Non riesco a dimenticarlo...dopo 4 anni!

Buongiorno a tutti, spero che possiate darmi una mano ad uscire da questa situazione. Quasi 4 anni fa è finita la storia più bella e più importante che abbia mai avuto.è durata 2 anni e mezzo e lui mi ha conquistata piano piano, con tanti bellissimi gesti, perchè io inizialmente non ero particolarmente interessata ed ero molto delusa dal genere maschile. è stata una storia bellissima, anche se battibeccavamo spesso, soprattutto a causa del mio caratteraccio aggressivo. era una persona con tantissime qualità, fedele, affettuosissimo, aveva mille attenzioni per me. purtroppo me lo sono lasciata scappare e dopo 2 anni e mezzo mi ha lasciata, per colpa del mio carattere. sono stata malissimo per quasi un anno.poi un po' mi è passata, ho frequentato anche altri ragazzi ma non sono mai stata particolarmente interessata a nessuno di loro. per uno ho provato un interesse più forte ma non era una persona che andava bene per me e dopo pochi mesi l'ho lasciato. ora sono single e non mi piace nessuno. non spero di tornare con il mio ex però ce l'ho ancora per la testa...non l'ho più rivisto, solo una volta poco dopo che ci eravamo lasciati. tempo dopo (più di un anno fa) ho saputo da un conoscente comune (non sono stata io a chiedere informazioni sul mio ex, questo conoscente ha preso l'iniziativa di parlarmene) che lui adesso convive con una e hanno avuto anche un bambino...questo non mi colpisce particolarmente, mi fa solo rabbia per il fatto che io, a 28 anni, sono ancora single mentre lui è felice. ancora penso a quello che facevamo quando stavamo insieme, a quello che mi diceva, lo immagino nel letto con me prima di dormire (non abbiamo mai convissuto però). mi sono anche detta che, nell'assurda ipotesi che mi chiedesse di tornare con lui (ovviamente è impossibile), non so ancora se gli risponderei di no...però allo stesso tempo penso di non amarlo più. il fatto è che era una persona speciale e lo rimpiango, rimpiango di essermelo fatto scappare e temo di non trovare più un uomo come lui. forse lo sto idealizzando troppo ma ancora dopo 4 anni non riesco a non pensare che fosse l'uomo della mia vita...per me lo era eccome. riesco a non pensare a lui ma devo ancora "sforzarmi", invece vorrei che fosse una cosa naturale.so che sono patetica ma ne voglio uscire. perchè non riesco a togliermi questo rimpianto e non riesco a togliermi lui dalla testa? preciso comunque che le mie storie seguenti non sono finite perchè "non reggevano il confronto" con lui ma perchè proprio erano storie che non andavano...e aggiungo anche che mentre frequentavo altri ragazzi lui non lo pensavo quasi più. grazie a chi mi risponderà.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> purtroppo me lo sono lasciata scappare e dopo 2 anni e mezzo mi ha lasciata, per colpa del mio carattere
>>>

Da come lo dice, sembra quasi che sarebbe voluta riuscire a non lasciarselo scappare senza però rinunciare al suo cattivo carattere.

Se riconosce di avere un cattivo carattere, è quello che va ammorbidito per primo. Altrimenti non ha senso recriminare sul passato, perché alla prossima occasione potrebbe sempre ricascarci.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
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www.giuseppesantonocito.com

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Dr. Santocito, no, non dico che non avrei dovuto rinunciare al mio caratteraccio, anzi. è proprio quello il punto. Il discorso che faccio è: "se mi fossi controllata di più, se avessi limitato la mia aggressività e il mio egoismo, ancora staremmo insieme". Riconosco ovviamente che devo ammorbidire il mio carattere, ma ciò che voglio togliere dalla mia vita è anche il rimpianto che ho esposto sopra.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Glielo dirò in modo un po' diretto, ma non se la prenda, è il mio modo.

Veda così la cosa: avere rimpianti, così come avere sensi di colpa, è una maniera che ci permette di non occuparci di altro di cui magari dovremmo. In un certo senso è il prezzo che paghiamo per aver deciso di dare alla voce: "bisogna che faccia qualcosa per cambiare" una priorità secondaria.

Senza contare che rimpianto e senso di colpa, nelle relazioni, coinvolgono sempre un'altra persona. Coinvolgere qualcun altro nei propri tormenti è un modo ottimo e sottile per scaricarsi di dosso almeno una parte della responsabilità.

Perciò, alimentare rimpianti è al tempo stesso causa e conseguenza dell'immobilismo. Il giorno che dirà "basta" e deciderà davvero di cambiare, probabilmente i suoi rimpianti svaniranno, perché inizierà a dirigere le sue energie in una direzione più produttiva.
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Utente
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Dott. Santocito, la ringrazio per la sua schiettezza. Condivido quello che dice, tranne nel secondo punto: non credo che coinvolgere qualcun altro nei propri sensi di colpa mi scarichi di dosso una parte di responsabilità, anzi: io ancora non mi dò pace per aver fatto soffrire questo ragazzo. E colpevolizzo solo me, è questo ciò che mi fa star male. Ho avuto altre storie e mai mi è successo di colpevolizzare solo me stessa, ero consapevole di aver fatto i miei errori ma anche loro avevano fatto i loro. In questo caso io non ci riesco.
Ho provato a darmi una spiegazione del mio comportamento e lo attribuisco, come sempre, alla mia scarsa autostima: se mi stimassi di più non avrei ancora il rimpianto di lui ma saprei guardare con fiducia e maggior serenità al futuro...mentre al momento penso che non riuscirò mai a trovare una persona in gamba quanto lui.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> anzi: io ancora non mi dò pace per aver fatto soffrire questo ragazzo
>>>

È proprio quello che intendo: sapere che ciò che proviamo è legato a qualcun altro, ci permette di dare un senso alla nostra esperienza. È un modo naturale e spontaneo per ridurre l'angoscia, sapere che il nostro rimpianto riguarda un'altra persona.

Soffrirebbe molto di più se non potesse legare la sua colpa a questo ragazzo, cui voleva bene.

È _molto_ più terrificante soffrire in astratto, senza sapere di che.

Perciò il senso di colpa è una reazione sana, però non la più produttiva. In un certo senso è un accontentarsi.

Comunque non mi creda sulla parola e non faccia atto di fede: se e quando un giorno deciderà di far qualcosa per sistemare le sue questioni personali, vedrà che colpa e rimpianto si attenueranno spontaneamente (se ancora ci fossero).
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La ringrazio dott. Santocito, per la sua risposta.

In merito all'ultimo punto, sì, è vero, lei più volte mi ha consigliato di rivolgermi ad uno psicologo ma non so perchè non riesco a farlo: prima di tutto al momento non ho abbastanza soldi per affrontare delle sedute e poi non credo di avere molta fiducia in queste "terapie"...sì, si chiederà allora perchè ho scritto qui...non so, ho fiducia nelle vostre risposte, ma non riesco ad avere fiducia che i miei problemi possano risolversi andando da un terapeuta.

La ringrazio comunque del tempo che mi ha dedicato.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> sì, si chiederà allora perchè ho scritto qui
>>>

No, non ho bisogno di chiedermelo, ognuno di noi qui lo sa già ^___^

Ci siamo abituati

Legga qui:

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2109-ansia-depressione-problemi-sessuali-relazionali-c-posso-farcela-da-solo.html