Aiuto non respiro dispnea ansiosa?

buongiorno dopo tanti episodi negativi ho dovuto assumere Citalopram da 20 (Da circa 6 anni , ma tutte le volte ho dovuto ricominciare dopo poco tempo)una compressa ogni sera.Ho decisa di smettere e
sono andata a scalare con le dosi, ma a distanza di un mese mi è sopraggiunto credo si chiami cosi' "dispnea"
Non riesco a respirare, il respiro è a metà , neppure con gli sbadigli riesco a prendere aria,mi sembra che il mio torace vada sottovuoto. Ho cominciato con le gocce di seropram con dosi che vado a cresceregiorno giorno e assumo due compresse di xanax al mattino e sera da o,25 ma il risultato e' terrificante.La notte fortunatamente riesco a dormire bene, anzi se potessi dormirei 24 ore su 24 .
Puo dipendere veramente da uno stato ansioso? anche perche' in questo momento mi sento abbastanza tranquilla.aiutatemi a ritrovare l'aria che mi manca.
Cordiali saluti una mamma disperata ma con due bimbi da favola.
Grazie
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Signora,
lo psicologo non è competente per i farmaci, si deve riferire al medico che le ha fatto la prescrizione. Ha deciso da sola di scalare i farmaci e sospendere le cure? E'seguita da uno psichiatra?

In merito a ciò che ha esposto, come le è già stato indicato in precedenti consulti, dovrebbe rivolgersi direttamente a uno psicologo/psicoterapeuta, meglio se esperto in disturbi d'ansia, per una valutazione diretta e un eventuale trattamento terapeutico.

Da qui non possiamo purtroppo aiutarla come lei meriterebbe,occorre un intervento diretto.

Cordialmente

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
No sinceramente ho deciso io di voler "provare a interrompere il tutto" e i farmaci sopracitati erano stati prescritti molto precedentemente, quindi sto faendo tutto di mia iniziativa.
Quello che vorrei sapere se possibile il disturdo del NON RESPIRARE ASSENZA DI ARIA E' DOVUTO AD ANSIA O COS'ALTRO?
Grazie
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile signora,
è possibile che l'ansia provochi sintomi somatici come ad esempio dispnea, legga questo articolo al link
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1064-quando-il-corpo-va-in-ansia-i-sintomi-fisici-dei-disturbi-d-ansia.html

Ma da qui purtroppo non possiamo fare di più, occorre che lei si prenda cura di se stessa e del suo benessere in modo differente attraverso una valutazione specialistica in presenza e un eventuale trattamento terapeutico atto ad affrontare efficacemente i suoi disagi.
Si rivolga come già le abbiamo suggerito ad uno psicologo/psicoterapeuta, le allego un link che la può aiutare nella scelta dello specialista
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html

Ribadisco che i trattamenti farmacologici non vanno sospesi di propria iniziativa, ma occorre riferirsi al medico.

Cordiali saluti
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
"vorrei sapere se possibile il disturdo del NON RESPIRARE ASSENZA DI ARIA E' DOVUTO AD ANSIA O COS'ALTRO?"

Cara signora,

per prima cosa mi associo a quanto dettole dalla d.ssa Rinella invitandola sentitamente a non "pasticciare" con psicofarmaci che devono essere assunti solo se necessario e secondo un piano terapeutico, e non un po' a caso e/o sull'onda dell'emotività.

E' inoltre importante che lei riceva una diagnosi, perchè senza diagnosi le cure non hanno senso (perchè non si sa bene per cosa dovrebbero essere assunte).

Venendo al suo quesito sulla respirazione che le appare disturbata, anche su questo è importante che lei consulti un medico per escludere di soffrire di qualche disturbo che generi i sintomi che ci riferisce (come ad es. l'asma).

Se il suo fisico è sano è più che plausibile che il suo sia un sintomo d'ansia: l'ansia (come lo stress) può provocare una tensione della muscolatura del busto (addome, torace e schiena, ma anche diaframma) generando la sensazione che il respiro non sia completo/libero.
L'eccessiva attenzione rivolta alla respirazione può poi fare il resto: un fastidio altrimenti trascurabile viene amplificato e assume contorni che paiono drammatici a chi ne soffre, anche se in realtà non è oggettivamente rilevante nè porterà alla morte (come lei in quei momenti forse teme).

A cosa si riferisce con gli "episodi negatavi" che ha citato nel suo post?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#5]
dopo
Utente
Utente
Salve gli episodi negativi sono la perdita di mio padre a 63 anni, dopo lunghe battaglie e agonie con il cancro. (Premetto che era un babbo un nonno veramnte importabte, la nostra colonna, il mio appoggio).
Mi sono recata dal medico, mi ha visitato e mi ha confermato stress, mi ha detto di assumere tre xanax 0.25 al giorno , citalopram e mi ha dato unasciroppo broncodilatatore.
Continuano i doloretti parte sinistra fra seno e schiena (gira), il senso di non respirare non passa con niente, addirittura se mangio allora si che peggioro le cose!!
E' una sensazione bruttissima nemmeno con gli sbadigli mi entra aria.
saluti
[#6]
dopo
Utente
Utente
premetto che non ho tosse
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
Se il medico le ha detto che si tratta di uno stato ansioso, dovrebbe rivolgersi a uno psicologo psicoterapeuta. L'ansia si può risolvere, specialmente attraverso approcci psicoterapeutici attivi e focalizzati sul problema, come quello comportamentale o quello breve strategico.

La sensazione che l'aria stia per finire da un momento all'altro può benissimo essere dovuta all'ansia, anzi ne è un sintomo piuttosto comune.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#8]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Carissima,

come le avevo risposto anche in precedenza sarebbe opportuno che lei ricevesse una diagnosi precisa - cosa che non è avvenuta - per poter essere curata al meglio.

Sono invece diversi anni che lei prende un antidepressivo senza avere ricevuto una diagnosi e senza avere nel frattempo effettuato un percorso di psicoterapia.
Il risultato è stato che, decidendo autonomamente di abbandonare il farmaco, è stata male:

"Ho decisa di smettere e sono andata a scalare con le dosi, ma a distanza di un mese mi è sopraggiunto credo si chiami cosi' "dispnea".

Detto per inciso, la sua sensazione di non respirare è chiaramente solo un'impressione, perchè se davvero non le entrasse aria "nemmeno con gli sbadigli" sarebbe morta.

Quando prende il broncodilatatore in sciroppo sente un miglioramento del sintomo?
[#9]
dopo
Utente
Utente
MI SONO RECATA DI NUOVO DAL MEDICO PERCHE' SENTO UN DOLORETTO SOTTO IL SENO SX MI HA DI NUOVO VISITATO E MI HA CONFERMATO CHE I POLMONI SONO LIBERISSIMI E NON C'E' AFFATTO BISOGNO DI RX AL TORACE. NON TROVO NESSUNA DIFFERENZA CO IL BRONCODILATATORE, . LA MIA DIAGNOSI E' DAG .
MI HA DETTO DI CONTINUARE CON IL SEROPRAM, E LO XANAX 0.25 MA SONO ORAMAI 20 GG CHE IL DISTURDO CONTINUA.
COME MI MUOVO? COSA FACCIO ?
SALUTI
[#10]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Perchè il Seropram faccia pieno effetto occorre qualche settimana, ma la cosa migliore è che lei si faccia seguire da uno psichiatra più che dal solo medico di base.

Dal momento però che non sente proprio alcun beneficio si può pensare che senza una terapia psicologica difficilmente potrà risolvere la situazione.

A questo punto l'unico consiglio utile che le si possa dare è quello di rivolgersi di persona ad uno psicologo psicoterapeuta per lavorare sul problema e risolverlo prima che peggiori ulteriormente.
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dopo
Utente
Utente
CONTINUO A SBADIGLIARE MA IL TORACE MI VA' COME SOTTOVUOTO ,MI AIUTI
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Signora,
non è elencandoci la sintomatologia che riusciamo ad aiutarla.
La farmacoterapia ed il suo eventuale svezzamento, deve essere supervisionata dal medico di riferimento.
La psicoterapia, andrebbe affiancata alla farmacoterapia, anche e soprattutto in fase di svezzamneto farmacologico.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it