella famiglia d'origine di suo marito non si sono mai parlati chiaramente dubito che questo sarà possibile ora che i genitori sono anziani e il padre "non ci sta più con la testa".

"Mia suocera è una donna intelligente, normale sotto ogni aspetto. Com'è possibile che non si renda conto che il marito non lavorerà più e soprattutto vi sembra corretto da parte di mio marito assecondarla in questo suo distacco dalla realtà?"

Per molte persone anziane è difficile accettare i cambiamenti, tanto più quelli che preludono al progressivo avvicinamento alla morte.
Probabilmente sua suocera è rimasta legata in maniera nostalgica ai momenti in cui quella casa vedeva il passaggio di pazienti che riconoscevano al marito un gran valore (mentre adesso non ragiona nemmeno più lucidamente) e gli erano grati.

Non è un male che la stanza non fosse stata pulita da anni, perchè indica che non vi è una sorta di "feticismo" nei confronti del suo contenuto (che altrimenti sarebbe stato mantenuto perfettamente pulito, come se il dottore dovesse giungere da un momento all'altro per una visita).

Prima di tutto dev'essere suo marito a considerarsi in diritto di prendere una decisione che riguarda la casa che ora è vostra, ma che forse non riesce a percepire in questo modo.

E' però anche possibile puntare sul rapporto della nonna coi nipotini e farle immaginare quanto sarebbe bello che quella stanza fosse colorata e piena di giochi.

Che rapporto c'è fra sua suocera e i suoi figli?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile signora,

Sua suocera come sta di salute generale, al di là del fatto che ha questa stanza "sacra"?
E' stata visitata da un medico?
Quanti anni ha?

Nessuno ha mai domandato alla signora il perchè di questo comportamento apparentemente incomprensibile? Che risposte ha dato? Suo suocero è d'accordo a tenere una stanza in quelle condizioni?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile Signora,
Forse la "strana" reazione di Sua suocera e' proprio dovuta alla consapevolezza che lo studio non sara' più' utiliozzato e vuole che resti cosi' per ricordare quando il marito era attivo!
E' una situazione e un desiderio molto normale quando si resta una vita nella propria vecchia casa!.
Come e' normale il Vostro, pratico, attuale, di fruire della stanza.
Non dovrebbe meravigliarla quanto intenerirla!
L'attenzione che Suo marito sta usando per non ferire i ricordi e la sensibilita' dei suoi dovrebbe indicarLe come regolarsi anche Lei, pur mantenendo il Suo punto di vista.
Abbia comprensione, empatia! Trovi un'altra soluzione per i bambini!
Quando non ci sarete più' che voi nella casa sara' vostra: per ora e' ancora "loro".
Cordiali saluti

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#4]
dopo
Utente
Utente
Gentili Dottori, grazie mille pe la vostra risposta e per gli interessanti spunti di riflessione.
Premetto una nota pratica: a me non interessa mettere i bambini in quella stanza (ormai hanno una bellissima cameretta in un'altra stanza e ci stanno benissimo) nè utilizzare al momento quella stanza in altro modo. Non ho in realtà neanche la necessità di "ripristinarla" come mia suocera vorrebbe visto che da noi non viene quasi mai. Il problema è più teorico che pratico.
Cercherò di rispondere sinteticamente alle Vostre domande.
I miei suoceri hanno entrambi un rapporto ottimo con i nipoti: direi che letteralmente li adorano e sia io che mio marito troviamo il tempo ogni giorno di portarli da loro almeno per un saluto. Spesso li accudiscono con l'aiuto di una tata. L'unico aspetto forse un po' morboso del loro rapporto con i nipoti (anche con quelli più grandi di mio marito) è un'eccessiva apprensione nei loro confronti talvolta spinta ben oltre i limiti dell'invadenza. Io ho sempre considerato tale aspetto non più che qualcosa di fastidioso. Inoltre sono sempre prontamente tornati al loro posto se veniva loro fatto notare che stavano esagerando.
Credo che a mio suocero non importi un bel niente della destinazione di quella stanza o per lo meno non si è mai espresso a riguardo. Mia suocera ha quasi 80 anni, è una donna intelligente e di grande cultura, con qualche problemino cardiaco ben controllato farmacologicamenete.
Mio marito (e nessun altro) non ha mai messo mia suocera di fronte all'assurdità delle sue affermazioni. Sostine che lei sia in fondo consapevole che quella stanza non verrà più usata dal marito ma che non voglia ammetterlo e che farglielo notare la farebbe soffrire.
Io sono molto più pragmatica e sono abituata a rapporti familiari molto schietti e diretti per cui questo genere rapporto tra mio marito e sua madre mi sconcerta alquanto con il dubbio che a tratti sia patologico.
Ovviamente non mi permetterei mai di prevaricare mio marito e certamente deciderà lui come comportarsi, ma francamente se mia madre se ne uscisse con affermazioni assurde totalmente distaccate dalla realtà dei fatti, prive di logica e fondamento come quelle di mia suocera, quanto meno mi preoccuperei per la sua salute mentale e certamente cercherei di farla ragionare. Mio marito pare invece comprendere tali comportamenti tanto da assecondarli. Ed anche questo un po' mi preoccupa.
Secondo voi è corretto questo suo atteggiamento o mia suocera andrebbe dolcemente riportata alla realtà.
Grazie
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile Signora,
Mi rendo conto che per Lei cosi' giovane, cosi' radicata nell'oggi e proiettata nel domani, nel futuro direi, faccia fatica a entrare anche solo per un attimo nel mondo di una signora di 80 anni che ha vissuto una vita che oramai le sta alle spalle, la vita bella, felice, pienA di soddisfazioni , con un marito medico che aveva lo studio in casa, con un figlio allora bambino....
Ecco signora, entri per un attimo in "quel" mondo, quello in cui viveva Sua suocera. La immagini aggirarsi nello studio del marito, sistemare le cose, la immagini felice, soddisfatta, brillante quasi di luce riflessa per l'importanza della loro famiglia.
Ecco. Ora immagini la vita di Sua suocera e di Suo suocero oggi: non c'e' molto nel loro presente e niente nel futuro.
Quello che vorrei farlLe sentire e' che la realta' vera di Sua suocera e' "quella stanza" con tutri i simboli che contiene.
La realta' di Sua suocera e quella che vede Lei non sono la stessa realta'!
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Ogni famiglia è per certi versi un microcosmo a sé, con regole proprie. A volte i comportamenti e le convenzioni che osserviamo in famiglie diverse dalla nostra ci possono sembrare strani, ma a ben guardare si vede che essi hanno senso all'interno di quel sistema familiare, perché non sono comportamenti isolati, ma derivano da premesse più generali.

Lei ha accettato, per esigenze comuni, di abitare congiuntamente alla famiglia dei suoi suoceri. Perciò avrà già messo in conto che deve essere pronta a chiudere un occhio su alcune delle "stranezze" cui assisterà, per quanto appena detto.

Questo in generale.

Quanto a poter determinare se il comportamento dei suoceri possa davvero essere determinato "anormale", non è possibile farlo da qui, senza avere di fronte gli interessati.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Signora,
concordo con il Dr.Santonocito, sulla diversità di abitudini, regole non dette e dette, modo di vivere gli spazi ed il significato affetivo che questi spazi hanno per i proprietari.
Consideri, che le persone anziane, sono molto abitudinarie, che siano in salute o no, immaginare di cambiarle, non credo sia utile .
Senza conoscere inoltre le dinamiche complete e nella loro complessità, non è semplice fornirle delle valide indicazioni, se non quelle di fare pazienza.
Saluti

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#8]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
A seguito delle ulteriori informazioni che ci ha dato mi sembra quindi di capire che, al netto degli aspetti pratici ("Questo studio è una stanza centrale nella quale per altro passiamo continuamente essendo di passaggio tra la nostra camera e quella dei bambini"), quello che la preoccupa è come suo marito possa non vedere più di tanto il problema e in qualche modo accettare e condividere quel particolare modo di rapportarsi fra familiari.

Prima di trasferirsi lì non aveva avuto modo di capire che nella loro famiglia i rapporti sono intrattenuti con quelle modalità comunicative?
[#9]
dopo
Utente
Utente
Gentili Dottori, non ho difficoltà a comprendere le ragioni inconsce che spingono mia suocera a comportarsi in questo strano modo. E' evidente anche a me che si tratta di un tentativo di trattenere il passato. Ma un conto è avere un attaccamento nostalgico al tempo che fu, un altro conto è affermare apertamente che il marito potrebbe avere necessità di utilizzare ancora lo sudio medico!
Mia suocera è una donna attiva, con vivi interessi che ancora oggi si concede almeno una volta all'anno una vacanza in giro per il mondo con i nipoti più grandi. In più i nipoti piccolini le hanno dato nuovi stimoli e nuova energia. Ha molta cura della propria casa e del proprio giardino, si interessa di arte e di letteratura, ama invitare amici a casa e spesso riceve inviti a sua volta. Probabilmente non potrà, vista l'età, fare grandi proiezioni nel futuro ma certo non direi che non abbia nulla nel presente.
Per quanto concerne la domanda della Dott.Massaro le rispondo che ero perfettamente a conoscenza di quali fossero le modalità comunicative nella famiglia di mio marito. La cosa che mi lsciava e mi lascia ancora un po'perplessa non è soltanto che mio marito non le abbia fatto notare la realtà ma che anche parlandone con me non trovi particolarmente strano il comportamento della madre. Pare anzi comprenderlo a fondo.
Da quello che però ho percepito dalle vostre risposte, tale comportamento non è effettivamente così alienato ed assurdo come pareva a me. Evidentemente ho dato alla cosa più peso di quanto ne avesse. Se questo è il vostro consiglio mi adeguerò, come del resto ho già fatto fino ad ora, all'atteggiamento di mio marito assecondando o quanto meno non contraddicendo le fantasie di mia suocera.
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le Sig.ra,
la sua reazione è comprensibile, tuttavia ciò che sembra infastidirla in modo particolare è l'atteggiamento un po' "cerchiobottista" di suo marito, dal quale si aspettava una maggiore concretezza e aderenza alla realtà.
In definitiva, sembra che Lei si stia chiedendo se alla sua comprensione sfuggono aspetti della personalità di sua suocera che, suo marito, come Lei stessa afferma, riesce a comprendere fino in fondo, e che le consentirebbero di escludere preoccupazioni associate alla salute mentale di sua suocera.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
"un conto è avere un attaccamento nostalgico al tempo che fu, un altro conto è affermare apertamente che il marito potrebbe avere necessità di utilizzare ancora lo studio medico!"

Il significato di quello che sua suocera dichiara può essere legato ad una marcata nostalgia, che la porta ad esternare affermazioni irrealistiche, ma anche ad un possibile esordio di demenza.

Non escludo poi che possa non essere del tutto contenta che un'estranea, la moglie del figlio, metta le mani su quella che era parte della loro casa, e che abbia detto certe cose per quello.

Ad ogni modo per prima cosa è utile che suo marito cerchi di capire se la madre è realmente convinta che il marito potrebbe tornare a visitare dei pazienti e, se è così, dovreste osservare se fa o dice altro di strano o fuori luogo.

In quel caso sarà opportuna una valutazione neurologica per stabilire se la signora presenta o meno un disturbo degenerativo legato all'età senile.
[#12]
dopo
Utente
Utente
Cara Dott.ssa Massaro, riflettendoci bene credo che lei abbia colto nel segno quando dice che probabilmente mia suocera possa essere infastidita dal fatto che io "metta le mani"all'interno dei suoi confini anche se credo che non abbia razionalizzato la cosa ma che lo faccia istintivamente.
Devo dire che mia suocera con me è sempre disponibile, gentile e generosa ma ci sono alcuni episodi che mi sono tornati alla mente che mi portano ad avallare la sua ipotesi.
Innanzi tutto non credo che mia suocera ritenga realmente che mio suocero possa ancora visitare, tant'è che la stanza non era certo tenuta in condizioni igieniche adatte a poter ricevere pazienti. D'altra parte si trovava all'interno di un appartamento che non veniva abitato da molti anni. Probabilmente il suo atteggiamento è parzialmente dettato dalla nostalgia dal tempo che fu ma anche in buona parte dal fatto che lei ha deciso che quella stanza sia così (mobilio regalato da sua madre) e così deve rimanere ma non lo dice apertamente e si nasconde dietro alla storia del marito.
Mi viene in mente un altro episodio: quando io e mio marito facemmo i primi sopralluoghi in quell'appartamento per capire come potesse essere risistemato il nostro mobilio esprimemmo l'intenzione di mettere un armadio nell'ingresso. Lei rispose che ciò non sarebbe stato possibile in quanto alla parete contro la quale volevamo ubicare l'armadio era già occupata da un quadro dipinto da un pittore amico di mio suocero. Mio marito avrebbe lasciato correre tale affermazione per poi fare come gli pare ma dopo mia insistenza le fece presente che se noi ci fossimo effettivamente trasferiti in quella casa l'avremmo trattata come nostra prendendoci piena libertà di spostare quadri, mobili e quant'altro. Che se tale condizione per lei non era accettabile lo dicesse subito e noi ci saremmo trasferiti altrove. Lei fece quindi retromarcia e disse che lei diceva così per dire ma che ovviamente avremmo potuto fare come meglio credevamo.
Tra l'altro è stata proprio lei, una volta saputo che io e mio marito eravamo in cerca di una casa più grande, ad insistere perchè ci trasferissimo nell'appartamento sotto il loro esprimendo grade entusiasmo per la nostra decisione positiva.
Un altro episodio a mio avviso degno di nota è questo: premesso che il nostro appartamento ed il loro sono completamente indipendenti (con anche ingressi diversi, citofoni diversi etc.) esiste una porta interna che mette in comunicazione il loro ingresso con il nostro. Nel primissimo periodo dopo il trasferimento mia suocera si permetteva di entrare più volte al giorno in casa nostra da quella porta. Mio marito al solito non affrontò la situazione parlandone ma più semplicemente chiuse la porta a chiave. Mia suocerà trovando la porta chiusa si arrabbiò chiedendo a me (mio marito non era in casa) spiegazioni in proposito. Io le dissi molto chiaramente che noi ci eravamo trasferiti a vivere sotto di loro e non con loro. Che per noi mantere l'indipendenza e l'intimità familiare erano condizioni imprescindibili e non negoziabili e che se lei non era in grado di rispettare tali condizioni ci saremmo trasferiti altrove quanto prima. Aggiunsi che ero molto dispiaciuta di dover affrontare questi argomenti dopo aver fatto ristrutturazione e trasloco quando mio marito mi aveva garantito che la cosa l'aveva già chiata lui da tempo. Dopo un po'di rigidità iniziale mi disse che effettivamente mio marito aveva già chiarito questi punti, che si scusava e condivideva la mia posizione visto che lei stessa aveva molto sofferto in passato per l'invadenza di sua suocera.
Da allora la porta interna è rimasta chiusa a chiave ed io e lei siamo andate d'amore e d'accordo.
Non so se queste informazioni siano utili ma credo possano aiutare ad inquadrare la situazione
[#13]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Direi che è riuscita a inquadrarla bene già lei, con l'aiuto che le stiamo dando e con l'ipotesi della collega Massaro sulla "territorialità", che a quanto pare riconosce come probabile.

Del resto è abbastanza comune che una donna non abbia piacere che "s'invada" il suo territorio domestico, ad esempio la credenza della cucina, o che si facciano i piatti al posto suo.

Perciò se sua suocera è un po' rigida su questo punto, dovrebbe forse trovare il modo di essere più flessibile lei, per entrambe.

Cordiali saluti
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Provi, per un attimo ad invertire i ruoli, come si sentirebbe lei se fosse al posto di sua suocera?
La casa, è un luogo simbolico e , giustamente come ha scritto lei, sacro.
Venirsi in contro, credo sia l'unica soluzione.
Saluti
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
E' una buona notizia che sua suocera non sia davvero convinta della possibilità che il marito torni a visitare: in caso contrario avreste potuto trovarvi ad affrontare una situazione ben più spiacevole rispetto a quella che lei ha ulteriormente specificato.

Fortunatamente sua suocera ha riconosciuto di avere a suo volta sofferto per l'invadenza della propria suocera, ed è quindi in grado di empatizzare con il suo disappunto - anche se questo non la porta ad evitare del tutto episodi di intromissione.

La figura-chiave in tutto ciò è sicuramente suo marito, che evidentemente ha imparato che con sua madre non si può discutere e che si fa prima a metterla di fronte al fatto compiuto.
Questo può essere concretamente risolutivo, ma può anche alimentare fraintendimenti e rancori sotterranei.

Il fatto poi che i mobili della "stanza sacra" siano stati regalati a sua suocera dalla propria madre significa che la signora si sente colpita personalmente dall'ipotesi di rimuoverli, perchè sono oggetti che le ricordano la sua famiglia d'origine oltre agli anni in cui il marito era in piena attività.

Visto che si è resa conto di dove sta il problema provi a parlargliene apertamente dicendole che comprende il fatto che si sente a disagio all'idea di rimuovere quel mobilio.
Magari arriverete assieme ad un'altra soluzione.
[#16]
dopo
Utente
Utente
Gentili Dottori, grazie ai ragionamenti che mi avete spinto a fare credo di avere la situazione molto più chiara come più chiaro e finalizzato mi risulta il comportamento di mio marito che evidentemente aveva già più correttamente inerpretato certe affermazioni della madre.
Devo confermare che il non affrontarsi e confrontarsi direttamente è già stato causa di allontanamenti nella famiglia di mio marito. Infatti i miei cognati praticamente non frequentano più i miei suoceri se non per le feste comandate e credo che questa sia la conseguenza di ripetute critiche e consigli non richiesti da parte di mia suocera riguardo all'educazione della nipote. D'altro canto mia suocera continua ad imputare l'allontanamento di mio cognato (suo figlio) all'influenza della malvagia moglie (sua nuora). In una occasione nella quale mi esternò queste sue teorie le feci notare che il figlio era una persona adulta, intelligente, di cultura e sopratutto dotata di libero arbitrio. E allora lei convenne con me che non era giusto incolpare di tutto sua nuora. Nonostante però questa situazione la faccia soffrire molto non ha mai affrontato l'argomento con i diretti interessati.
Per il momento posso tanquillamente lasciar correre la questione della "stanza sacra" mantenendo il mobilio e non cambiandone destinazione. Certo non ripristinerò la situazione di caos e cianfrusaglie che c'era prima. Per quanto riguarda invece i confini familiari, fisici e non, quelli sono fissi ed invalicabili sia dal mio punto di vista che da quello di mio marito. Il fatto però che la cosa sia stata chiarita apertamente senza tanti giri di parolo ha solo giovato al nostro rapporto con mia suocera che seppure ogni tanto tende a sconfinare le viene fatto notare e torna al suo posto.
In generale voglio però sottolineare che mia suocera con me è molto cordiale, disponibile, gentile e generosa e sono convinta che sia generalmente in buona fede anche quando assume comportamenti fastidiosi.
Inoltre quando viene fatta ragionare è sempre disposta a riconsiderare le proprie posizioni.
Sono molto felice di aver discusso della situazione su queste pagine perchè mi siete stati davvero di grande aiuto nell'elaborazione di vari aspetti
Grazie infinite e molti complimenti per il vostro servizio
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Grazie a lei per averci scritto, se vuole ci aggiorni su eventuali evoluzioni della situazione.

Le faccio tanti auguri,