Problemi con il cibo
Buongiorno,
sono una ragazza di 20 anni e piuttosto timida.
Mi capita a volte di trovarmi ad un pranzo e/o cena con gente con cui mi sento poco a mio agio oppure sono emozionata e dopo il primo boccone mi viene la nausea, mi si chiude lo stomaco e provo sensazioni di ansia. A volte ho provato a sforzarmi di mangiare magari piano, un boccone alla volta, ma poi devo correre in bagno.
Io sono praticamente sicura che sia solo un fatto di emozione/ansia, visto che solitamente mangio senza problemi, anzi!
Vorrei quindi, se possibile, qualche consiglio per gestire queste situazioni.
Mercoledi ho una cena e sono preoccupata possa ricapitare!
Grazie
sono una ragazza di 20 anni e piuttosto timida.
Mi capita a volte di trovarmi ad un pranzo e/o cena con gente con cui mi sento poco a mio agio oppure sono emozionata e dopo il primo boccone mi viene la nausea, mi si chiude lo stomaco e provo sensazioni di ansia. A volte ho provato a sforzarmi di mangiare magari piano, un boccone alla volta, ma poi devo correre in bagno.
Io sono praticamente sicura che sia solo un fatto di emozione/ansia, visto che solitamente mangio senza problemi, anzi!
Vorrei quindi, se possibile, qualche consiglio per gestire queste situazioni.
Mercoledi ho una cena e sono preoccupata possa ricapitare!
Grazie
Gentile ragazza, mi domando se è proprio il caso di andare a cena con persone che non le piacciono e le mettono ansia e perchè si sente poco a suo agio, ha paura di essere giudicata
e giudicata male ? In altre situazioni prova questo tipo di paure ?
Potrebbe darsi che dentro di lei ci sia un Super-Io severo che controlla e e appunto giudica i suoi comportamenti.. magari gli altri pensano a mangiare e basta..
Potrebbe farsi aiutare , se pensa che sia così la sua vita.. sempre sotto uno scomodissimo esame..
e giudicata male ? In altre situazioni prova questo tipo di paure ?
Potrebbe darsi che dentro di lei ci sia un Super-Io severo che controlla e e appunto giudica i suoi comportamenti.. magari gli altri pensano a mangiare e basta..
Potrebbe farsi aiutare , se pensa che sia così la sua vita.. sempre sotto uno scomodissimo esame..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
Gentile Utente,
concordo con la Collega, il rifiuto del cibo che nel vomito si traduce nella sua massima "intolleranza", è solo una metafora che lei usa inconsapevolmente. Un po' come dire: "questa situazione, proprio non mi va giù". Allora perché sforzarsi a "magiare" (accettare).
Più che cercare consigli su come gestire una cena sarebbe il caso di interrogarsi su come si trova e reagisce in certe situazioni (è una questione che riguarda la gestione delle emozioni).
concordo con la Collega, il rifiuto del cibo che nel vomito si traduce nella sua massima "intolleranza", è solo una metafora che lei usa inconsapevolmente. Un po' come dire: "questa situazione, proprio non mi va giù". Allora perché sforzarsi a "magiare" (accettare).
Più che cercare consigli su come gestire una cena sarebbe il caso di interrogarsi su come si trova e reagisce in certe situazioni (è una questione che riguarda la gestione delle emozioni).
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
Gentile utente,
nel corso della vita di ognuno di noi capita spesso di trovarsi in situazioni in cui non siamo completamente a proprio agio e di avere delle reazioni, anche fisiche, di fronte ad esse.
Certo è, che dovrebbe imparare a tranquillizzarsi ed a riuscire a controllare le sue percezioni durante una situazione simile, per evitare di avere risvolti negativi che, comunque, non la fanno stare bene.
Dovrebbe lavorare, prima di tutto, su questo disagio e poi sull'alimentazione che, anche io credo, abbia ripercussoni solo in caso di ansia e tensione. Ci sono diverse modi per gestire l'ansia; sicuramente non concentrandosi sul cibo, ma attraverso una modificazione dei pensieri erronei che le vengono in quelle determinate situazioni; per fare ciò, però, sarebbe necessario conoscerla meglio e capire da cosa derivi questo forte senso di disagio e inappropriatezza...inizi a pensare a questo:
Perchè mi sento così? A cosa penso in quelle situazioni?
Alla sua età dovrebbe sentirsi libera...
nel corso della vita di ognuno di noi capita spesso di trovarsi in situazioni in cui non siamo completamente a proprio agio e di avere delle reazioni, anche fisiche, di fronte ad esse.
Certo è, che dovrebbe imparare a tranquillizzarsi ed a riuscire a controllare le sue percezioni durante una situazione simile, per evitare di avere risvolti negativi che, comunque, non la fanno stare bene.
Dovrebbe lavorare, prima di tutto, su questo disagio e poi sull'alimentazione che, anche io credo, abbia ripercussoni solo in caso di ansia e tensione. Ci sono diverse modi per gestire l'ansia; sicuramente non concentrandosi sul cibo, ma attraverso una modificazione dei pensieri erronei che le vengono in quelle determinate situazioni; per fare ciò, però, sarebbe necessario conoscerla meglio e capire da cosa derivi questo forte senso di disagio e inappropriatezza...inizi a pensare a questo:
Perchè mi sento così? A cosa penso in quelle situazioni?
Alla sua età dovrebbe sentirsi libera...
Dott.ssa Laura Pinzarrone Psicologa
Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale, Esperta di Psicosomatica e Neuropsicolgia Clinica
www.psicologia-di
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.5k visite dal 10/02/2014.
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