capire quale sia la motivazione di questa paura che mi assilla

Buongiorno, vi scrivo per chiederVi di aiutarmi a capire cos'ho che non va? Cos'ho sbagliato? Sono le domande che mi assillano ogni maledetto giorno, ed ogni volta che ci penso mi vien da piangere...Cercheró di non dilungarmi troppo, ma comunque cercando di esprimere tutto, visto che tutto quello che sto x scrivere non l'ho mai espresso a nessuno, perché ho paura, paura di perdere quei legami, paura di essere giudicata e della solitudine...Vista da fuori la mia vita é apparentemente normale...Ho 30 anni, fidanzata da sette con un ragazzo, con cui peró subito all'inizio della storia scopro di aver un legame di parentela (i nostri nonni materni erano fratelli)...dopo una litigata con i miei genitori che non volevano accettare la storia (attualmente non so quale sia la loro opinione), credo piú che altro x il giudizio dei parenti e amici, decido di nascondere il tutto e continuare per la mia strada, x' dopo una serie di delusioni amorose, finalmente mi sento serena...Oggi a distanza di tutto questo tempo, non ho ancora avuto il coraggio di parlare con i miei di spiegare come stanno le cose...premetto con loro non ho mai avuto un rapporto aperto, mai parlato di cose personali, forse x il distacco precedente a causa del lavoro, loro si sono spaccati la schiena x farmi vivere "bene" però forse tralasciando un pó il rapporto umano ed affettivo...fino all'etá di 20anni dal lunedí al venerdí vivevo da mia nonna...il rapporto inoltre s'era rotto un pò di più nell'adolescenza x le solite ragazzate, e credo che l'ulteriore stacco fu lo screzio di questa storia (ma il distacco forse più voluto da me, mi rendo conto che spesso sono io a metter il muro, e loro non chiedono mai nulla)...ora m trovo ad un bivio, o gliene parlo in modo da poter continuare il rapporto serenamente e poter costruire una mia famiglia e voglio che anche loro ne siano partecipi(ma ho paura di parlare,non so da dove cominciare ne cosa dire...ho paura che si arrabbino e non mi parlino piú. Mio padre ha un carattere particolare se qualcosa non gli va bene e alza la voce e mia madre mette il "muso" e non ti parla più e si chiude in sè stessa) o pongo fine alla mia storia (a cui fino a poco tempo fa credevo di poter proseguire a testa bassa anche senza l'appoggio dei miei)....non so che fare...sto male...piango...ho sfoghi cutanei,perdo capelli ed il cuoio cappelluto mi si desquama, m han detto che la causa è forte stress...da una parte penso:posso dare una delusione del genere ai miei?hanno solo me,si meritano tutto questo? Dall'altra ho il mio ragazzo,a cui non ho mai esposto tutte le mie paure, che mi fa pressione sull'imminente acquisto di una casa per noi..io sto bene con lui,ma non credo la forza di affrontare questo...non ho molti amici e la mia vita sociale é legata a lui, se dovessi lasciar tutto che farei da sola?a 30 é impossibile rifarsi una vita sociale da zero..non so che fare, aiutatemi a capire cosa fare,devo rivolgere a qualche specialista?grazie
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Dr. Roberto Callina Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 1.3k 32 6
Cara Utente,

leggendo la sua richiesta mi sembra che la sua preoccupazione più grande sia legata alla solitudine; non si esprime riguardo a quali siano i suoi sentimenti per il suo ragazzo; si limita a dire che con lui sta bene ma sembra più preoccupata che, perdendo lui, perderebbe anche la vita sociale che avete condiviso. E' così?

Il suo ragazzo non sa che la vostra relazione è "clandestina"? Che i suoi genitori non ne sono a conoscenza?
E i genitori di lui sanno di voi?

Cosa fa lei nella vita? Ha un lavoro?

Un caro saluto

Dr. Roberto Callina - Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Specialista in psicoterapia dinamica - Milano
www.robertocallina.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno Dr.,

credo che una delle cause sia anche e sicuramente la paura della solitudine, però io sono sicura che non voglio perderlo, il mio star bene significa anche che lo amo, non sono mai stata così bene con una persona, di lui non ho vergogna di me stessa e per come sono, cosa invece che con gli altri non avevo. Non ho mai espresso me stessa,in tutta la mia vita, come ho fatto con lui, anche con le mie amiche non sono del tutto me stessa come lo sono con lui...non so perchè, forse è paura di non essere accettata, non so...Io ogni giorno fantastico sulla nostra futura vita insieme, fantastico anche su possibili figli...crede che inconsciamente io sia attaccata a lui ma non sia un rapporto sano?
Il mio ragazzo sa del fatto che all'inizio i miei non accettavano, sa che tutt'ora non si esprimono e non ne parliamo, ma lui viene in casa tranquillamente e si parlano, ovvio non si mettono a tavola insieme, ma almeno qualche parola se la scambiano...forse in cuor loro i miei sanno tutto ma, sia x il mio che x il loro carattere, non lo vogliono affrontare...
I genitori di lui lo sanno, ci hanno accettato fin dall'inizio e ne sono felici, tant'è che anche loro come lui, continuano a chiederci quando mettiamo su famiglia. Se i suoi sappiano di come la pensino i miei, questo sinceramente non lo so...
Nella vita non faccio molto, passeggiate con il cane ed ogni tanto esco con le amiche ma ultimamente chi per un motivo chi per un altro ci vediamo poco..Ovviamente poi passo del tempo con lui..Lavoro in un piccolo studio, siamo solo in tre impiegate...
Grazie di tutto
[#3]
dopo
Utente
Utente
c'è una cosa che non ho scritto, che ho praticamente ommesso a tutti da quando mi è successa, tranne ai miei genitori ovviamente, perchè me ne vergogno ed ho paura di essere esclusa, ovvero dieci anni fa ho avuto un attacco di epilessia..unico attacco in tutta la mia vita e mai più rimanifestato, ora sono ancora in cura ma in via di riduzione per arrivare a togliere completamente il farmaco. Il mio ragazzo sa a grandi linee di questo ma non nel dettaglio... Con un altro prima di lui, quando siegai venni lasciata dandomi la spiegazione che lui aveva paura x' ero malata...è vero che non tutti sono uguali e forse anche questa parte di me stessa sarebbe da rivedere e da parlare con il mio lui...
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Dr. Roberto Callina Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 1.3k 32 6
Cara Utente,

<<.crede che inconsciamente io sia attaccata a lui ma non sia un rapporto sano?>>

non ho nessun elemento che possa farmi pensare qualcosa del genere. Le mie domande erano finalizzate a comprendere quale fosse il suo sentimento per lui, visto che nel primo post aveva sorvolato sul tema, concentrandosi, invece, sul timore della solitudine.

<<ma lui viene in casa tranquillamente e si parlano, ovvio non si mettono a tavola insieme, ma almeno qualche parola se la scambiano...>>

non crede quindi che i suoi sappiano ciò che c'è tra di voi ma preferiscano solo evitare l'argomento?

Non penso che ci siano molte soluzione a quanto ci chiede; ora che è chiaro che lei lo ama, che lui ama lei, che entrambi avete in mente un futuro insieme cosa pensa che potremmo suggerirle noi?

Un caro saluto
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Dr. Roberto Callina Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 1.3k 32 6
rispondo alla sua replica successiva (replica #3) che si è incrociata con la mia precedente.

<<Il mio ragazzo sa a grandi linee di questo ma non nel dettaglio...>>
può spigare meglio cosa intente quando dice che sa a grandi linee?

Un caro saluto
[#6]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dr. grazie mille per le risposte.

I miei vogliono eviatre l'argomento perchè non riescono ad accettare e la cosa fa loro troppo male? O semplicemente preferiscono ignorare per evitare screzi fra di noi? Il mio ragazzo continua a dirmi che capiranno, che sono la loro figlia, e vuole che glielo dica subito non accetta aspettare oltre... Quando ci penso inizio a tremare e rimango nella mia camera, non ho il coraggio di andare in cucina...I nostri massimi discorsi non riguardano assolutamente la mia vita, mi rendo conto che loro non sanno quasi nulla di me...come recuperare questo rapporto? Arrivo la sera dal lavoro, ci sediamo a tavola ma spesso nessuno parla per tutta la cena, e dopo cena mi rifugio in camera...spesso vorrei iniziare io un discorso ma non so cosa dire...non posso dal nulla esordire con un: voglio comprare case con....

Il grandi linee che lui sa, gli ho detto che anni fa sono svenuta ed ho avuto delle convulsioni, che sono stata ricoverata perchè non sapevano per certo cos'avessi. Che da allora prendo una pastiglia e che sembrerebbe che stia bene, ma potrebbe ricapitare e se dovesse succedere in sua presenza di chiamare l'ambulanza e di non agitarsi ma di cercare di tenermi ferma sul fianco. Alla domanda del perchè prendo la pastiglia, non ho avuto il coraggio di dire la verità, gli ho semplicemente detto che quello era stato un periodo di forte stress per me e per dei valori che ho molto bassi il mio corpo ha reagito così....

Grazie per la pazienza
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Dr. Roberto Callina Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 1.3k 32 6
Cara Utente,

in merito al rapporto con i suoi genitori, credo che la cosa migliore da fare, per tutti, sia di chiarire la sua posizione senza esitare oltre.
Penso che il suo ragazzo abbia ragione quanto dice che i suoi capiranno e, se non dovessero capire subito, vedrà che con il tempo impareranno ad accettare la vostra relazione.

Aspettare oltre significa solo aumentare il suo disagio e non porterebbe alla realizzazione dei suoi desideri.

Per quanto riguarda la sua malattia, potrebbe anche essere che il suo ragazzo abbia già capito di cosa si tratta; le indicazioni che lei gli ha dato sono abbastanza riconducibili, anche dai profani, alla gestione di un attacco epilettico.
Credo che varrebbe la pena di essere più chiara con lui, anche in questo caso. Potrebbe affrontare l'argomento dicendo che non voleva preoccuparlo perché la situazione è sotto controllo e che, dopo il primo episodio, con il farmaco non ha più avuto problemi.

In linea generale mi sembra che in lei ci sia una costante attenzione al giudizio altrui, come se lei si definisse completamente solo in base all'accettazione da parte dell'altro.
Questo è un tema che andrebbe affrontato attraverso il consulto, de visu, con uno psicologo della sua zona.

Un caro saluto