Pensiero ossessivo

cordiali saluti a tutti! sono un ragazzo di 23 anni che pensa decisamente troppo ed è un vero e proprio vortice.penso perchè vorrei avere un piano,una "formula" per affrontare la vita in modo da non ritrovarmi mai con le spalle scoperte.vorrei vivere in maniera spontanea attimo per attimo senza programmare a priori..invece non ci riesco,mi ritrovo sempre ad analizzare e a giudicare tutto.Con i miei pensieri ricerco un piano che mi permetta di sapere a priori quali stati d'animo provare e quali invece scartare..in quale modo essere al fine di trarre maggiori vantaggi dai rapporti interpersonali e da quelle sfide che la vita può presentare.Il problema è che questo "piano" ha sempre bisogno di essere riaggiornato..ad esempio mi dico "da ora in poi basta pensare troppo!vivi la vita momento per momento ed in maniera spontanea perchè solo così sarai te stesso ed essere te stesso è quello che vuoi" poi magari vedo un film in cui uno dei personaggi consiglia di essere positivi e fiduciosi in sè e allora mi dico " aspetta un attimo..ma allora devo semplicemente essere me stesso e spontaneo oppure devo anche sforzarmi di essere più positivo e fiducioso?" e così entro nel vortice di pensiero con il tentativo di far convergere le nuove direttive e cioè essere positivo e fiducioso con le vecchie e cioè essere spontaneo e me stesso!. insomma è sempre una ricerca di una direttiva un piano o "formula" per affrontare la vita che sia unica ed universale in modo di avere la sicurezzza di affrontare la vita con le spalle coperte sia per quanto riguarda le mie azioni(sapere cosa fare) sia per quanto riguarda i miei stati emotivi interni(sapere quali emozioni posso permettermi di provare e quando invece dire"questo non va bene è da eliminare"). penso troppo rimugino..vorrei essere me stesso perchè spesso non ci riesco ma finisco nel vortice del pensiero chiedendomi"che vuol dire essere me stesso?essere me stesso..ok e quindi come dovrei essere?" guardo un film e mi chiedo"io come mi comporterei in quel caso?"e così entro in quel meccanismo infernale che è il pensiero..alla ricerca di quella "formula".alla base di questa malsana ricerca ossessiva di controllo e di un "piano" di vita c'è sicuramente una mancanza di fiducia e di sicurezza..unita ad un carattere ansioso. ah è giusto sottolineare che le mie paranoie e il troppo pensare così come la mia insicurezza ruotano attorno alla mia frustrazione verso le donne..sono un buon mister 2di picche..per il resto nella mia vita non mi lamento granchè..non mi manca autostima più di tanto sulle altre sfere della mia vita ma è sulle ragazze che proprio sono frustrato ed insicuro..non riesco ad essere me stesso..spontaneo,calmo rilassato e naturale..cerco sempre di stupirle e di fare colpo..insomma la compagnia di una ragazza che mi piace non me la godo perchè mi sento sotto esame..mi sento sottoposto a giudizio..vorrei farle una bella impressione. a volte mi dico di non pensare ma non ci riesco..grazie a tutti
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Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37 6
Gentile Utente,

quello che descrive è comune a molte persone, specialmente della Sua età, e fa parte di quel processo di crescita legato alla tarda adolescenza ed all'ingresso nel mondo adulto.

Nella Sua descrizione mi ha colpito questa frase:
> me stesso e spontaneo oppure devo anche sforzarmi di essere più positivo e fiducioso

laddove sembrerebbero mancare del tutto gli aspetti *negativi*, come se non ci possa essere negatività e sfiducia. Il fatto di aspirare al meglio è un buon obiettivo, ma la maggior parte delle volte dobbiamo gestire anche gli aspetti meno belli, o meno piacevoli: e quindi, attenzione, a gestirli e non solo a negarli, nasconderli.

Certo se sente che il pensiero è eccessivo, allora dovrebbe trovare un approccio diverso alla forma di pensiero, anche se dovrebbe comunque far valutare da uno specialista se effettivamente c'è un pensiero ossessivo che diventa invalidante.

Però fondamentalmente, da quel che leggo e capisco, sembrerebbe che il fallimento non sia possibile e che il 2 di picche porti solo frustrazioni e non informazioni per agire diversamente ed aggiustare il tiro. Ci sono successi, ma ci sono anche insuccessi, ci sono rotte da seguire, ma anche variazioni alla rotta a seconda delle condizioni del momento.

Si ricordi che il film che Lei percepisce come una storia lineare, in realtà e fatto di tanti *ciack* e che la perfetta scena che ha davanti, è frutto di tante scene girate e scartate. Questo per dirle che bisogna provare e riprovare tante volte e che il meglio lo si raggiunge anche con tanti scarti, ed ogni scarto è un piccolo passo verso il meglio.

Dr. Fernando Bellizzi
Albo Psicologi Lazio matr. 10492

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Utente
Utente
innanzi tutto grazie mille per la risposta poi vorrei chiederle secondo lei quale sia il rapporto causa-effetto fra il pensare troppo e l'insicurezza.io credo che sia l'insicurezza a generare il mio troppo pensare..perchè mi rendo che con questo "piano" di cui parlavamo sopra non vorrei fare altro che mettermi con le spalle coperte..in altre parole creare uno stato emotivo interno con il quale(secondo me) saprò districarmi alla perfezione in quei rapporti interpersonali(soprattutto ragazze) e in quelle situazioni che la vita mi farà incontrare. se fossi più sicuro penserei semplicemente "come comportarmi di fronte a quella ragazza oppure come pormi emotivamente con quella ragazza? si vedrà!come faccio a saperlo ora che sono a casa da solo sul divano..quando mi ritroverò nella situazione vedrò come comportarmi..non devo per forza saperlo a priori.." però devo ammettere che ora come ora questa sicurezza in me non c'è!ricerco quella famosa formula..quel programma in cui deve essere scritto come comportarmi e quali stati emotivi provare al fine di avere successo una volta ritrovato nelle situazioni(ripeto soprattutto ragazze..).quando provo rabbia per un mio amico mi chiedo"aspetta,dovrei accettare questa arrabbiatura oppure sforzarmi di non giudicarlo?" quando una ragazza mi prende emotivamente mi chiedo "aspetta,dovrei lasciar fluire queste sensazioni ed esternarle liberamente oppure dovrei farmi vedere distaccato in modo da attrarla di più?" domande,analisi,giudizi..grazie ancora ;-)
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
"insomma è sempre una ricerca di una direttiva un piano o "formula" per affrontare la vita che sia unica ed universale in modo di avere la sicurezzza di affrontare la vita con le spalle coperte sia per quanto riguarda le mie azioni(sapere cosa fare) sia per quanto riguarda i miei stati emotivi interni(sapere quali emozioni posso permettermi di provare e quando invece dire"questo non va bene è da eliminare"). "


Gent.le ragazzo,
quello che tu descrivi è un autoinganno: gli esseri umani provano emozioni a prescindere dal fatto che esse siano opportune e/o gratificanti, non ci sono linee guida da seguire e questo ci apre numerose possibilità di scelta quindi non è una cattiva notizia.
Inoltre credo che le tue difficoltà con le ragazze siano solo una conseguenza di un eccessivo ripiegamento su te stesso si sta rivelando una trappola dalla quale è difficile .
A tal proposito un colloquio con uno Psicologo può offrirti l'opportunità di iniziare a fare chiarezza dentro di te e confrontarti con un interlocutore che faciliti l'emergere della disfunzionalità di alcune convinzioni.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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Utente
Utente
grazie mille per la risposta dottoressa

io con le ragazze sono sempre stato insicuro tranne un periodo qualche anno fa in cui "mi buttavo" e le cose andavano bene.adesso però non sono sicuro..non sono fiducioso in me.qualche settimana fa una ragazza molto bella mi ha invitato a prendere una birra,io ci sono andato ma già sapendo dentro di me che lei era per me troppo bella..e in effetti è un vero schianto!comunque..la serata non sono riuscito a godermela..quando sono con una ragazza che mi piace mi sento teso,sotto esame come se dovessi superare una prova..sento di dovermi muovere bene ho sempre paura che ci siano quei momenti di silenzio super imbarazzanti e il risultato è che non riesco mai ad essere spontaneo e naturale come sono quando sto con una ragazza che invece non mi piace..io credo che alla base di tutti questi costrutti e schemi mentali ci sia una mancanza di fiducia in me,insicurezza perchè di fatto devo ammettere che con le ragazze sono insicuro.inoltre quando con le ragazze le cose andavano bene mi ricordo che non avevo la necessità come adesso di sapere prima come comportarmi e in quale stato emotivo essere..anzi ero consapevole del fatto che le cosa avrebbe dovuto essere vissuta sul momento,una volta in compagnia della ragazza in questione avrei visto come comportarmi e lo avrei fatto in maniera istintiva.adesso che ricerco tutti questi schemi e queste formule mi rendo conto di non essere molto fiducioso in me.quello che mi dispiace è che questo tipo di ricerca di schemi e mancanza di spontaneità mi porta ad allontanare tutte le ragazze che mi piacciono e mi trasmettono qualcosa in quanto è proprio con loro che non riesco a stare bene e che mi sento forzato..sotto esame appunto. putroppo ho anche notato che il troppo pensiero è praticamente impossibile da mandare via col pensiero..se provo a non pensare penso di più..meno male che la cosa va a fasi alterne..ci sono periodi in cui mi sento l'uomo più fortunato del mondo e ringrazio il cielo di essere me e me soltanto..e altri in cui sono rapito dal pensiero e mi chiedo come essere quali stati emotivi provare come comportarmi e come pormi con le donne che cosa fare della mia vita..insomma un bel casino..comunque grazie mille ancora per aver letto i miei poemi deliranti e per aver risposto
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Utente
ah..mi scusi dottoressa camplone ma avrei da porle ancora una domanda riguardo a ciò che mi ha risposto.. lei quando scrive "autoinganno" cosa intende? grazie mille
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
L'espressione "autoinganno" si riferisce alla creazione di convinzioni che non sono fondate sulla realtà ma solo un desiderio ideale, nel tuo caso trovare la formula/ copione relazionale che ti metta al riparo dal rifiuto e dal giudizio dell'altro.
Le emozioni non sono nemici da mettere in gabbia sono gli ingredienti che rendono interessante il nostro percorso di vita, la stessa sofferenza tanto temuta può diventare un tesoro prezioso perché facilita un processo di crescita personale.
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Utente
Utente
grazie mille per la risposta dottoressa..veramente bella..io in effetti il giudizio degli altri lo temo..forse perchè sin da piccolo sono sempre stato piuttosto intelligente e spiccavo sia nell'ambiente familiare che scolastico e quindi è come se fossi abituato per forza a
fare e ricevere il massimo e ad avere grandi aspettative verso me stesso..o forse semplicemente perchè sono insicuro(perchè in effetti su certi ambiti lo sono senz'altro) e temo che il giudizio degli altri sia sufficente ad affossarmi e quindi non mi ritengo in grado di sostenerlo..o forse un pò tutte e due queste cose..

cordiali saluti