Incubi ogni notte

Gentili dottori,
comincio col dire che sono una ragazza ventenne, di sane abitudini e pratico costantemente sport.
Da ormai un mese circa, però, non riesco più a riposare come dovrei.
Ogni notte sogno cose terrificanti ( tra l'altro, uno di questi incubi è ricorrente), accompagnate da più di 2, 3 risvegli per notte. Il risveglio è il più delle volte traumatico, e spesso mi sveglio piangendo o tremando.
Tutto ciò infierisce non poco nella mia quotidianità; Sono irritabile, malinconica, dimentico facilmente le cose e non mi concentro in quasi niente. Il tutto condito da una buona dose di sbalzi d'umore. Dall'iperattività allo sconforto totale.
Di conseguenza, la sera fatico ad addormentarmi e ho paura del sonno e, a volte, temo di impazzire..
Spero di trovare un aiuto qui da voi,
Buon pomeriggio
[#1]
Dr.ssa Giuseppina Ribaudo Psicologo 97
Gentile Utente,
ci dica qualcosa di più di lei.
Con chi vive, che lavoro svolge..
ha mai sofferto di questo disagio o di altri?

Dr.ssa Giuseppina  Ribaudo

[#2]
dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Grazie per la sua risposta, Dottoressa.
In ogni caso, sono una normale ragazza di 20 anni.
Mi sono diplomata ormai da 2 e ho intrapreso la carriera universitaria nonostante, per ora, sia "bloccata". Ma conto di riprenderla in seguito.
Vivo con i miei genitori e mio fratello e la situazione in casa è relativamente tranquilla... Nonostante mia madre sia sempre un po' nervosa, e mio padre pensi quasi costantemente ai soldi.
Lavoro nell'azienda dei miei. So di essere fortunata, ma la cosa non mi rende molto felice. E' un periodo difficile e, quando sto lì (cioè tutto il giorno) , il mio unico compito è ascoltare le lamentele di mio padre o di mio nonno. Tutto ciò mi pesa un po', ma penso di essere in grado di sopportarlo.
Ho sofferto di insonnia, l'ultimo anno del liceo, ma era più che altro causata da ansie scolastiche.
Per il resto, ho sempre avuto un umore altalenante... Ma niente di "patologico".
[#3]
Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia Psicologo, Psicoterapeuta 740 20 3
Cara ragazza,
Dai dati che ha fornito, risulta essere piuttosto sotto peso. E' sempre stata così o lo è' in quest'ultimo periodo? Si alimenta in modo nutriente? Le chiedo questo, perché un organismo non al top della forma può predisporre ad alcuni disordini anche di natura psicologica. Relativamente a questa ultima, c'è' qualcosa che la preoccupa recentemente?
Un cordiale saluto

Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa. Psicoterapeuta. Analista Transazionale

[#4]
dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Ho sempre avuto una corporatura piuttosto esile, sin da bambina.
Ho raggiunto un "picco" di 53-54 chili verso i 14 anni, per poi perderne più di dieci e arrivare ai miei attuali 42-43.
Non ho problemi col cibo, e sono piuttosto golosa... Il medico di famiglia mi disse, tempo fa, che ho un metabolismo molto veloce e che non potrei mai ingrassare molto.
L'unico mio problema è che, se non faccio sport per un po' (per esempio durante la pausa estiva) cerco di limitarmi e tenermi sotto controllo, nonostante io in effetti non ne abbia bisogno.
Non c'è molto a preoccuparmi, per ora. Solo un paio di cose che mi disturbano, scritte precedentemente...
[#5]
Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia Psicologo, Psicoterapeuta 740 20 3
Il problema sembra, allora, essere circoscritto alla situazione lavorativa e al clima familiare un po' teso. A questo proposito, cosa vorrebbe di diverso? Si reputa fortunata per avere un lavoro, e di questi tempi ha ragione, ma sembra che vorrebbe sentirsi un po' svincolata da un ambiente pesante che lei sta vivendo come opprimente. E' così? Ha preso in considerazione altre prospettive lavorative e di svincolo dalla famiglia? Per es. Andare a vivere da sola? Come passa il tempo libero? Ha amici/amiche, una relazione, degli hobby?
[#6]
Dr.ssa Giuseppina Ribaudo Psicologo 97
Penso che i Suoi "disturbi" derivino da fattori di stress che non deriva solo dal carico o meno di lavoro/studio ma dall'
"unico compito è ascoltare le lamentele di mio padre o di mio nonno."

Visto che Lei ha già sofferto di questo durante il liceo è probabile che la sfera generale delle Sue difficoltà sia l'ansia.
Ha mai provato a parlarne con uno psicologo/psicoterapeuta?
O anche solo con il medico di base?

[#7]
dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Sì, purtroppo è così.
Ho preso in considerazione molte idee, ma mi sento "ancorata" alla mia famiglia. Se dovessi abbandonare l'attività di mio padre, finirebbe col chiuderla... Mia madre non lavora da tempo, e non ha nessunissima intenzione di ricominciare. Forse, per questo, mi sento un po' responsabile.
Non potrei proprio andare a vivere da sola, anche se vorrei. A meno che non trovi un lavoro ben retribuito ma... Mi ricollego a quel che ho scritto qualche riga sopra.
Sono una persona piuttosto chiusa e, dopo una relazione (l'unica della mia vita, tra l'altro) chiusa in modo molto brusco, ho solamente una amica con cui andar fuori, ogni tanto.
Per il resto, pratico sport regolarmente, due volte a settimana... Ma adesso, con la pausa estiva, non c'è più neanche quello.
E' un periodo spento, purtroppo :)

Gentile dottoressa Ribaudo, parlai tempo fa della mia ansia/insicurezza e chi più ne ha più ne metta con una psicologa, non risolvendo praticamente nulla.
Purtroppo, ripeto, sono una persona molto chiusa e tendo ad evitare di parlare di ciò che mi fa star male o, più semplicemente, mi turba. Quindi, quando possibile, evito costantemente di parlare di me.
[#8]
Dr.ssa Giuseppina Ribaudo Psicologo 97
Gentile Utente,
questa sua "chiusura" a cosa è legata?
Il ruolo "responsabile" e di "ascolto" che ha nella Sua famiglia c'entrano qualcosa?

La Sua amica cosa dice di questa chiusura?
Se sta male a chi si rivolge?
[#9]
dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Non so a cosa sia legata, francamente. Sono così da sempre... Ma ultimamente è più accennato.
Sarà che mi vedo come "relegata" alla mansione di ascoltare quel che non va tra i miei, a lavoro, tra i miei, e ancora a lavoro.
Non parlo dei miei problemi con la mia amica, purtroppo. O, al massimo, tendo a scherzarci sopra.
Non mi rivolgo praticamente a nessuno, e nessuno mi chiede niente.
[#10]
Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia Psicologo, Psicoterapeuta 740 20 3
La " mansione" di ascoltare i problemi degli altri comincia ad andarle stretta. E meno male! Vuol dire che comincia a stancarsi di un'immagine che si è' costruita negli anni. Se fosse così da sempre,
non sentirebbe disagio, non crede? Forse , a livello inconscio, qualcosa si sta muovendo in lei. Lo faccia affiorare e veda di cosa esattamente si tratta. Se non ce la fa da sola, riprovi con uno psicologo. Se in passato, non ha funzionato, non è' detto che non potrebbe funzionare adesso.!