E' anormale aver bisogno di affetto ?

Buongiorno, da tantissimi anni convivo con la depressione. A momenti sto meglio, in altri determinati momenti ..peggio. La mia depressione nasce da un bisogno non appagato di affetto femminile, di amore.
Non ho una ragazza, tranne sporadiche avventure che mi hanno buttato giù appena finite.
Quello che vado cercando da loro è soprattutto 'affetto', 'amore', 'buoni sentimenti'.. poi, solo dopo, il lato sessuale. Tutto ciò sembra merce rara oggi.
Fatto sta che, a causa di cambiamenti lavorativi, ed un trasferimento ... ho deciso di lasciare il lavoro. Casa mia, con i miei familiari, è l'unico 'punto fermo' della mia vita... quindi ho preferito ributtarmi nel mondo incerto della disoccupazione.
Visto che è il decimo lavoro che cambio (dieci forse no, ma 5 o 6 si), sono davvero stanco, di perdere le persone, i colleghi, che mi facevano sentire bene, parte di un gruppo... accettato.
E di tutto questo sono stanco...
Così oggi ho aumentato le mie gocce di paroxetina... e subito, mi sento un po' 'meglio' ... in quello stato di 'menefreghismo', in cui mi ritrovo effettivamente a non sentire più quel bisogno 'di amore' che ho di quando mi sento 'depresso'.
Anzi, sempre più spesso mi rendo conto che se stessi a pieno regime, di psicofarmaci, anche solo un trasferimento aziendale, ed un opportunità lavorativa lontano da casa.. non mi peserebbero.

Allora mi chiedo se io sono 'anormale' con la depressione (cioè con questo mio bisogno di 'socialità', di 'affettività' che non riesco ad appagare, e solo quando per puro caso appago, mi fa sentire bene) o se sono 'anormale' con gli effetti dell'antidepressivo (che mi trasforma in qualcuno che non ha assolutamente bisogno di niente se non di mangiare, bere, dormire... e che d'un tratto mi rendo conto di non aver bisogno di alcun affetto).

Chiedo a voi. Grazie
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

per rispondere alla Sua domanda, ovvero se sia normale aver bisogno d'affetto, posso risponderLe di sì.
Noi tutti nasciamo con il bisogno innato di sicurezza e protezione e lo cerchiamo fin da subito nelle figure per noi significative (es mamma).

Però bisognerebbe capire meglio la Sua storia: che cosa succede a Lei nelle relazioni?
Il Suo bisogno d'amore e vicinanza si spegne se appagato o no?

Questi sono temi tipici da affrontare in una psicoterapia.
Ha mai pensato di intraprenderne una?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Non è anormale aver bisogno di affetto, è anormale non riuscire a ottenerlo.

Lei che cosa ha fatto, concretamente, per cercare di diventare più competente, a parte farsi aumentare le gocce di paroxetina e inserire molte richieste qui da noi?

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#3]
dopo
Attivo dal 2009 al 2021
Ex utente
Grazie innanzitutto per le risposte.
Rispondendo al Dott. Santonocito: l'aumento delle gocce, mi permette di 'stare a galla', ora che mancando il lavoro, mi mancano anche le relazioni che più o meno riesco ad intrecciare lavorativamente. Concretamente cosa faccio ? Con le poche donne che mi capita di conoscere ho un approccio dolce e affettuoso ... perchè spero di ottenerne il ritorno. E inconsciamente (e cosciamente) spero di trovare qualcuna con cui passare il resto dell'esistenza.
Ma ho imparato, soprattutto nell'ultima mia (dis)avventura, che ... le donne cercano soprattutto un amante, un partner sessuale. E se non sei all'altezza delle aspettative, fanno presto a cambiare.
I valori interni che esprimo e che vado cercando come ad esempio: onestà, fedeltà, coerenza .. sono difficili da trovare.
Ecco, si , credo di essere il classico 'depresso' disadattato perchè cerco di esprimere (e vado cercando) valori che nella società 'commerciale' di oggi, non esistono più.
[#4]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile Signore,
La depressione si manifesta proprio con un' anomala regolazione dell'affettivita'. C'e' un aumentato bisogno di ricevere manifestazioni di affetto perche' le manifestazioni di affetto verso se stessi vengono meno.
Potrebbe essere questo quello che prova?
Gli psicofarmaci come la paroxetina dovrebbero aiutarla a modulare il bisogno di ricevere affettto dall'esterno e a essere piu' sereno.
I migliori saluti

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#5]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> credo di essere il classico 'depresso' disadattato perchè cerco di esprimere (e vado cercando) valori che nella società 'commerciale' di oggi, non esistono più
>>>

No, il problema sembra diverso.

Se lei si sente il classico depresso disadattato, senza rendersene conto proietterà esattamente quest'immagine verso le persone che incontra: quella del depresso disadattato. Anche se fosse depositario dei valori più nobili di questo mondo.

Perciò la mia domanda è: che cosa sta facendo, in concreto, per non presentarsi come un depresso disadattato?

Quando si esce fuori si cerca di essere presentabili nel vestire, nell'igiene personale, nei modi. Occorre esserlo anche nell'umore e nell'atteggiamento, altrimenti gli altri si allontanano. Non per cattiveria o superficialità, ma per istinto di sopravvivenza. Le persone in genere cercano compagnia per stare bene, non per stare male.

Lei vorrebbe stare con una depressa disadattata?

[#6]
dopo
Attivo dal 2009 al 2021
Ex utente
Dottor. Santonocito, lei ha perfettamente ragione. Vengo davvero 'scartato' per questo mio stato depresso, lo so.

Io cerco in ogni modo di nascondere questa mio stato. Cerco di curarmi esteriormente il più possibile, e poi nascondere quello che provo veramente.
Quello che provo veramente è:
1. Rabbia, per il passato. Rabbia per come mi sono andate le cose in ambito sentimentale... per il fatto di aver avuto (come dice lei) "sentimenti nobili" ed essere invece stato sempre deluso dalle (pochissime) donne con cui ho 'approcciato' o sono state con me (persone, poi, con davvero poca sostanza, e qui si aprirebbe un altro capitolo del perchè finisco per cercarle così).
2. Delusione e depressione (figlie di questa rabbia).

Purtroppo questi due 'pensieri fissi' non riesco a farmeli passare. Non riesco a pensare: ma si è andata così, vedrai che andrà meglio. Me lo dico da quando ho 16-17 anni.. oggi ne ho 32 e finisce sempre male.

In concreto cosa faccio ?
Poco o niente. Mi curo con un antidepressivo che mi da tono ma mi toglie completamente la libido, e poi una cosa sbagliatissima: cambio lavoro per cercare nuove conoscenze ed esperienze.
Ma anche questo modo di fare mi sta portando al fallimento completo come persona.

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41