Solitudine, difficoltà a socializzare, timidezza

Salve, ho un problema col mio carattere. Ho difficoltà a socializzare. Non è stato sempre così. Sono molto timida, davvero tanto; tanto da avere difficoltà a fare cose normali come entrare in un negozio e parlare col commesso o ordinare un caffè al bar... Farmi degli amici e ancora più difficile. Questo è spre stato così, ma non mi haai dato problemi, sforzandomi alla fine facevo tutto e avevo amicizie profonde e vere. Ora ho 24 anni e apparentemente non mi manca nulla: ho una famiglia bellissa e unitissima, sono felicemente fidanzata da 5 anni, sono laureta e continuo a studiare con passione per seguire le orme di mio padre... Ma non ho amici veri. Premetto che ho una sorella gemella; siamo molto unite ma non siamo in simbiosi, studiamo cose diverse e abbiamo vissuto in città diverse per qualche anno. Credo che il nostro rapporto sia assolute te sano es equilibrato, anche se ho sempre attribuito al fatto di avere ima gemella la causa della mia mancanza di amicizie profonde. Avevo delle carissime amiche al liceo, ora non più. Ascolti sempre i miei amici se hanno problemi con me ma io non parlo mai dei miei problemi, dai più semplici ai più grandi. L'unica persone com cui mi apro al 100% e il mio fidanzato.
Generale te non mi senti a mio agio se con me non ci sono mia sorella o il mio fidanzato, soprattutto se devo affrontare persone che non conosco. Quest'anno mi sono trasferita in un'altra città per motivi di studio, sono partita piena di speranze pensando che fosse la mia occasione per mettermi alla prova, fare amicizie da sola, senza lo schermo di mia sorella o del mio fidanzato... Ma non è andata così. Mi sono sentita molto sola negli ultimi mesi. Credo di risultare noiosa agli occhi degli altri, ma io so di essere simpatica e divertente solo che ho bisogno di tanto tempo prima di entrare in confidenza con qualcuno. Quasi ero più piccola era più facile... Ora conosco sempre tante persone ma restano solo di sfondo, nessuno diventa davvero mio amico, e alla fine non ho mai nessuno da chiamare la sera per uscire.
Questo mi fa soffrire molto ei fa sentire inutile, sento di sprecare laia vita, la mia gioventù, credo di offrire poco al mio fidanzato e o timore che prima o poi si stanchi di tutti miei problemi. Mi sembra sempre di fallire nonostante io mi sforzi sempre di più.
Ora scriverò qucos'altro su di me che magari che collegato, ma non saprei. Circa tre anni fa ho sofferto di disturbi dell'alentazione, solo per pura vanità ho perso molti chili, non sono mai arrivata ad essere anoressica, tutto si è risolto nel giro di 6 mesi in teoria, ma la perdita di peso mi ha creato qualche piccolo problema collaterale, ho ripreso peso lentamente e solo da questo inverno sento che quel periodo è finito, mi sono sentita "malata" per tanto tempo e sfregiata da quel dimagrimento egoistico.mi sono sentita inadeguata per tantissimo tempo e ho pianto tantissimo negli ultimi tre anni. L'estate scorsa sono arrivata a punirmi per questo tagliandomi col rasoio.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile ragazza,
la leggo con attenzione, ma cosa ci chiede?
Le dispiacerebbe formulare una richiesta?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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dopo
Utente
Utente
Mi scusi se ho divagato. Vorrei un consiglio su come migliorare, come superare la timidezza e riuscire ad interagire con altre persone fuori dal mio nucleo familiare. Grazie
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile ragazza,
credo che un semplice consiglio non la possa aiutare quanto lei meriterebbe.

I disagi che ha sperimentato in un passato recente, il senso di inadeguatezza che riferisce, la paura di fallire, le difficoltà che incontra nel relazionarsi andrebbero meglio constestualizzate e approfondite rivolgendosi direttamente a un collega che la possa aiutare a comprendere cosa si agita dentro lei e a conseguire un migliore benessere con se stessa e nelle sue relazioni.

Ha mai pensato di rivolgersi di persona a uno psicologo?

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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Se sta così male, il chiedere a distanza come fare a essere meno timida è un tentativo purtroppo fallimentare: non si può andare in battaglia restando a distanza di sicurezza. Se ha bisogno d'imparare a socializzare con le persone, è di persona che deve farlo, meglio se aiutata da uno psicologo psicoterapeuta.

Il tagliarsi è probabile che non sia una punizione, bensì un anestetico:

http://www.giuseppesantonocito.it/news.htm?m=274

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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dopo
Utente
Utente
Grazie per le risposte.
Non pensavo di certo di risolvere alcunché con questo consulto a distanza. Volevo appunto avere in parere. Ho pensato di rivolgermi a uno psicologo, ma ho timore di non riuscire ad aprirmi e non saprei... Sarebbe un po' come ammettere un fallimento colossale: quello che ogni persona sa fare da quando è nata, io non so farlo, e senza alcuna ragione perché non mi manca nulla e vivo in un ambiente sano. Lo so vi sembrerà stupido, ma è doloroso ammettere di avere un vero e proprio problema...perché a volte mi domando se debba solamente accettare i miei limiti caratteriali senza prendere di essere quella che per natura non sono.
Da quel poco che è possibile dedurre, secondo voi si tratta di un deficit o di un brutto carattere introverso? Andare da uno psicologo, e dunque far conoscere del mio problema alla mia famIglia, cmq farlo venire allo scoperto, porterebbe a un miglioramento o a far precipitare la situazione ingigantendo una mia fisima?
per quanto riguarda il discorso dei tagli, certo ha in fondo un effetto anestetico, cioè mi calma, mette un freno ai miei pensieri.ma è una cosa gestibile e assolutamente superficiale .
Comunque ho apprezzato davvero le vostre risposte e credo che passate le vacanze pasquali parlerò coi miei e cercherò uno psicologo a cui rivolgermi.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> ma ho timore di non riuscire ad aprirmi
>>>

È proprio quello che intendevo: è la sua paura ad aprirsi che la induce a "tastare il terreno" qui da noi, a distanza, prima di farlo di persona.

Sugli altri dubbi che esprime, legga qui:

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2109-ansia-depressione-problemi-sessuali-relazionali-c-posso-farcela-da-solo.html
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dopo
Utente
Utente
Grazie ancora per l'attenzione.
Ho letto attentamente ciò che mi ha scritto e il link indicato. Ci tengo a dirle che questo consulto online è stato per me comunque molto importante. Ora ho deciso di rivolgermi a uno psicologo di persona, prima probabilmente non l'avrei fatto.
Grazie davvero.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Bene, siamo contenti che le nostre risposte le siano servite.

Cordiali saluti