Fine di una relazione di due anni e disturbi

Salve, vi scrivo per una richiesta d'aiuto.
Vi illustro in sostanza la situazione: ho 25 anni, sono stato per due anni con una ragazza che ne ha uno in meno di me.
Sin dall'origine, abbiamo sempre avuto molti scontri: io sono piuttosto ribelle di natura, lei è tutto il contrario, il che ci ha portato a liti su qualsiasi cosa, praticamente ogni giorno.
Spesso ho avuto l'impressione di non riuscire per niente a essere capito, tralasciando il fatto che volutamente molte volte non voleva ascoltarmi e mi impediva fisicamente di parlare, sviando con la forza i discorsi che a me stava a cuore affrontare.
Anche gli obiettivi e gli usi di vita sono ben diversi: dal dove uscire alla sera, al genere di vacanze estive, all'abbigliamento, ci sono sempre stati scontri e motivi di insoddisfazione (spesso ho dovuto acconsentire e trattare, rinunciando a parecchie mie volontà e sogni, e molte volte quando lei ha seguito le mie idee me le sono sentite rinfacciare nell'arco di una giornata di tempo a venire).
In più, siamo entrambi decisamente tesi e nervosi di natura, io ho sempre sofferto di attacchi d'ansia, lei si gratta dal nervoso il viso come risposta allo stress.
Insomma, dopo due anni di guerre più che di bei momenti, decisamente molto più rari, lei mi lascia.
La causa è il fatto che i sentimenti ci sono, l'attrazione anche, ma piange sempre e non possiamo andare d'accordo. Il che è vero, e pare giusto anche a me, per quanto possa fare male i primi tempi.
Passano 4 mesi, e conosco un'altra ragazza con cui andrò a passare l'estate e di cui mi sono preso.
La mia ex ragazza intanto in questi mesi non mi cerca, per i primi due mesi sparisce del tutto, poi messaggiamo, la rivedo due volte per un caffè, lei intanto fa sesso con altri.
Quando scopre che sono preso di un'altra, scoppia un delirio: io ti amo e tu non l'hai mai capito, io per te ho fatto qualunque cosa, ti ho dato l'anima, io ti ho sempre amato e non ho mai smesso - parlando come se la coppia non fosse mai finita, come se intanto non avesse fatto sesso con altri, come se non fosse mai sparita, e comunque in questi 4 mesi da quando mi ha lasciato non mi ha mai chiesto di tornare assieme, sia chiaro; non mi ha cercato neanche per un rapporto sessuale, per dire!
Ora un delirio unico, sembra che io sia scappato a vivere con un'altra mentre stavo assieme a lei e le dicevo di amarla?!
Decido di telefonarle, per spiegarle il mio punto di vista e quanto assurdo mi sembri ciò che sta facendo, e per cercare di mettere uno stop a questa situazione che mi genera ansia e interferisce nei miei pensieri, ma come ai "vecchi tempi", secondo i suoi soliti modi di fare pieni di nervi che hanno caratterizzato ogni singolo giorno di questi due anni, mi sbatte il telefono in faccia, urla, insulti, mi ha persino augurato a due riprese malattie brutte e mortali.
Sono qui per chiedervi solo in minima parte cosa devo fare io; ma principalmente temo che lei abbia seriamente bisogno di cure, sia per le reazioni che per l'incapacità di pensare e rendersi conto che parla come se fosse assieme a me tutt'ora e questi 4 mesi, quasi metà anno, da single dove neanche mi vedeva nè voleva vedere, nè tantomeno fare sesso o tornare assieme, non esistessero; lei intanto, però, si è presa le sue libertà, e questo atteggiamento della serie "butto il bambolotto quando le cose non vanno e torno a riprendermelo a mio piacimento" mi da oltretutto i nervi in modo incredibile. Non mi pare umano.
A dire la verità poi mi sembra tutto meno che amore: se mi avesse davvero amato, credo che non sarebbe rimasta addirittura 4 mesi senza venire a cercare di riprendermi, venendo soltanto a fare outing sul fatto che mi ama solo una volta che ho trovato un'altra ragazza di cui mi sono preso sentimentalmente.
Cosa bisogna fare?
Qual è il problema?
Mi pare un vortice e non sono sicuro che sia tutto regolare.

Cordialmente, vi ringrazio di cuore per la gentile consulenza che offrite su questo sito.

I miei migliori saluti
[#1]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Il punto è: a lei questa ragazza interessa ancora o no?

Perché se l'interesse fosse solo amicale, del tipo "vorrei sapere come fare ad aiutarla per i suoi sbuffi di nervi, anche se non l'amo più", le diremmo ciò che diciamo alla maggior parte degli utenti nella stessa situazione: lasci che l'altra si prenda cura di sé. Quando si lasciano, le persone urlano, strillano, minacciano, insultano ma poi, più spesso che no, sono capaci di trovare da sole la propria strada.

Se invece ne fosse ancora innamorato le chiederei: vale la pena arrovellarsi a far funzionare una relazione con premesse (cioè con un carattere) così?

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
Non la amo più, di questo sono certo.
Provo affetto, provo una forte attrazione, ma non la amo: dopo due anni sfibranti dove la mia ansia è aumentata in modo insopportabile, dopo i suoi comportamenti e questi suoi modi di fare che mi sembrano quelli di una manipolatrice ossessionata, che vuole comandarmi, controllarmi, buttarmi e riprendermi a suo piacimento, non riesco a provare amore e mi sento senza fiato.

Alla sua domanda, mi piacerebbe rispondere con un'altra domanda e chiederle cosa ne pensa lei...

Grazie mille intanto, davvero, di cuore
[#3]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Ne penso che chiedere all'esperto: "Cosa ne pensa?" è la domanda tipica dell'ansioso in cerca di rassicurazioni. Lei stesso riconosce d'esserlo e probabilmente lo era anche prima di mettersi con la sua ex (le persone non si scelgono per caso).

Perciò il mio suggerimento, semmai, sarebbe di far qualcosa per la sua ansia _in generale_, perché così sarà meglio equipaggiato ad affrontare nuove situazioni, nuove persone, nuove ragazze e forse riuscirà a evitare di scegliersi ragazze così terribili e manipolatrici in futuro.
[#4]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
Trasformare la crisi e l' esperienza negativa in risorsa e' possibile ed attuabile.
Sarebbe utile, conoscere meglio se stesso e, se stesso nelle relazioni di coppia.
Come fa a provare attrazione, senza amore ed affetto?
L' attrazione erotica non e' disgiunta da tutto il resto.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it