Sguardi del professore all'università

Gentili Dottori,
sono una ragazza di 25 anni. Sto seguendo il mio ultimo corso universitario. E' dal primo giorno di lezione che mi sono infatuata del professore, un uomo sulla quarantina: ero in prima fila e sono rimasta come ammaliata dal suo sguardo. Mi è subito entrato nei pensieri, sebbene io sia fidanzata da circa un anno con un ragazzo coetaneo, con il quale però le cose non funzionano molto. Per i 3 mesi del corso sono sempre stata in prima fila e tra me e lui si è creato un gioco di sguardi e anche dei miei compagni di corso mi fanno battute sul fatto che io e il professore ci guardiamo sempre, dunque non credo sia tutto un mio film mentale! Lui spiega guardando quasi sempre solo a me, mi fissa a lungo negli occhi, spesso mi sorride. Un po' è il suo modo di fare perchè tende a spiegare guardando sempre le solite persone in prima fila, ma con me la cosa va oltre...prima di iniziare a spiegare, capita che spesso ci guardiamo mentre lui è alla cattedra e io seduta davanti, a volte inizio io, altre volte alzo lo sguardo e lo sorprendo che mi stava scrutando, al che lui mi sorride. E anche al termine di lezione appena mi alzo mi squadra e lo fa sempre solo con me. Questa settimana il suo corso è finito, ma l'ho incontrato nel cortile dell'università: quando mi vede mi sorride già a distanza e mi saluta, e se passa in compagnia di altri professori quando sono nelle vicinanze ho notato che alza lo sguardo e mi fissa. Insomma, quando mi capita vicino, non c'è una volta che non mi lancia un'occhiata. Ma il problema è che il suo sguardo è indecifrabile! E' profondo e intenso e sempre fisso negli occhi. E io ne resto sempre magnetizzata e continuo a fissarlo!
Questa situazione mi intriga molto, ma mi riempie anche di ansie. Il problema è che il professore è omosessuale e dicono pure abbia una vita sessuale licenziosa e gusti trasgressivi, rigorosamente con uomini. E soprattutto è misogino, stando alla vulgata opinio in università: in effetti, tende a essere maleducato con le ragazze, non le saluta, non le guarda mai in faccia, non risponde alle mail e agli esami usa due pesi e due misure a seconda che l'interrogato sia uomo o donna.
Se non fossi venuta a conoscenza di questa sua nomea, avrei pensato di piacergli fisicamente o magari di stargli simpatica a pelle. Ma, dando tutti per risaputa la sua omosessualità e avversione alle donne, non so proprio che significato dare ai suoi sguardi. E' vero, sono io che ho iniziato, ma allora perchè ricambiarmi sempre e fissarmi anche lui spesso di sua iniziativa? Magari è bisessuale? Magari è solo incuriosito e non capisce perchè lo guardo? O ha capito che ho una cotta per lui e ne è lusingato? O si sente attratto da me e vuole portarmi a letto? Oppure magari mi considera male e crede voglia sedurlo per un voto alto all'esame...
Come posso decifrare questa situazione? Provare a parlarci magari con il pretesto di non aver capito degli argomenti di lezione?
Grazie mille per l'attenzione
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Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia Psicologo, Psicoterapeuta 739 20 3
Gentile ragazza,
Vedo dai precedenti consulti che ancora non è' venuta fuori dalla dinamica di tipo ossessivo che le impedisce, o perlomeno limita, di avere una vita reale soddisfacente e piena. Che cosa, della realtà quotidiana, non le piace al punto di ricorrere alla fantasia e alla costruzione di storie ipotetiche? Aveva prospettato, e le era stato consigliato, di rivolgersi a uno psicologo. L'ha fatto? Dalla sua storia, percepisco una certa insoddisfazione legata, forse, al concetto di realtà come banale e troppo normale" da aver bisogno di po' di immaginazione per renderla piu' accettabile.. Stare con i suoi coetanei, divertirsi e svagarsi con il suo ragazzo ecc. le da' scarso appagamento? Qualora lei conoscesse per filo e per segno la storia del prof. omosessuale o meno, la sua vita cambierebbe ? Se poi, le continue domande le procurano sollievo, continui a farsele, probabilmente senza aspettarsi risposte. L'unico modo per saperle sarebbe andare dal prof. e chiederglielo direttamente. Se se la sente.....
Cordialmente
Dott.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa ad ind. Clinico

Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa. Psicoterapeuta. Analista Transazionale

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dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta, anzitutto.
No, il professore in questione e l'altro uomo sono due diverse persone.
Quello precedente è totalmente sparito dai miei pensieri qualche mese fa e da allora mi sento esuberante e mi sto prendendo cotte per più ragazzi all'università e per il professore di cui parlo nel consulto di oggi. Sto prendendo atto del fatto di non essere innamorata del mio attuale ragazzo e gli ho iniziato a parlare del fatto che la relazione con lui sta perdendo di significato e non lo voglio prendere in giro portando avanti una relazione senza amore.
E' vero quello che dice, trovo la mia realtà, la mia vita, troppo banale e frustrante. Ciò che è "normale" non mi fa provare emozioni forti, non mi fa sentire pienamente viva...
Forse è per questo che mi innamoro di uomini l'uno più strampalato e complicato dell'altro...
Non ci posso fare niente, sono fatta così per indole, credo...
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Ragazza,
Così come la Collega , ho notato anche' io i suoi pregressi consulti, sempre relazioni con uomini o donne impossibili, impegnati, irraggiungibili.

Si è rivolta ad un professionista per approfondire le dinamiche del suo sentire?

Quali sono le motivazioni che spingono il professore allo scambio di sguardi, a noi non è dato saperlo, credo invece che dovrebbe comprendere lei quali sono le sue di motivazioni, che la spingono verso questi ' amori dubbi ed impossibili' .

Spesso dietro queste scelte, si cela la paura dell' abbandono e dell' amore, provi a riflettere per poter accedere ad una migliore più vibrante qualità di vita

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it