Ansia e sensi di colpa

buongiorno dottori,
trovo una estrema difficoltà a scrivere qui perchè per la prima volta mi sono resa conto di avere un problema e chiedendo aiuto a voi ne sto prendendo atto.

sono sempre stata una ragazza ansiosa ma credevo questo facesse parte del mio carattere..invece temo non sia così. L'ansia mi si crea sempre per i motivi più disparati.. l'ultimo che mi ha spinto a chiedere un aiuto è il seguente:

sono fidanzata felicemente da piu di 5 anni e parliamo di matrimonio case e figli. circa un mese fa sono uscita da sola con alcuni amici che abbiamo in comune per andare a una festa..abbiamo bevuto riso e scherzato..insomma una serata piacevole.. a fine serata mi accompagna a casa un ragazzo che abita di fronte a me.
Da qualche settimana mi è preso un dubbio.. essendo che ero un pò tanto alticcia, temo di averlo baciato (e di aver tradito il mio fidanzato) e di non ricordarmelo. sto facendo sforzi disumani x cercare di ricordare ogni dettaglio di quella sera (cosa che sarebbe impossibile anche se non avessi toccato un goccio d'alcool) e questa cosa non me la ricordo proprio perchè sono sicura che non sia mai successa!! però allora perchè mi sento in colpa? A volte vorrei confessare un tradimento al mio fidanzato CHE NON C'E' STATO x liberarmi la coscienza, perchè per il mio cervello questa cosa è successa.
Temo inoltre che anche gli altri amici possano pensare questo, avendomi visto tornare a casa accompagnata dall'altro ragazzo e quindi pensare che io abbia tradito il mio fidanzato, anche perchè loro non c'erano mica a controllare se è successo davvero o no. Razionalmente so che non lo penserebbero mai perchè lui era l'unico che abita dalle mie parti e l'unico che poteva accompagnarmi a casa senza fare il doppio della strada, inoltre lui è un ottimo amico sia mio che del mio fidanzato e non mi avrebbe baciata mai anche e soprattutto per rispetto suo.

Ma allora perchè mi devo torturare in questo modo?
Tornando indietro con la memoria mi sono ritornati alla mente fatti risalenti addirittura al periodo delle scuole elementari nei quali l'ansia si manifestava. Ad esempio mi ricordo dei mal di pancia che mi venivano alle elementari ogni volta che sapevo che c'era da mangiare qualcosa che non mi piaceva (Avevo una maestra che insisteva un pò perchè finissimo tutto il cibo nel piatto, ma niente di esagerato! era normale che pretendesse che mangiassimo almeno qualcosa). quei mal di pancia non erano "finti" io provavo dolore davvero ma non appena arrivava mia mamma a prendermi e capivo che avrei mangiato a casa mia il mal di pancia passava.. avrei altri episodi da raccontare ma lo spazio a mia disposizione è finito!
Grazie a chi vorrà rispondermi
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Dr.ssa Sonia Sardo Psicologo, Psicoterapeuta 3
Gentile Utente,
lei parla di "DUBBIO" rispetto ad una azione che non ricorda ovvero l'aver baciato un ragazzo e quindi il senso di colpa deriva, per l'appunto, NON da un'azione commessa ma dalla situazione di incertezza ovvero ..."temo di averlo baciato (e di aver tradito il mio fidanzato) e di non ricordarmelo".
Naturalmente in questa sede non è possibile fare una diagnosi in quanto la situazione và approfondita. Le posso comunque dire che la sua è una problematica d'ansia e per tale motivo, considerato che parla anche di altre situazioni di ansia, la invito a chiedere una consulenza ad un collega della sua zona.
Cordiali Saluti

Dr. Sonia Sardo
Psicologa Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale

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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le ragazza,
l'ansia, se di questo si tratta, non è un aspetto del carattere, è un segnale d'allarme che non andrebbe ignorato. Attualmente nel rapporto con il suo ragazzo ci sono difficoltà? Il progetto del matrimonio è condiviso da entrambi?

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

[#3]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
buonasera,
il rapporto con il mio fidanzato va benone.. il progetto di matrimonio è condivisissimo da entrambi anche se per un bel pò non si può fare poichè abbiamo lavori troppo precari.
stiamo bene, siamo felici e siamo una coppia invidiata.

il problema sono solo e esclusivamente io con le mie ansie. ecco se volessi trovare un difetto a lui potrei dire che (come tutte le persone che non hanno problemi ansiosi) può capirmi, ma fino a un certo punto.

Se gli dicessi questa mia paura sicuramente accenderei dentro di lui il sospetto che qualcosa c'è stato.. giustamente..
Chi crederebbe al fidanzato che ti dice sto male da una settimana perche penso di aver baciato tizio ma non è così? nemmeno io ci crederei e penserei che si tratta solo di un tentativo maldestro di lavarsi la coscienza.
Forse anche questo mi fa stare male.. io a lui dico tutto ma proprio tutto.. questo non posso dirglielo.. se mi chiede che cos'ho devo dire niente.. penserebbe che sono pazza!! E vi giuro che sono una persona totalmente equilibrata, piena di amici, solare e sorridente.. solo che a volte ho questi periodi di crisi..
[#4]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Cara Ragazza,
nè catartiche confessioni, nè lavaggi di coscienza , credo siano indicati.
Chieda una consulenza psicologica, per capire cosa si cela dietro quest'ansia, che chiede di essere ascoltata, a ridosso del suo matrimonio.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le ragazza,
è possibile che ci sia una parte di lei che è incuriosita da questo ragazzo e ha rappresentato attraverso la fantasia il suo desiderio.

Lei si sente all'altezza di questo fidanzato al quale fa fatica a trovare un difetto?
Ci può spiegare meglio a cosa si riferisce quando accenna a periodi di crisi?

[#6]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
buongiorno dottoressa. Il ragazzo in questione non mi incuriosisce affatto è solo una persona con cui saltuariamente parlo. Io parlo a lui del mio ragazzo sia x cose belle che x litigi e lui a me delle sue ragazze. Insomma un normale rapporto d'amicizia. Mi sento all'altezza del mio fidanzato,io sono meglio di lui in alcune cose lui è meglio di me in altre. I miei periodi di crisi son periodi in cui vivo male x l'ansia. Perdere il fidanzato è solo una delle tante..
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le ragazza,
se l'ansia ha già trovato forme diverse per manifestarsi nella sua quotidianità,
forse varrebbe la pena approfondire il discorso all'interno di un colloquio con uno Psicologo, onde evitare che inizi a considerarlo un aspetto del suo modo di essere che va semplicemente sopportato.
[#8]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Dottoressa la ringrazio molto,
seguirò questo consiglio.. spero di riuscire ad accettare il fatto di dover fare una chiacchierata con uno psicologo.

Oggi ho cercato di non pensare.. (ma so benissimo che se ti imponi di non pensare, già ci stai pensando!!)..
E poi improvviasamente la situazione è crollata.. mi ha chiamato il mio fidanzato e mi sono sentita così in colpa da farmi venire il mal di stomaco.
Non vorrei, andando avanti così, convincermi davvero di questa cosa.. già perchè in fondo se ci penso così tanto allora qualcosa ci sarà stato!!

Dottoressa rileggere ciò che ho scritto mi ha fatto scappare un sorriso e ho pensato "son proprio scema".. finchè queste cose le penso posso andare avanti ore a creare eventi concatenanti.. appena li spiego a un altra persona e sento i pensieri uscire dalla bocca mi rendo conto che sono un sacco di pagliacciate.. però allora perchè succede questo?
[#9]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
C'è qualcuno che mi può rispondere?
[#10]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
"in fondo se ci penso così tanto allora qualcosa ci sarà stato!! "

Non necessariamente, questo è un modo di interpretare la sua esperienza che le preclude la possibilità di identificare l'interferenza dell'ansia nell'attribuire il significato che la conferma e la rinforza.
Il colloquio con uno Psicologo non va considerato come un esame al quale sottoporsi ma, al contrario, come l'opportunità per condividere il proprio vissuto all'interno di uno "spazio protetto" la relazione terapeutica, identificandone gli aspetti disfunzionali.
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