Non riesco ad essere sereno

Vi scrivo nuovamente per chiedervi un aiuto. Innanzitutto ho deciso di fare una psicoterapia, ne ho parlato con il mio medico che mi ha dato alcuni indirizzi e (se tutto va bene) a ottobre dovrei cominciare. Il mio medico però ha risposto in modo vago alle mie domande sui miei disturbi. Anche se non manca molto all'inizio della terapia questi giorni mi sembrano pesanti, perchè mi sento solo ad affrontare paure che non sempre riesco a contenere, perdendo così molto tempo a cercare rassicurazioni e a pensare a come risolvere eventuali problemi che si potrebbero presentare.

Putroppo, come ho scritto nel titolo, non riesco a sentirmi sereno. Ho sempre paura di sbagliare, ripenso sempre alle cose fatte, ho paura di essere giudicato male dagli altri. Basta molto poco per mandarmi in tilt! Da 3 giorni dormo anche con difficoltà (mi sveglio con mal di testa), sono quasi sempre triste e non riesco a sentirmi sereno perchè sono sempre occupato a pensare ai miei errori e alle cose che potrei perdere. Ho come la sensazione di chi ha una familiarità con una malattia ereditaria (ad esempio un parente con diabete) e, pur non avendola, teme di poterla sviluppare, di come ciò cambierebbe la sua vita, di perdere tutto.

Il mio problema però non riguarda la salute ma la vita di tutti i giorni. Mi sembra come di perdere il confine tra ciò che è oggettivo e le mie paure e che ogni minimo pericolo possa ingigantirsi. Non riesco a dare alle cose la loro giusta misura. A volte poi queste mie paure si calmano ma la cosa dura poco perchè altri nuovi timori, a volte simili, prendono il loro posto. E così mi sembra di non uscire mai dal labirinto.

Ora mi chiedo:
- questo tipo di paure sono comuni anche ad altre persone o sono solo io che le avverto? Sono inquadrabili in una forma di patologia o disturbo che sono già noti agli psicoterapeuti?

- queste paure vanno prese per se stesse oppure possono essere il sintomo di un disagio più profondo che andrebbe indagato, risolvendo così anche queste paure? hanno un'origine psicosomatica?

- esiste una psicoterapia apposita che mi possa aiutare a liberarmi di queste paure?
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
<<perdendo così molto tempo a cercare rassicurazioni e a pensare a come risolvere eventuali problemi che si potrebbero presentare. >>


Gentile Utente,
in questo modo il presente sfugge e non viene vissuto, se non in funzione di un futuro ipotizzato, ma non certo: i pensieri non sono la realtà.
Non mi è chiaro se ha già contattato qualche psicoterapeuta indicato dal suo medico e se ha già fissato un primo appuntamento conoscitivo: tutti i suoi quesiti sarebbe opportuno li rivolgesse a chi la seguirà di persona.
Quella che può trovare qui non è altro che una rassicurazione effimera, che non può esserle d'aiuto nell'affrontare e cercare di risolvere il problema.
Ciò che si può dire è che è possibile ritrovare la serenità che ora le sembra lontana e i primi passi per farlo li ha già compiuti.


Cordialmente,

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

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dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Ho contattato uno psicologo del SSN e le prime date disponibili sono a ottobre. Nel frattempo però io continuo a stare male, continuo a torturarmi e rovino il mio presente. Lei dice che ipotizzando il futuro, mi lascio sfuggire il presente. Ha ragione, ma poi penso: e se ciò che facessi nel presente fosse poi distrutto? e così mi immobilizzo attivando strumenti di difesa contro qualcosa che non esiste.

Le posso riproporre le domande di prima?

- questo tipo di paure sono comuni anche ad altre persone o sono solo io che le avverto? Sono inquadrabili in una forma di patologia o disturbo che sono già noti agli psicoterapeuti?

- queste paure vanno prese per se stesse oppure possono essere il sintomo di un disagio più profondo che andrebbe indagato, risolvendo così anche queste paure? hanno un'origine psicosomatica?

- esiste una psicoterapia apposita che mi possa aiutare a liberarmi di queste paure?

E poi un aiuto. Cosa fare in questi giorni che mi separano dall'inizio della terapia? ritorno dal medico di famiglia per farmi dare qualche ansiolitico? io vorrei evitare i farmaci, però è una sofferenza vivere così, al punto che forse non vivere sarebbe più leggero.
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Gentile Utente,
senza dubbio il tipo di disagio e di emozioni che descrive sono condivise da tante altre persone.
Per quanto concerne la sua situazione specifica non è possibile formulare a distanza una diagnosi, perché -giustamente- vietato dal nostro codice deontologico, oltre che dalle Linee Guida del sito.
Le indico alcuni interessanti articoli che penso le potranno essere utili per rispondere almeno in parte ai suoi quesiti :

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/678-a-cosa-serve-rimuginare.html

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/205-caro-psicologo-mi-sento-ansioso-i-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale.html

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/694-le-meta-preoccupazioni-uno-dei-principali-meccanismi-propulsori-dei-disturbi-dell-umore.html

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1295-ossessioni-piccolo-trucco-per-tenere-a-bada-dubbi-e-rimuginazioni.html

Saluti.