Sospetta omosessualità bambino

Sono una mamma un pò preoccupata per l'atteggiamento che mio figlio (10 anni) ha nei confronti dei suoi amichetti maschi. Premetto che sin da piccolo ha dimostrato una forte affettività sia verbale che fisica nei confronti dei maschi. Esempio: dice continuamente abbracciando un suo amichetto, guarda come è carino, piccolino, tenerino ecc. Alla domanda, quale bambina ti piace di più della tua classe? rispondeva fino a poco tempo fa: nessuna!! Ora sentendo gli altri amici dare delle preferenze, comincia a dire anche lui, mi piace Maria, ma io non credo sia del tutto sincero. Quando guardiamo il televisore mi chiede di un bel ragazzo: mamma ti piace? perchè non fa mai domande sulle femmine? E' un bambino timido, non fa facilmente amicizia, ma quando la fa è un amicone, è affettuosissimo, è simpatico con chi conosce, insomma deve sentirsi a suo agio. Infine per dare un quadro della situazione vorrei dire che ci ama molto, il padre lo vede poco perchè lavora sempre, non giocano mai insieme, nè abbiamo mai fatto delle vacanze escluso 2 volte in 10 anni. Praticamente sta con me giorno e notte, gioco molto con lui, ma sono stufa di fare da mamma e da papà. A casa è prepotente e viziato (colpa nostra) però fuori è educato rispettoso con tutti, con noi un pò meno perchè il padre per stanchezza gli fa fare tutto quello che vuole. Mi domando spesso se la mia presenza continua (senza la figura paterna) posa nuocerle sotto il profilo affettivo-sessuale.
Scusatemi se mi sono dilungata e forse sono stata un pò confusa ma non è facile spiegare le sensazioni.
Aspetto con ansia una cortese risposta.
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Dr. Carlo Conti Psicologo, Psicoterapeuta 122 5 1
Gentile Utente
capisco la sua preoccupazione e concordo con alcuni dei dubbi che lei ha sollevato: per un bambino maschio è importantissima, durante gli anni dello sviluppo, la presenza di una figura maschile con la quale relazionarsi e da prendere come modello, non parlo solo del padre, ma anche di zii, nonni, etc; se il bambino ha solo un modello femminile può tendere ad una identificazione con esso, soprattutto se il rapporto è molto stretto ed esclusivo; in questo senso l'affettività mostrata per altri maschietti o per adulti di sesso maschile non è altro che una richiesta, da parte del bambino, di presenza di un maschile, che fino ad ora è stato troppo scarso nella sua vita; di contro probabilmente ha avuto un femminile "troppo" presente che, come dicevo, non gli ha permesso fino ad ora di formare una identità maschile.
Il bambino ha comunque ancora solo 10 anni e la sua identità sessuale non è ancora del tutto formata, è troppo presto per parlare di omosessualità o di eterosessualità.
Il consiglio che posso darle è di contattare uno psicologo o uno psicoterapeuta della sua zona, per poter approfondire di più il caso; il consiglio che le do è anche quello di andare lei stessa da uno psicoterapeuta per avere degli strumenti educativi maggiori nei confronti di suo figlio.

Cordiali Saluti

Dott. Carlo Conti
carloconti5@tiscali.it

SALUTI
Dr. Carlo Conti
www.spiritoepsiche.it

[#2]
dopo
Attivo dal 2006 al 2008
Ex utente
Gentile Dr. Conti, La ringrazio tantissimo per la risposta.
Vorrei precisare che nel periodo estivo viene il nonno che vive da solo, a stare 3 mesi a casa nostra perchè noi lavoriamo e mio figlio preferisce stare con lui che andare ai centri estivi che in passato gli abbiamo fatto frequentare con insuccesso. Sono molto contenta di questa presenza maschile, un pò perchè egoisticamente mi alleggerisce, infatti quando c'è lui mi cerca poco per giocare, un pò perchè confrontarsi e relazionarsi con una mente maschile gli fa bene.
Tornando alla sua risposta tengo a precisare che a mio figlio piace giocare anche con le amiche femmine anche se le coinvolge solo per giocare a calcio o a giocare a guerra, quindi, sotto questo profilo lo vedo molto maschio. Spero che la mia preoccupazione sia solo dovuta al fatto che forse mi sento talmente troppo sola ad affrontare tutte le responsailità famigliari che il bambino sente questa mia inquietitudine e ne risente negativamente.
Non so se riuscirei a parlarne con un professionista, sicuramente non con mio marito che ha una mentalità poco elastica. Vedremo in seguito, spero di sbagliarmi.
Cordiali saluti.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile utente
Credo che il suggerimento del collega, di rivolgersi a un professionista per avere una valutazione, sia giusto e sensato. Aggiungo solo che se si trattasse di uno psicologo o psicoterapeuta specializzato in età evolutiva sarebbe ancora meglio.

Se questa prospettiva la lascia ancora un po' titubante, sappia che può rivolgersi alla sua ASL di residenza, che in modo discreto le farà fare una prima visita di valutazione. Su quella base, le verrà poi indicato se sarà il caso di approfondire o meno.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Dr. Luca Battiloni Psicologo, Psicoterapeuta 17 1
Gentile Sig.ra,

concordando largamente con quanto già detto dai miei colleghi, vorrei, se possibile, farle una domanda:
"che tipo di rapporto aveva suo figlio con lei e suo marito quando attraversava l'arco di età dai 3 ai 6 anni?"

Cordiali saluti

Dr. Luca Battiloni

[#5]
dopo
Attivo dal 2006 al 2008
Ex utente
Ringrazio tutti i medici che mi hanno risposto. Al Dr. Battiloni rispondo che mio figlio ha sempre tenuto lo stesso comportamento verso di noi e quindi anche all'età dai 3 a 6 anni. Perchè me lo chiede? Ci tengo a precisare che mio figlio ci ama entrambi, siccome mio marito è di carattere chiuso, parla poco, ovviamente il bambino che invece è chiacchierone parla molto con me anche perchè come dicevo, stiamo tutto il giorno insieme, quindi, quando il padre viene la sera è stanco (!!) e non gli dedica mai il suo tempo. Da sempre ha giocato poco con lui, anche quando aveva dei giorni liberi, dormiva per ore e poi quando uscivamo gli comprava di tutto purchè non lo disturbasse. E' un gran lavoratore, come dice lui porta tutto in famiglia, materialmente non ci manca niente, ci ama anche molto ma non lo dimostra nè con le parole nè nel caso di mio figlio dedicandogli del tempo libero.
Nella migliore delle ipotesi io credo che a mio figlio manca molto la figura paterna perchè cerca spesso figure maschili alle quali dona il suo affetto (è questo che mi fa paura!), è addirittura morboso, appiccicoso. Purtroppo non abbiamo nè la mia nè la sua famiglia vicina, così dobbiamo frequentare sempre persone amiche. Mio figlio gioca volentieri anche con le femmine, ma come a casa comanda sempre lui, in questo è molto maschile, ha un carattere forte come il mio, ma più forte perchè anch'io ne vengo sopraffatta. Ormai ha capito che può fare ciò che vuole, il padre non sa farsi rispettare e il figlio lo tratta come un fratello, è un debole e lui se n'è accorto. Purtroppo per me io sono la figura severa, impartisce regole ma che non riesco a far rispettare perchè mio marito non mi appoggia. E' come avere 2 figli, per me è stressante, ho un marito all'antica sebbene abbia 40 anni, non è elastico per niente, per lui portare i soldi a casa è tutto e quando gli faccio presente tutti i problemi dice che non è nè il primo nè l'ultimo dei bambini che ha il papà poco presente perchè lavora tanto, quindi non sono brava io a gestirlo. Scusi la lungaggine ma mi sono sfogata un pò, spero abbia capito la stituazione, forse più che il figlio da analizzare, porterei mio marito se potessi a farsi consigliare come fare il padre senza avere paura che dimostrarsi severo perda l'amore del figlio. Sbaglio? Anch'io ho le mie colpe, ma non ce la faccio più a fare da madre e da padre e a volte per quieto vivere gli faccio fare quello che vuole, con la conseguenza che mio figlio è viziatissimo, ribelle, polemico e l'ultima parola è sempre la sua. Mi dìa quale consiglio per favore per non deprimermi ogni giorno che vengo sopraffatta da lui.
Saluti
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Dr. Luca Battiloni Psicologo, Psicoterapeuta 17 1
Buonasera,

le chiedevo del comportamento di suo figlio in quel particolare intervallo di tempo in quanto sarebbe potuto essere interessante, qualora ci fosse stato un differente modo di porsi del bambino nei confronti dei due genitori (in particolar modo nei confronti del padre), scandagliare questo aspetto. Avrà sicuramente sentito parlare del complesso di edipo, nell'arco di tempo che va dai 3 ai 6 anni circa infatti, ogni individuo attraversa un periodo importantissimo per quello che riguarda lo sviluppo della propria sfera affettivo-relazionale. Da quello che mi dice comunque non sembrano esserci i presupposti per continuare un appoccio su tale tema tuttavia mi riservo lo spazio per farle un''ultima domanda: "il bambino come viveva o manfestava la mancanza della figura paterna nel suddetto periodo? Esprimeva frustrazioni o disagi particolari?
Ha fatto bene a sfogarsi ne ha tutti i motivi, non si senta però troppo in colpa, a mio parere suo marito dovrebbe sicuramente mettersi in discussione molto più di lei. I soldi non servono ad educare un bambino molte volte sono solo un pagliativo, un pretesto per prendere le distanze da un universo emozionale difficile da gestire.
Le consiglio vivamente un intervento psicoterapeutico di coppia, cerchi di "spronare" suo marito e cominci insieme a lui questo cammino. Trasformerete i vostri vizi di coppia in virtù e mi raccomando pianificate prima le decisioni insieme per poi comunicarle al bambino senza rischiare di contraddirvi l'un l'altro, vostro figlio ha bisogno di certezze e voi dovete riuscire a dargliele nel bene o nel male.
Saluti.
[#7]
dopo
Attivo dal 2006 al 2008
Ex utente
Egregio dr. Battiloni La ringrazio antora tantissimo per la risposta. Avrà capito che mio figlio ha avuto srempre lo stesso comportamento, forse si sente più in sintonia con me perchè gli dedico più tempo e ci parlo sicuramente molto.
Proverò a coinvolgere mio marito parlandogli non davanti al bambino per accordarci come comportarci al meglio. Speriamo che funzioni, lui si adagia troppo sulle mie decisioni e responsabilità.
Cordiali saluti