La relazione ci siamo conosciuti

Buongiorno dottori, sono una ragazza di 28 anni e frequento un ragazzo da circa 7 mesi. Prima di iniziare la relazione ci siamo conosciuti e abbiamo parlato delle nostre precedenti storie, ed è emerso che lui ha avuto molti rapporti occasionali. Parlandone poi nei mesi a seguire mi ha detto di nutrire un disprezzo verso la donna e che il sesso per lui era "esercitato" per una denigrazione della donna. Ha sempre tradito, in quanto, a detta sua, non innamorato in precedenza. Ebbene, con me, a detta sua, il rapporto è completamente diverso, lui è innamorato, pensa ad un futuro con me, ma ci sono due fondamentali problemi. Vale a dire, lui non riesce ad esprimere i suoi sentimenti perchè "le parole non hanno alcun significato" e secondo problema non sente il bisogno di fare l'amore con me, perchè, secondo lui, il sesso "sporca" l'amore. Io credo che sia innamorato di me, ma spesso mi ripete di pensarci bene, perchè sarà una vita d'inferno con lui, in quanto non romantico. Ho notato un contrasto nelle sue parole, nella stessa ora può consigliarmi di riflettere sulla nostra storia e, subito dopo, parlarmi di progetti da attuare insieme. Non capisco questa discrepanza! Eppure io vedo nei suoi occhi quanto ci tiene a me, e, talvolta, riesce anche a dirmi cose bellissime come "come te non ne troverò mai più" o "tu sei, per me, perfetta". Io la vivo molto male, sebbene io comprenda la sua difficoltà a mettere in mostra i suoi sentimenti, perchè io sono molto simile a lui. Non comprendo questa concezione distorta del sesso, non appaga certamente il mio ego. In aggiunta, questi comportamenti peculiari vanno ad incidere su di me, inizio ad elaborare pensieri negativi, come bugie, tradimenti, mancanza di affetto. Mi sento completamente inerme avanti tutto ciò e non comprendo come poter migliorare la situazione. Lui si apre con me, non ha problemi a parlare di nulla, ripone fiducia in me, ma non vorrei che le poche volte che lui parla di amore nei miei confronti, non sia amore nei confronti di una compagna, ma di una confidente. Chiedo il Vostro aiuto, perchè davvero non sto capendo nulla.
Vi ringrazio,
C.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Cara C.,

non si può dire che il suo ragazzo abbia cercato di farsi passare per quello che non è, visto che è arrivato perfino al punto di metterla in guardia circa i rischi (per lei) di un possibile futuro assieme:

"Io credo che sia innamorato di me, ma spesso mi ripete di pensarci bene, perchè sarà una vita d'inferno con lui, in quanto non romantico".

Più che da un problema di "romanticismo" direi che il punto critico è costituito dalle difficoltà che il ragazzo riconosce di avere in ambito emotivo e sessuale.
Mi sembra che quello che le dice non sia altro che un'ammissione dei propri limiti e della difficoltà che prova all'idea di cambiare - cosa che peraltro difficilmente a mio avviso potrebbe fare senza l'aiuto di uno psicologo, in considerazione della scissione che vive fra sesso e sentimenti e della visione del rapporto uomo-donna che le ha chiaramente illustrato di avere.

Visto che non è una persona che tace le proprie difficoltà perchè non gli consiglia di parlarne con uno psicologo?
Sa se c'è qualcosa nel suo passato e/o nella sua vita familiare che può averlo portato a diventare come ci ha descritto?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta celere, dottoressa.

Ho provato a farlo, gli ho consigliato di rivolgersi ad uno psicologo, anche perchè riconosco che più che ascoltarlo io non posso nulla, ma lui sembra non cogliere il messaggio.

Tenterò nuovamente non appena si ritornerà sull'argomento. Ma io cosa posso fare nel frattempo? Riconosco di non poterlo aiutare perchè non ho i mezzi, nè sono nella posizione per farlo. All'inizio della scoperta del problema ho tentato di "smuoverlo" un po' sia dal punto di vista emotivo che sessuale, ma sono risultata (anche a mio avviso) troppo ossessiva. Ora sto lasciando fare lui, la cosa non sembra funzionare molto.... mi avvicino sporadicamente anche per un bacio o un abbraccio, e, fortunatamente, lui prende l'iniziativa, talvolta anche solo con una carezza o prendendomi la mano.

Più che lasciargli il tempo per comprendere io non posso fare nulla, davvero.


C.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Attualmente a parte questi discorsi, che immagino non avvengano di continuo (oppure sì?) come vanno le cose fra di voi?
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Utente
Utente
No, questi discorsi chiaramente non avvengono di continuo, anche perchè io non voglio focalizzare l'attenzione sul suo problema.

Dal mio punto di vista la relazione va bene, non ci sono problemi evidenti, se non quello ad oggetto del messaggio principale. Lui è presente, negli ultimi giorni mi ha proposto di andare a fare un'esperienza all'estero insieme; all'inizio del rapporto mi diceva che lui, ove avesse avuta la possibilità di ottenere un lavoro all'estero, sarebbe partito senza di me (secondo me per dare l'immagine, o forse autoconvincersi, di colui che non ha bisogno di nessuno), mentre l'altro giorno ha esordito con "dobbiamo fare qualcosa insieme", e da lì l'idea si è evoluta nel trasferimento all'estero. Più che altro lui vorrebbe progettare qualcosa insieme, che sarà attuabile, però, solo in futuro, poichè al momento non sarebbe possibile partire in quanto abbiamo degli impegni che ci tengono legati in Italia, pertanto dovremmo programmare qualcosa che sarà fattibile tra 2-3 anni. Io gli ho esposto i miei dubbi in merito, nel senso che, oggettivamente, è per me impensabile programmare ora qualcosa che potrò mettere in pratica tra due anni, e lui lo sa bene; io gli avevo già parlato della mia "inaffidabilità" nelle relazioni e che non avrei voluto progettare mai più qualcosa nel lungo termine.

Tornando a lui, mi da l'impressione di voler scappare via da qualcosa, è strano come atteggiamento.

A me sembra sicuro della relazione, sebbene talvolta abbia la necessità di essere distaccato e giustificarsi con la frase "io sono una persona razionale". Ha dei forti contrasti in se stesso.

Confido nella Sua opinione,

cordialmente

C.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Immagino che con il tempo e la costruzione di una più solida fiducia e confidenza (che fa parte di qualunque relazione affettiva significativa) il suo fidanzato si stia sentendo maggiormente a proprio agio e stia quindi iniziando a fantasticare su un futuro assieme anche a lungo termine.
Questo è un buon segno e significa che almeno in parte sta superando le proprie difficoltà, per quanto con tutta probabilità riuscirà a farlo completamente solo con l'aiuto di un professionista.
Nel frattempo però è lei a iniziare ad inquietarsi, giusto?

Le faccio notare che, ognuno a proprio modo, siete entrambi in fuga da relazioni che comportino una forte vicinanza emotiva percepita forse come pericolosa:

"gli avevo già parlato della mia "inaffidabilità" nelle relazioni e che non avrei voluto progettare mai più qualcosa nel lungo termine"

"lui, mi da l'impressione di voler scappare via da qualcosa".

In effetti ci aveva detto già all'inizio di percepire una certa somiglianza con lui ("io sono molto simile a lui") e questo significa che entrambi vi state inoltrando per così dire con i piedi di piombo nella strada verso la costruzione di una relazione "seria".
Tutto sommato non c'è da meravigliarsi: chi ha paura delle relazioni troppo strette tende solitamente a trovare partner con lo stesso atteggiamento verso la vita di coppia, che non gli/le ponga richieste poco gradite.

Ha capito da dove nasce la svalutazione e il disprezzo per le donne del suo ragazzo?
Potrebbe aver vissuto qualche evento traumatico e/o qualche forte delusione che lo sta ancora influenzando?

Per quanto riguarda lei, cosa la spinge a rifiutare l'idea di fare progetti a lungo termine?
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dopo
Utente
Utente
Gentile Dottoressa,
ho provato più volte a chiedergli da cosa derivi questo disprezzo, ma non lo sa nemmeno lui. Spesso è lui che intraprende questo tipo di discorsi, nella speranza, forse, di arrivare ad una soluzione. Per quanto riguarda probabili eventi traumatici non le saprei dire; so solo che non si è mai innamorato in precedenza.

Per ciò che attiene me, invece, sono una persona molto indecisa, e con scarsa fiducia in me stessa, tendo sempre a sottovalutare le mie potenzialità. Non so quale sia la causa per la quale rifiuto di fare progetti a lungo termine, credo sia una sorta di protezione alla mia persona. Non voglio illudere l'altro o l'altra, quando si tratta di amicizia. Non credo sia una questione di responsabilità, ma non voglio essere additata come "cattiva" della situazione. Peraltro questa mia indecisione cronica ha dei risvolti pessimi anche nelle mie relazioni interpersonali, in quanto tendo a non fidarmi mai, e cerco di distruggere la figura dell'altro. In effetti mi capita anche con il mio ragazzo, dubito molto di lui, e quando capisco che è stata solamente una paranoia mi sento abbastanza ridicola. Credo di voler trovare dei difetti per giustificare il fatto di non volermi lasciare andare, e "tenere la guardia alta". Tuttavia, riconoscendo il mio problema, mi metterò al più presto in contatto con uno specialista, poichè spesso mi succede di macchinare dei ragionamenti contorti che mi spaventano.

Cordialmente,

C.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Forse lei ha avuto qualche delusione che sta dimenticando o sottovalutando, perchè ha usato l'espressione "mai più" ("non avrei voluto progettare mai più qualcosa nel lungo termine") e questo significa che c'è stato un tempo in cui si impegnava in una maniera emotivamente più profonda con gli altri e faceva dei progetti, probabilmente naufragati.

Direi che è una buona idea contattare di persona un mio collega: visto che si rende conto di svalutare l'altro per tenerlo lontano vale la pena di capire da cosa nascono in lei questi meccanismi per risolvere alla radice il problema.
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dopo
Utente
Utente
Dottoressa La ringrazio molto per l'attenzione prestatami. Provvederò quanto prima a contattare un Suo collega per risolvere il mio problema.

Grazie ancora,

C.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Bene, faccia così e se vuole si aggiorni sulle novità.

Un caro saluto,


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Utente
Utente
gentile dottoressa, ho novità a parer mio spiacevoli. non sa se è innamorato, ma per la verità non sa nemmeno come capirlo. a volte è dolce e a volte è capace di dirmi cose che potrebbero minare la mia autostima, dice che non gli interessa dei sentimenti, mi ha detto che la nostra storia l'ho costruita interamente io e che lui è stato immobile, lasciando fare tutto a me... ma a me onestamente non sembra che sia stata una mia creazione. dopo una lunga telefonata in cui ha distrutto e, quindi, negato ogni suo coinvolgimento sentimentale mi ha chiesto di non vederlo per un po' perché deve studiare. io non mi faccio sentire, ma lui si quasi, in continuazione. mi parla dei fatti che avvengono nella sua giornata, dei problemi...a detta sua per condividere la sua giornata con me.
ciò mi confonde tantissimo, sto iniziando a dubitare perfino io dei sentimenti che provo per lui, perché talvolta credo che se fossi innamorata dovrei essere molto offesa per le sue parole, talvolta penso che magari questo potrebbe essere proprio sintomo di innamoramento, sono altalenante. fatto sta che mi ricorda una relazione analoga vissuta circa una decina di anni fa che mi aveva portato molta sofferenza.


cordialmente,
C.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Da quanto lei ci dice sembra che il ragazzo sia piuttosto ambivalente nei riguardi sia suoi sia della vostra storia: probabilmente non sa bene cosa vuole e manifesta comportamenti contraddittori che ovviamente la mandano in confusione, oltre a procurarle una significativa sofferenza.

Dopo averla allontanata non fa che cercarla, e a questo punto penso che stia a lei decidere se chiudere o continuare ponendo delle condizioni.


"mi ricorda una relazione analoga vissuta circa una decina di anni fa che mi aveva portato molta sofferenza"

E' stata quella storia a convincerla a non "progettare mai più qualcosa nel lungo termine"?