Rabbia e litigi

Salve,io e la mia ragazza,rispettivamente di 21 e 18 anni,stiamo,anzi stavamo insieme da quasi 1 anno e 9 mesi. Negli ultimi tempi,cioè già da almeno un paio di mesi,litigavamo molto spesso,più del solito,anche se fin dagli inizi siamo stati una coppia litigiosa,soprattutto per i nostri caratteri dominanti che si scontravano. Nel'ultimo periodo,non riuscivo più a sopportare nessun litigio,appena cominciavamo a litigare mi arrabbiavo subito,e sono arrivato anche a pensare di metterle le mani addosso,pensiero che mai mi era passato nella testa nei tempi precedenti. Le ultime volte poi,ero arrivato a tirarle i capelli,urlarle contro,lei si spaventava e si metteva a piangere,e aveva paura di me,e a quel punto anch'io mi rendevo conto di ciò che avevo fatto,e io stesso avevo paura di me.Sabato scorso è successa la stessa cosa,abbiamo litigato,mi sono arrabbiato da morire e ho cominciato anche a strozzarla un poco,ma poi ho smesso subito,e ho deciso a quel punto di lasciarla,sia perchè avevo paura di arrivarle a fare qualcosa di peggio,e non voglio perchè a lei tengo,e anche perchè non sopportavo più i litigi,che avvenivano in modo molto frequente(su 3 giorni che ci si vedeva,1 si litigava e litigavamo anche spesso per telefono negli altri giorni).
In questi giorni sto parecchio male,perchè mi manca parecchio,e vorrei tornare con lei,perchè nei momenti normali sono al settimo cielo,ma se ripenso a tutti i litigi,non riesco ad affrontare la cosa,e poi ho paura di questa cosa di metterle le mani addosso.
La mia domanda è: io ho questi pensieri perchè non la sopporto più e quindi è destino che debba finire,o questa reazione l'avrei con tutte? Cioè,io mi chiedo,la sto perdendo per un problema mio (sono io che psicologicamente non riesco a leggere i litigi e gestire la rabbia) o il tempo di me e lei insieme è andato ed è questa relazione che mi fa quest'effetto?
Grazie.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Ragazzo,
poco ci dice di lei se non rispetto a questo rapporto conflittuale con la sua ragazza e della sua difficoltà a controllare i suoi impulsi e la sua rabbia.

Le è capitato anche in altre situazioni?
Tende solitamente ad agire di impulso, a lasciarsi sovrastare dai suoi stati emotivi?
Cosa ci può dire su lei, la sua vita, le sue relazioni amicali e sulla sua famiglia?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia Psicologo, Psicoterapeuta 739 20 3
Gentile utente,
Certo lei ha un problema serio a gestire la rabbia. Non so se questo le capita solo con la sua ragazza o se in passato ricorda altri episodi nell'ambito familiare e sentimentale. Queste scene non devono succedere ed è' bene che lei, come ha fatto, si tenga a distanza di sicurezza, anche se questo le causa disagio e sofferenza. Credo indispensabile che si rivolga quanto prima a uno psicologo per una consulenza. Non è' un problema da sottovalutare, sia per le conseguenze gravi per se' e la ragazza, sia per future relazioni! Vedo che lei è una persona che si è posta in discussione e questo e' sicuramente un buon elemento per capire da dove viene tutta questa rabbia e soprattutto gestirla in modo protettivo! Ci tenga aggiornati!
Cordiali saluti.
Dott.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa a ind. Clinico

Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa. Psicoterapeuta. Analista Transazionale

[#3]
dopo
Utente
Utente
Gentili dottorese,
dopo che mi avete posto questa domanda,ho riflettuto un po' su altri episodi,e me ne sono venuti in mente un paio.
Verso Ottobre,ebbi una discussione con mia madre,sclerai,cominciai a urlare e a piangere,e lei mi tirò uno schiaffo,probabilmente per calmarmi,e io,di getto,le ritirai un ceffone,cosa che non avevo mai fatto in 20 anni della mia vita.
Quando ero più piccolo,probabilmente verso 10 anni,un mio amico mi prendeva in giro perchè avevo il fiatone e mi stancavo dopo aver corso un metro,e dopo tanto che insisteva e mi derideva,gli tirai un cazzotto nella pancia.
E verso 14 anni,litigai con mia sorella,e per la rabbia tirai un pugno a un palo nel giardino di casa mia,e mi venne un ematoma per un paio di giorni.

Comunque su di me posso dire che frequento l'università di Matematica,università molto pesante e che mi porta via molto tempo,cioè tutte le mattine e tutti i pomeriggi dal lunedì al venerdì,e a volte anche gli weekend.Sono indietro di un paio di un'esami,ma è normale per l'università che frequento,e comunque mi impegno per essere in pari il più possibile.
Potrei aggiungere,non so se può essere utile,che il gruppo dei miei amici,delle superiori che sono rimasti e sono gli amici d'ora,sono quasi tutti in pari con gli esami,facendo università diverse,e che reputo,penso senza presunzione,più facili,e inoltre hanno più tempo libero di me,e quindi li invidio un po'.
Inoltre,dal punto di vista sportivo,sono parecchio occupato con l'università,sono iscritto ad una palestra,poichè non ho tempo per fare un'attività agonistico,ma riesco comunque ad andarci solo una sera a settimana,e inoltre una sera gioco a calcetto con gli amici,quindi ho due sere di attività sportiva alla settimana.

Inoltre sulla domanda dell'agire d'impulso,posso dire che dipende,molte volte ragiono e agisco di conseguenza,altre agisco impulsivamente.

Grazie dell'attenzione.
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Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia Psicologo, Psicoterapeuta 739 20 3
Gentile ragazzo,
La reazione della rabbia sembra essere una modalità relazionale appresa in famiglia, quindi, per traslazione, si ripropone in contesti di coinvolgimento affettivo (come con la ragazza o con il suo amico). Questo contesto, quindi, e' quello maggiormente esposto e sul quale la invito a intervenire, con l'aiuto di uno psicologo.Vede, la rabbia e' un'emozione sana e, secondo la teoria darwiniana delle emozioni, molto adattiva in termini di sopravvivenza. Psicologicamente parlando, può essere una modalità per mettere distanza ed evitare invasioni psichiche, oppure, in psicologia sociale, una reazione a uno stato di frustrazione. Potrei continuare con altre interpretazioni di stampo cognitivista, psicodinamico ecc. Ma quello che voglio puntualizzare e' che tale emozione, ben calibrata ed incanalata, può essere molto costruttiva, se non supera gli argini ; in tal caso, e' in grado di distruggere le relazioni.
Alla sua domanda se questa rabbia e' sintomatica di un rapporto sentimentale che sta finendo, non so dare una risposta, ma da quello che dice, i suoi attacchi sembrano essere una reazione a quelle che sono percepite come aggressioni, lo schiaffo di sua madre, per es., oppure la derisione del compagno. In che modo, le chiedo, la sua ragazza si pone con lei? Cosa fa, praticamente, o dice per cui lei si attiva in modo aggressivo? La reazione di rabbia, infatti, avviene in un contesto di relazione e di transazioni, secondo la logica, in questo caso, di stimolo, valutazione dello stimolo e risposta.
Un cordiale saluto
Dott.ssa E.Scolamacchia
[#5]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottoressa,
i motivi per cui io scoppio,in generale,sono dati dal fatto che la mia ragazza comincia un litigio perchè si mette a pensare a eventi passati della mia vita,di quando io non stavo ancora con lei e non ci conoscevamo,e a stare male per questo. Io,quando tira fuori queste cose,non ci vedo più,perchè come io ho messo alle spalle il suo passato lei dovrebbe fare altrettanto del mio,anche perché questo passato non è mai "ritornato" nel nostro rapporto,perchè per me era sepolto,era passato!
Ora negli ultimi tempi,scattavo anche per cose futili,semplicemente il discutere,il cominciare a litigare per cose inutili o banali,faceva scattare in me questa reazione.

Grazie dell'attenzione.
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Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia Psicologo, Psicoterapeuta 739 20 3
Che lei possa essere irritato ed arrabbiato per alcune provocazioni, non è' grave di per se'. Il problema e' che lei passa all'atto, invece di discutere o, in certi casi meglio ancora, girare i tacchi e andarsene. Ha mai provato a voltare le spalle e andarsene senza voltarsi indietro quando la sua ragazza comincia la solita tiritera? Guardi che funziona molto più che aggredirla, mostra, così, la sua superiorità. E' un gesto che lascia spiazzati , mi creda! E mette un limite alle provocazioni dell'altro!
Un cordiale saluto
Dott.ssa E.Scolamacchia
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dopo
Utente
Utente
E invece no,ho provato e l'ho fatto più di una volta,giravo i tacchi e me ne andavo,ma la sua risposta in merito a quel gesto era:<<Sai solo andartene>> e la cosa faceva peggio che meglio,poichè lei,quando me ne andavo,stava ancora più male e le cose non si chiarivano,ma anzi si amplificavano e quando ci rivedevamo i litigi erano ancora più aspri.

Grazie dell'attenzione.