Penso di essere depresso(per psicologi e psichiatri)

Buonasera, vi scrivo per parlarvi di un mio problema:
Ho 28 anni, e da qualche mese ho abbandonato gli studi di psicologia visto che sono stato molti anni iscritto e ho fatto poco, non so se ero appassionato veramente o meno, fatto sta che per via del mio umore sempre basso e malinconico non riuscivo a studiare.
Ora mi trovo disoccupato da molti mesi, ho fatto un paio di corsi di formazione tanto per tenermi impegnato e in quel periodo stavo un pò meglio.
In ogni caso sono un bel pò di anni che sono sempre giù di umore, mi stanco eccessivamente, poca forza fisica battiti veloci, etc etc.
In questi mesi è andato a peggiorare, tra i lfatto che non c'è lavoro(e anche io non lo cerco sia per poca offerta nel mio paese, ma anche per pigrizia paura di fallire e non so che altro), che ho avuto dei rapporti burrascosi con un ragazza che non è del mio paese(dista circa 50 km da me), non penso di essere innamorato di lei, però ho un forte attaccamento nei suoi riguardi. ed entrambi per problemi vari abbiamo problemi a legarci, ma sarebbe un rapporto a distanza e non so come andrebbe.
Sento la mia vita vuota, ho pochi amici, esco poco evito spesso le uscite perchè mi annoio non mi trovo bene con loro, ho pochi interessi.
Ho paura a prendermi respnsabilità. Ne ho parlato ieri con mio padre che è il mio medico di famiglia se potevo iniziare una cura psichiatrica per ristabilire il tono dell'umore e poi procedere con sedute di psicoterapia, ma non vuole che prenda farmaci, anche perchè in passato li ho presi e non hanno fatto un granchè.
Questo è quanto, grazie per l'attenzione
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Dr. Roberto Callina Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 1.3k 32 6
Caro Utente,

quello che possiamo fare da qui è accogliere il suo sfogo ma, mi pare, che la sua richiesta non preveda una risposta precisa.
Il consiglio che, personalmente, mi sentirei di darle è di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta della sua zona, di persona, con il quale poter eventualmente valutare la possibilità di affiancare il percorso psicologico ad una terapia farmacologica.

Come mai suo padre è contrario all'uso di farmaci? Che tipo di esperienza ha avuto in passato con i farmaci? Per cosa le sono stati prescritti?

Un caro saluto

Dr. Roberto Callina - Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Specialista in psicoterapia dinamica - Milano
www.robertocallina.com

[#2]
dopo
Attivo dal 2011 al 2019
Ex utente
qualche anno fa sono stato da una psicanalista freudiana per via della poca voglia che ho d'impegno per tutto, e contemporaneamente per un anno e passa assumevo cipralex. Poi cmq ho raggiunto un umore migliore e ho deciso di sospendere il farmaco.
Ma da allora è cambiato poco, sono sempre poco attivo, forse è per questo che mio padre non vuole che prenda subito farmaci. Mi sa che andro' a parlare con un terapeuta a breve. Grazie per la disponibilità.
Saluti
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Dr. Roberto Callina Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 1.3k 32 6
Caro Utente,

la psicoterapia, a differenza del farmaco, in alcuni casi non porta subito a un cambiamento, soprattutto se, come mi sembra di capire dalle sue parole, si tratta di uno stato di scoraggiamento generale che va avanti da un po' di tempo.

Evidentemente, nel suo caso, il lavoro fatto con la psicoanalista non è stato sufficiente ad innescare un cambiamento significativo dentro di lei e, con la sospensione del farmaco, presto ha perso i benefici che il lo stesso le dava.

Personalmente ritengo che una terapia ad orientamento psicodinamico possa fare al caso suo. Sarà poi il professionista a valutare attentamente la situazione e a consigliarle, eventualmente, la possibilità di un consulto con uno psichiatra per un supporto farmacologico.

Consiglio sempre che le due figure (psichiatra e psicoterapeuta) siano distinte.

Come mai ha sospeso la precedente psicoterapia? Aveva raggiunto gli obiettivi concordati o ci sono altri motivi?

Le auguro di poter presto cominciare un percorso proficuo.

Un caro saluto



[#4]
dopo
Attivo dal 2011 al 2019
Ex utente
Penso che con la dottoressa in un anno e passo di terapia siamo riusciti a tracciare la base di questo mio "essere rimasto bambino", il punto è che con tutto rispetto per la psicologia dinamica vorrei provare un approccio cognitivo comportamentale.
Valuterò per bene il tutto.
La ringrazio ancora.
Saluti
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Dr. Roberto Callina Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 1.3k 32 6
Molto bene.
Ogni psicoterapia ha i suoi punti di forza e non ho nulla contro l'approccio cognitivo comportamentale. Un buon clinico utilizza l'orientamento che meglio conosce e punta allo stesso risultato: il benessere del paziente.

Un caro saluto e, se crede, ci tenga informati.