Storia troppo difficile
salve,grazie di leggere la mia storia.sono una ragazza di 28 anni,innamorata pazza di un uomo di 32,un'amore molto intenso,euforico....fin qui nessun dubbio. quando l'ho conosciuto ero consapevole che viveva con la sua donna,cn cui a fatto un bimbo di 8 anni.nonostante, lui decide di lasciarla e di stare con me,all'inizio ci sono state polemiche,visto che la sua ex nn ha accettato la situazione.ad oggi dopo quasi un anno il disastro. la brutta notizia che alla ex è stato diagnosticato un tumore,cosa molto sconvolgente .adesso a cominciato i cicli di chemio,e questo è solo linizio.lui è molto sofferente e anche io.ha paura per il figlio, le previsioni di guarigione nn sn buone.ad oggi noi stiamo insieme:abbiamo sospeso la costruzione della nostra casa,ci vediamo poco perchè lui deve stare cn il bimbo...ci sentiamo sempre e credo ce ci amiamo tanto.adesso mi chiedo,come vivere questa situazione?come comportarmi verso di lui,visto che dovra comunque avere rispetto x questa donna che a lasciato poco tempo fa,io come la devo vivere?ci sara la possibilita di dover conoscere il bimbo...come puo reagire?come mi posso avvicinare??se dovesse perdere la mamma? aiutatemi
Gentile Utente,
la situazione è chiaramente complessa data la gravita della diagnosi, ma questo non deve indurla a pensare al peggio. Questa situazione riattiverà nel suo partner, come è normale che sia, un senso di "accudimento" nei confronti di questa donna, anche per il fatto che hanno avuto un figlio insieme.
Nessuno le può dire come vivere questa situazione oppure come comportarsi nei confronti del bambino, ci vuole semplicemente un po' di buon senso, tenendo presente che sarà necessaria una maggiore vicinanza, almeno per il suo partner.
la situazione è chiaramente complessa data la gravita della diagnosi, ma questo non deve indurla a pensare al peggio. Questa situazione riattiverà nel suo partner, come è normale che sia, un senso di "accudimento" nei confronti di questa donna, anche per il fatto che hanno avuto un figlio insieme.
Nessuno le può dire come vivere questa situazione oppure come comportarsi nei confronti del bambino, ci vuole semplicemente un po' di buon senso, tenendo presente che sarà necessaria una maggiore vicinanza, almeno per il suo partner.
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
Utente
grazie x la sua risposta. in questi casi è giusto o prematuro conoscere il bimbo,a otto anni si a la percezione di cosa sta succedendo? potrebbe reagire con me in modo aggressivo.e se lei venisse a mancare?
Gentile Utente,
non ho capito: Lei non ha mai incontrato questo bimbo di 8 anni?
Come mai? Il bambino quando sta con il padre, a prescindere dalla diagnosi fatta alla mamma, non vive a casa col papà? E Lei non si è mai trovata ad essere presente?
Non è mai stata coinvolta neppure in altre occasioni riguardanti la vita di questo bambino (es frequentazione con i nonni, genitori del Suo compagno, feste, ecc...)?
Avvicinarsi in una situazione del genere potrebbe non essere così facile, Lei che cosa teme? E da parte di chi?
non ho capito: Lei non ha mai incontrato questo bimbo di 8 anni?
Come mai? Il bambino quando sta con il padre, a prescindere dalla diagnosi fatta alla mamma, non vive a casa col papà? E Lei non si è mai trovata ad essere presente?
Non è mai stata coinvolta neppure in altre occasioni riguardanti la vita di questo bambino (es frequentazione con i nonni, genitori del Suo compagno, feste, ecc...)?
Avvicinarsi in una situazione del genere potrebbe non essere così facile, Lei che cosa teme? E da parte di chi?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Gentile Utente,
abbiamo scritto nello stesso momento...
il bambino potrebbe reagire in maniera aggressiva oppure no.
Ma è un bambino e deve essere in ogni caso tutelato.
E' Lei che deve essere pronta a situazioni di questo tipo.
Ne ha parlato con il Suo compagno?
Lui che pensa? Lui ne ha parlato al figlio?
Perchè fin qui lo avete escluso da una comunicazione così importante?
abbiamo scritto nello stesso momento...
il bambino potrebbe reagire in maniera aggressiva oppure no.
Ma è un bambino e deve essere in ogni caso tutelato.
E' Lei che deve essere pronta a situazioni di questo tipo.
Ne ha parlato con il Suo compagno?
Lui che pensa? Lui ne ha parlato al figlio?
Perchè fin qui lo avete escluso da una comunicazione così importante?
Utente
non èmolto ce stiamo insieme e loro si sono lasciati da un anno. lui a provato a ricreare una vita con me.il bimbo stava spesso con la mamma. adesso lei a problemi.e noi x stare insieme vogliamo ce il bimbo mi conosca....ma la situazione è delicata e nn sappiamo come fare.
Il bimbo è a conoscenza della malattia della mamma?
Chi gli ha comunicato la malattia, se è stato fatto?
Chi gli ha comunicato la malattia, se è stato fatto?
Utente
si il padre piano piano sta spiegando al bimbo
In questa circostanza è molto importante scegliere le parole giuste nel comunicare al bimbo la situazione.
Il Suo compagno ha chiesto aiuto a uno psicologo?
Vede, credo che se Lei cominciasse già a fare parte della vita del bambino, potrebbero evitarsi tante spiacevoli situazioni e potrebbe essere tutto molto più spontaneo e naturale per tutti.
Che ne pensa?
Il Suo compagno ha chiesto aiuto a uno psicologo?
Vede, credo che se Lei cominciasse già a fare parte della vita del bambino, potrebbero evitarsi tante spiacevoli situazioni e potrebbe essere tutto molto più spontaneo e naturale per tutti.
Che ne pensa?
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 1.8k visite dal 04/03/2013.
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