Paura della cecità

Buongiorno,
sono Marina, ho scritto alcne volte in questo sito nella sezione oculistica, mi sono decisa a scrivere anche qui perchè i miei problemi oculari mi stanno portando ad avere anche grossi problemi depressivi.
Premetto che sono una ragazza molto miope e questo comporta dei rischi per la mia capacità visiva futura, al momento ho già dei problemi agli occhi che con la prevenzione sono "contenibili" ma la mia paura si sta rivolgendo a malattie oculari più serie, per intenderci sono più a rischio di sviluppare gravi conseguenze, come quando una persona fuma è più rischio di cancro...spero di essermi spiegata.
Al momento non c'è nessun segno però che possa far pensare che mi capiti per forza, solo che, i fastidi che ho ora agli occhi, mi hanno portato a passare le giornate su internet a leggere consulti, documenti e articoli e da lì la paura e l'ansia hanno cominciato a crescere, crescere a tal modo di farmi chiudere in casa, di non parlare con nessuno, se non con il mio ragazzo, e quando parlo lo faccio solamente per dire che non voglio diventare cieca, che ho paura, piango in continuazione, anche se la cecità potrebbe non arrivare mai io mi sento già tale.
Dottori non riesco ad uscirne, sono entrata in questo circolo vizioso che mi sta annullando, non riesco a godermi la vita, non ho più voglia di programmare il fututo perchè l'unico pensiero è che tanto un futuro non lo avrò.
Internet è stata un'invenzione strepitosa, ma per è diventato uno strumento di tortura, e anche se decidessi di non leggere più articoli ormai mi sono spaventata.
Cosa devo fare? come si esce da questa situazione?
Grazie in anticipo
Marina
[#1]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Ha ragione signorina,
Internet puo' essere un nemico terribile, soprattutto perche' generalIzza non personalizza (come potrebbe) i suoi report.
La paura della cecita' e' una delle peggiri paure che esistono perche' la persita di uno dei beni più' preziosi, la vista. E tutti i simboli ad essa legati, il discernimeto, la liberta, il controllo, etc.
E' percio' comprensibile la Sua angoscia.
Ma la paura, l'angoscia hanno in se' una funzione positiva, preventiva anche dei danni eventuali.
Qui di estrapolerei 2 elementi positivi
. Si mantenga aderente alla diagnosi che le e' stata fatta senza cercare di ampliarla arbitrriamente con le miriadi di fonti non sempre serie di provenienti da Internet E' stata fatta su misura per Lei e recepisce la Sua reale problematica; ;
. Faccia con scrupolo le terapie che le sono state assegnate senza trascurarle.
Faccia la Sua vita con serenita'.
Solo nel caso questa angoscia divenisse pervasiva potra' considerare la possibilita' di chiedere un aiuto psicologico, un sostegno per affrontare una difficolta' in modo più' forte.
I migliori auguri

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#2]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Grazie Dottoresa,
io purtroppo ho sbagliato perchè sono andata a cercarmi la paura da sola, sono venuta in questo sito a chiedere consulti agli oculisti e le loro risposte, pur corrette che siano mi hanno gettato nel panico, costringedomi a riscrivere fino a quando uno dei dottori non mi dicessa la risposta che volevo sentire, così da poter scegliere tra quella meno brutta.
Io vado a periodi dove sono tranquilla e non ho paura di niente, poi ripiombo nel dramma,ed ogni volta che ci ricasco è sempre peggio, ed ho paura di non farcela.
Penso di aver bisogno di qualcuno che mi aiuti in maniera più forte, l'aiuto di un professionista.
Grazie per l'aiuto..