Narcisismo?

Gentili Dottori,

avrei la seguente curiosità: un uomo che nelle sue relazioni sentimentali ha mostrato segnali di "narcisismo", può un giorno arrivare ad innamorarsi veramente di una donna al punto da desiderare sinceramente di costruire con lei una famiglia?

Si tratta del mio ex, 37enne.
Mi ha corteggiata per anni, e nel momento in cui ho finalmente ceduto alle sue lusinghe, innamorandomene e cominciando a frequentarlo, ha cambiato atteggiamento nel giro di 4/5 mesi, non facendo mai evolvere il rapporto, escludendomi progressivamente dalla sua vita quotidiana e sociale, e non interessandosi minimamente della mia.
Io, pur riconoscendo l’anormalità di un tale rapporto, e ricevendo risposte fredde/ciniche le volte che ho provato a parlargliene, ho haimè cominciato ad assecondare il suo modo di fare, pensando che forse era semplicemente il suo carattere, il suo modo di amare una donna, visto che poi nell’intimità l’intesa era speciale. Così facendo siamo andati avanti un paio di anni, finchè soffrendo veramente troppo per questo rapporto “a metà”, e non essendo neanche più dei ragazzini, ho riprovato a confrontarmi con lui. Non so che risposta mi aspettassi, di certo il suo “hai ragione, io di più non riesco proprio a darti, non vedo un futuro per noi, se vuoi possiamo continuare a vederci da amici/amanti, ma non aspettarti null’altro da me” … mi è arrivato come una pugnalata in mezzo al petto. Cosa aspettava a dirmelo?! Me lo dice dopo 2 anni?!

Mi dispero e lo cerco inutilmente per 1 mese, poi capisco che forse devo ricominciare dalla mia dignità e passo altri 2 mesi concentrarmi sulla ricostruzione dei miei cocci, ed è proprio in questo momento che lui mi cerca.
Accetto di rivederlo con molta diffidenza, ma lui si mostra dolce, simpatico, dichiara di sentirsi ancora molto attratto da me … ed io, incapace di resistere al suo fare sornione, ci ricasco.
Riprendiamo a frequentarci, alle sue “condizioni”, e tra pochi alti e infiniti bassi andiamo avanti così per ben 4 anni e mezzo (!)

L’epilogo avviene il mese scorso, quando lo colgo in fragrante con una ragazza, lo metto alle strette e lui ammette con tutto il candore di questo mondo di essersene innamorato, che stava cercando il modo giusto per dirmelo!
Mi sento mancare, ma la vera botta arriva quando scopro (da amici di amici) che si frequentano regolarmente da 2 anni (!!!) e che stanno cercando casa (!!!).
Ma cosa aspettava a dirmelo??? Ok che lui era stato chiaro, che non mi doveva niente etc. etc. … ma se io ero solo un tappabuchi … perché omettere questa storia con tanta cura??? Perché non dev’essere stato neanche facile depistarmi per ben 2 anni!

Cmq, dopo 1 mese di disperazione, rabbia, umiliazione, e delusione (ritrovarsi a 37 anni con un pugno di mosche in mano non è facile), sto provando a farmene nuovamente una ragione.
A questo punto però ho voluto provare a capirci qualcosa di più: come può una persona che non si è mai innamorata/impegnata prima di questa età, che ha sempre mostrato posizioni ciniche vs amici “accoppiati”, che fino a 2 mesi fa cercava me per rapporti intimi …………. provare all’improvviso tutte queste nuove sensazioni e convinzioni??? E’ possibile che si sia veramente innamorato, o c’è la possibilità che sia tutto un fuoco di paglia?! Però a ben guardare è un fuoco di paglia che brucia da 2 anni …… Forse ero semplicemente io a non essere “quella giusta” e devo solo prenderne atto.
Ma il comportamento sopra descritto può rispecchiare quello che viene descritto come “narcisismo”? O sono fuori strada?

Grazie infinite per qualsiasi Vs. gentile parere.
[#1]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
Solo un'idea: perché invece di tentare di capire qualcuno che l'ha presa in giro ripetutamente e per così tanto tempo, non prova a cambiare _se stessa_, in modo da essere più attrezzata e sicura di sé, e non ricascarci di nuovo in futuro?

Quella di voler capire come funziona la mente di chi ci ha lasciato/deluso/ferito è una guerra persa in partenza e che in ultima analisi rimanda sempre a noi stessi. Al mondo ci sono tante persone belle, ma per trovarle è necessario prima aprire gli occhi.

Ci pensi.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
concordo con il collega nell'intrepretazione degli eventi.
Perchè accanirsi in una presunta diagnosi di quest'uomo?
Anche se fosse narcisita, in ogni caso non fa stare bene lei.
Dovrebbe chiedersi, invece perchè lei è stata così paziente, tollerante, innamorata e speranzosa di possibili cambiamenti.
Quali corde emotive ha fatto vibrare quest'uomo in lei?
Forse ripartire esclusivamente da se stessa e non da lui, è la strada migliore per fare altri tipi di incontri, magari più appaganti emozionalmente e con un reale progetto di vita futura.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#3]
Dr. Roberto Callina Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 1.3k 32 6
Cara Utente,

sarebbe davvero difficile per noi poterle dire quali ragioni (o non ragioni) abbiano spinto il suo ex a tutta la serie di comportamenti che lei descrive.

Se riuscissimo a farlo, senza conoscerlo personalmente, senza conoscere la sua storia di vita, senza una diagnosi de visu probabilmente saremmo tutti iscritti all'albo dei veggenti e non a quello degli Psicologi. :-)

Battute a parte mi chiedo, e lo chiedo quindi a lei, a che le servirebbe saperlo oggi? Potrebbe cambiare forse il corso di quello che è stato?

Potrebbe forse cambiare qualcosa nelle sue aspettative per il suo presente e futuro?

Lei sembra molto arrabbiata per questa situazione e ne ha sicuramente tutte le ragioni; forse si sente, non solo tradita, umiliata e delusa ma, in una certa misura, in colpa con se stessa per aver concesso a questo "narcisista" di prendersi gioco di lei per tutto questo tempo.

Forse sarebbe più utile concentrarsi sui suoi (di lei che scrive) vissuti per poter comprendere cosa l'abbia spinta ripetutamente nelle braccia dell'uomo sbagliato.

Un caro saluto

Dr. Roberto Callina - Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Specialista in psicoterapia dinamica - Milano
www.robertocallina.com

[#4]
dopo
Utente
Utente
Gent.mi Dottori,
grazie infinite per l’attenzione che mi avete dedicato. Provo a descrive qualche elemento in più circa gli spunti di riflessione che mi avete fornito, e che non mancherò di sviluppare in questo percorso di “distacco” che sto finalmente forse per la 1’ volta provando seriamente ad intraprendere.

Il fatto di voler provare a capire (in effetti con un certo accanimento che Voi sottolineate e che io non avevo colto) i meccanismi del suo comportamento che l’hanno portato a trattarmi così a fronte di un rapporto amichevole e professionale ventennale, anziché capire le ragioni del mio di comportamento, che mi ha portato ad accontentarmi di questa situazione per così tanto tempo, temo derivi da …………. un moto di purissima GELOSIA.

Mi brucia, come mai avevo ancora provato, prendere atto che questa ragazza (così diversa da me fisicamente e caratterialmente) sia riuscita nel giro di 2 anni a far maturare in lui un sentimento tale da portarlo addirittura a stravolgere le sue convinzioni ciniche in materia di sentimenti, futuro, famiglia …. cosa che io non sono riuscita a fargli scattare in 7 anni, nell’arco dei quali gli ho dato l’anima, dimostrandogli amicizia e complicità su tutti i fronti.
Il candore con cui ha reagito alla scoperta dell’altarino (aveva addirittura un sorrisino di compiacimento stampato in faccia!!!), e la facilità con cui da quel preciso momento ha smesso di cercarmi …… mi ha disarmato, mettendomi davanti agli occhi il fatto che per lui in tutti questi anni sono stata evidentemente solo un “contorno”, a cui poter tranquillamente rinunciare se non più facilmente disponibile. Insomma, scartata, rimpiazzata.

Il voler provare a capire i suoi reali pensieri (effettivamente comprendo che … senza sfera di cristallo … è un po’ arduo anche per Voi psicologi ;-) è stato forse un ultimo tentativo di individuare un nuovo punto di vista nel quale trovare un po’ di sollievo: pensare che lui abbia cambiato l’oggetto del desiderio semplicemente perché è uno “stupido narcisista” e che pertanto riserverà presto anche a lei il trattamento che ha riservato a me … mi stava facendo sentire un po’ meno il peso della sconfitta.
Invece, mi rendo conto, sarebbe più maturo e dignitoso da parte mia accettare il fatto che lei ha davvero una marcia in più di me tale da averlo conquistato, e magari ripartire dal fatto che cmq sia, visti i presupposti, io e lui non saremmo mai riusciti ad avere un futuro sereno insieme.

Ha ragione Dr. Callina, oltre a sentirmi ferita per l’indifferenza con cui lui ha e sta gestendo questa cosa, sono anche molto arrabbiata con me stessa … perché a ben guardare io avevo gli strumenti per rendermi conto di tutto ciò già dopo i primi 2 anni ……… e anziché prendere le distanze allora, mi sono fatta impapocchiare un’altra volta, sprecando altri 5 preziosi anni, con il risultato che ora mi ritrovo a 37 a ricominciare tutto da capo (mentre lui bello bello si è costruito nel frattempo un rapporto solido e felice), e prenderne atto fa proprio male.

Mi chiedete anche quali corde emotive (che bella espressione!) abbia mai toccato questo ragazzo per farmi capitolare in questa maniera … altra bella domanda …
Sarà che mi ha fatto una corte serrata fin dai tempi del liceo, sarà che era così diverso da me che forse mi sono innamorata del suo modo affascinante di pensare e vivere, compiacendomi allo stesso tempo di piacergli anche se lontana dai soliti canoni …
Ai tempi della scuola, ma non siamo cambiati molto, io ero timida, riservata, studiosa, sicuramente meno attraente e spigliata rispetto alle mie coetanee; lui bello,il classico buffone di classe simpatico a compagni e professori, un po’ impertinente, ritardatario cronico, etc. Apprendere di piacere per quella che ero … contribuì a rafforzare l’idea che ad unirci fosse probabilmente qualcosa di non apparente, pertanto speciale … Peccato che è durato poco, è come se lui, una volta che mi ha conosciuta veramente, abbai cambiato all’improvviso idea sul mio conto, e ciò ha contribuito a riempirmi di insicurezze, sebbene mi ritengo una persona che nella vita ha sempre dimostrato di essere concreta e determinata.

Questo è quanto, scusate la lungaggine, e grazie ancora per il supporto che offrite attraverso questo forum.
[#5]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
>>> temo derivi da …………. un moto di purissima GELOSIA.
>>>

E la gelosia, a sua volta, deriva spesso dall'egocentrismo. Quando qualcosa non va bene, l'egocentrismo ci porta a credere che dovrebbero essere innanzitutto gli altri a cambiare, non noi. Ego-centrismo, ovvero tutto deve ruotare attorno a me, che possibilmente sto fermo.

Quando qualcuno ci ferisce, le due alternative a cui si pensa più spesso sono: "Dev'essere malato", oppure: "Dev'essere cattivo". Lei ha scelto la prima ("narcisista"). E invece, magari, codesto tizio non è né malato né cattivo, è semplicemente se stesso.

E, cosa più importante, il suo essere così com'è non ha corrisposto alle sue aspettative.
[#6]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Come ha ben colto, non abbiamo la sfera di cristallo e non possiamo interpretare sentimenti, pensieri, emozioni altrui, online e senza il paziente per di piu' .
Gli amori, si usurano, terminano e, spesso lasciano dolore e sconforto, ,ma per questo l' altro deve esse narcisista, magari il momento storico in cui vi siete amati, incontrati, non era quello adatto ed adesso, con un ' altra donna, ha trovato un equilibrio.
Ache se fa male, potrebbe essere il motore della sua ripartita.
[#7]
Dr. Roberto Callina Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 1.3k 32 6
Cara Utente,

spero che possa presto far pace con se stessa; non ha motivo di sentirsi in colpa...

Un caro saluto e, se crede, ci tenga aggiornati.
[#8]
dopo
Utente
Utente
Per Gent. Dr. Santonocito: accidenti … io egocentrica … non mi ci rivedo … Io odio stare al centro dell’attenzione, mi imbarazzo, divento imbranatissima. Anche sul lavoro, cerco dove posso di lavorare dietro alle quinte, se qualcuno mi cita in pubblico per farmi magari un complimento … mi vergogno come una ladra. Mi considero una persona molto sensibile e disponibile, anche con lui, con il senno di poi, ho paura di aver dato a volte di più di quello che avrei dovuto … ma se a chiedere era appunto lui, i miei erano sempre tutti “sì va bene”, anche se ciò comportava cambiare e forzare magari un po’ il mio modo di essere (pensavo potesse essere un po’ terapeutico per vincere un po’ la mia timidezza, rivalutare i miei schemi), e lo facevo con un amore ed un entusiasmo che … mah …
Per questo che non mi ritrovo nel suo “Ego-centrismo, ovvero tutto deve ruotare attorno a me, che possibilmente sto fermo” … magari qualche volta mi fossi imposta di “stare ferma” sulle mie posizioni e farle valere un po’ di più! A quest’ora forse l’avrei mollato io prima scoprire quello che ho scoperto.
Perché ok … non sarà malato e sicuramente è semplicemente se stesso … ma un po’ “cattivo ed egoista”, me lo conceda, lo è stato. Mi ha riempito di bugie negli ultimi 2 anni! Se penso che stanno per andare a convivere … e fino a 2 mesi fa, a letto con me, mi teneva abbracciata parlandomi a questo punto di aria fritta ………
Che ha deluso le mie aspettative ne sono certa, eccome se le ha deluse! Lo credevo un uomo che con il suo carattere un po’ cinico e brutale fosse cmq forte e sincero, mentre come si è comportato … mi si è rivelato un gran vigliacco e falso.

Non so se è corretto, ma io è proprio da questa rabbia che sto provando a ripartire … Non posso amare una persona in cui non credo più, giusto?
In quanto a “LEI” … che dire … me ne farò una ragione … come suggerisce lei Dott.ssa Randone si vede che era quella giusta per questo suo “periodo storico”.
Speriamo a questo punto di trovare anch’io presto “quello giusto” per questo mio periodo storico, raccogliendo il Vs. gentile augurio a voltare pagina e a ritrovare un po’ più di serenità.

Grazie ancora a tutti e buona serata.
[#9]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
Cercherò di essere più chiaro. Bisogna intendersi sul senso delle parole, alcune di esse per lo psicologo hanno un senso preciso che è diverso da quello comune.

L'egocentrismo è cosa diversa dall'estroversione. Significa semplicemente valutare il proprio punto di vista come "migliore" o più importante di quello altrui. Ma si può essere egocentrici anche se socialmente si è un po' inibiti.

Quando si parla a volte di "egocentrismo femminile", significa che la donna, come stereotipo, è (o tradizionalmente è stata) la parte che attende, mentre l'uomo è quello che ne va alla ricerca. Quindi, sempre per stereotipi, l'egoismo è più maschile, mentre l'egocentrismo è una qualità tendenzialmente più femminile. Cioè la donna è più centrale, l'uomo più periferico. Anche da un punto di viista biologico, l'ovulo è più costoso da produrre dello spermatozoo; in molte specie animali il maschio è "a perdere", mentre la donna è l'elemento che resta, quello con il maggior valore in termini riproduttivi.

Ecco perché, per dirla con Shakespeare, non esiste rabbia più grande di quella della donna che viene rifiutata.

Ma in questo gioco delle parti sarebbe fuorviante concludere che c'è una parte buona e una cattiva. È così e basta.

Quindi, se riguarda la sua situazione alla luce di queste semplici considerazioni, vedrà che la storia che ha descritto è piuttosto stereotipica.
[#10]
dopo
Utente
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Accidenti … sì … grazie per questa spiegazione (anzi scusi se ho fuorviato il senso di quello che stava cercando di dirmi) … alla luce della quale ora rileggo la cosa in maniera diversa.
La cosa buffa è che, inconsapevolmente, nel post precedente ho dato a questo ragazzo sia dell’egocentrico che dell’egoista … giusto per non fargli mancare nulla eheheh.
Rifletterò.
Grazie ancora del tempo dedicatomi.
[#11]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
Di nulla, è stato un piacere fare due chiacchiere con lei.

Buona giornata
[#12]
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Gentili Dottori,

rieccomi … con un aggiornamento …
A distanza di 2 mesi e mezzo … si è rifatto vivo …
Mi ha colto nel momento più delicato, in quella fase in cui avevo deciso con tutta la forza che avevo dentro, e grazie anche ai vs gentili pareri, di provare a distaccarmi da lui, di farmene una ragione … lui non era adatto a me e cmq stava (e sta) con quell’altra ragazza, con la quale sta mettendo pure su casa! Eppure, incurante di quello che potevo star passando, me la butta lì con una disinvoltura che mi offende: “stavo pensando … vista la ns affinità … se ti và …”.
Lì per lì perdo la parola. Poi mi arrabbio, infine piango. Mi vien voglia di prendere il telefono e urlargli in faccia quello che penso, poi penso che la cosa migliore sia ignorarlo, alla fine opto per un “no grazie” che vuole mascherare autocontrollo … ma in realtà la sua proposta mi ha fatto riscattare nel cervello mille pensieri.
Seguono msg ironici/sdrammatizzanti “peccato, sarebbe stato carino …”, “sei proprio sicura sicura?”, etc.
Al che i nervi mi saltano e lo chiamo … e lo sfogo è inevitabile, mi tenevo dentro certe cose da quel famoso giorno di 3 mesi fa”.
Mi sa che lo pseudo-equilibrio che mi ero illusa di star pian piano raggiungendo … era un bel po’ precario … se è bastato così poco per farlo saltare … Che delusione.

Cmq io, gentili dottori, proprio non ci arrivo. Ma perché fa così? Cosa prova per me? Cosa per la ragazza con cui sta per andare a convivere?
E’ una sfida/provocazione nei miei confronti … per vedere fin dove ancora dico di sì? Oppure neanche si rende conto, la voglia chiama e sa che io sono sempre stata disponibile e nulla di più? Ma perché non lo chiede alla sua fidanzata? (la richiesta era abbastanza hot).

Mi tocca ricominciare tutto da capo ….
[#13]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
>>> proprio non ci arrivo. Ma perché fa così?
>>>

Non ci arriva perché sta continuando a farsi la domanda sbagliata.

Una domanda migliore sarebbe: "Perché IO faccio così?"

E soprattutto: "Mi piace essere così?"

[#14]
dopo
Utente
Utente
Essere così ... come?!
Mi sembrava di star procedendo bene, sento di aver fatto qualche passo in avanti in questi ultimi mesi ... perchè invece Lei mi gira sempre la domanda come se tutto dovesse sempre dipendere da me, da come mi pongo io? Non può essere che semplicemente questa volta la mia sia stata una reazione tutto sommato normale, visto che non ho fatto nulla per provocarla?
Chiedevo solo un po' di tranquillità per elaborare il distacco, il suo rifiuto, mentre intromettendosi con la solita "proposta indecente" non mi ha dimostrato, ancora una volta, nè amicizia, nè rispetto.
Se come dice Lei, devo chiedermi dove IO sbaglio, allora non arrivo neanche a questa risposta :-(
Forse avrei dovuto mostrare indiffrenza, ignorarlo e basta? Però non sarebbe stato coerente con quello che cmq la sua azione ha provocato in me, cioè rabbia e sdegno.
Per carattere tendo sempre a tenermi tutto dentro, per cui le volte in cui mi viene spontaneo lo sfogo ho sempre pensato che fosse, in fondo, un bene ...
La curiosità di conoscere invece un parere/interpretazione sul suo coportamento è nata perchè pensavo che magari, inquadrandolo, sarei riuscita la prox volta a prenderlo per quello che è, più lucidamente, e trattenermi magari in reazioni controproducenti ...

Cmq, come sempre, grazie per il parere che ha voluto gentilmnete espremirmi.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
Le rigiro sempre la domanda per diversi buoni motivi.

Innanzitutto, come le è già stato fatto presente, da qui non si possono fare ipotesi su una terza persona che lei ci sta descrivendo dal *suo* punto di vista, ma con la quale non possiamo comunicare.

Inoltre cambiare se stessi è semmpre una strategia più accessibile che cambiare gli altri. Lei sta con una persona che per certi versi la soddisfa molto, e per altri la delude molto. E questa è una questione che riguarda lei, non lui.

I disturbi di personalità si verificano in caso di alterazioni di pensiero e di comportamento nei tratti della persona: classificazione e caratteristiche dei vari disturbi.

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