Confusione mentale

Buonasera,
4 anni fa circa il mio medico ha consigliato a mia madre di prenotarmi una visita generale in un centro per i disturbi alimentari vista la mia crescente diminuzione di appetito e su consiglio di un chirurgo che mi aveva seguito per altre problematiche.

Dopo la prima visita con psicologa, endocrinologo e dietologo ho iniziato a frequentare il centro molto spesso, inizialmente con scarsi risultati. Inizialmente si parlava di anoressia nervosa ma io non avevo problemi col mio fisico dunque la mia psicologa in modo molto sereno ha comunicato ai miei genitori che soffrivo di depressione e ha affrontato la questione anche con me. Non mangiavo perchè stavo male e il mio modo di reagire era questo.
Il mio percorso è durato due anni e nel periodo finale, dopo aver ''stabilizzato'' la dieta e aver ripreso qualche kg vedevo solo la psicologa.
Man mano le visite diminuivano e lei mi ha comunicato i miei miglioramenti.
Ho concluso le sedute e si è resa disponibile in caso di bisogno.

Il punto è che sapevo fosse qualcosa da cui si potesse guarire così e per sempre soprattutto perchè ho sempre avuto problemi di ansia e sono molto..''sensibile''.
Ho avuto problemi in famiglia e la cosa mi ha debilitata fin da ragazzina.

Ora ho ripreso il peso e ho problemi col cibo solo in determinati periodi di forte stress o ansia ma volevo chiedere alcune cose..
Io non mi sento serena ora, non mi sento del tutto tranquilla. Ho vent'anni e odio sentirmi spesso triste, rassegnata e incapace di trovare un modo per sentirmi meglio. Ci sono momenti in cui sembra a tutti che non mi manchi nulla ma io mi sento persa e isolata dal mondo per mia volontà.

Non voglio obbligare la mia famiglia a ripetere la brutta esperienza di anni fa ma volevo sapere se sarebbe stupido ricominciare a vedere uno psicologo, magari saltuariamente. Volevo vedere se c''era qualche sportello gratis al mio paese ma ho paura di risultare ''stupida'' e di andarci ''per nulla''. Potrei anche ricontattare la mia vecchia psicologa ma non so se è il caso.. Cosa devo fare? Sono un po' confusa.

Vi ringrazio in anticipo e mi scuso per la lunghezza del messaggio.
[#1]
Dr.ssa Giovanna Tatti Psicologo, Psicoterapeuta 41
Cara Ragazza,
nulla di ciò che scrive mi sembra stupido, anzi.
se le è possibile ricontattare la sua "vecchia psicologa", come la definisce lei, credo sia la cosa migliore da fare. potrete poi valutare insieme se e come riprendere i vostri incontri.
ci faccia sapere

Dr.ssa Giovanna Tatti
psicologa-psicoterapeuta-terapeuta EMDR-milano
giovannatatti@gmail.com
www.psicologamilano.net

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio davvero per la risposta,
ho contattato proprio oggi uno psicologo del mio paese che offre consulenze gratis ai ragazzi, avrò un colloquio con lui tra poco più di una settimana.
In caso di problemi ''gravi'', ricontatterò la mia psicologa.
Ma nel frattempo posso chiederle una cosa?
E' normale avere delle ''ricadute''?
Cerco di autoconvincermi che siano solo lamentele inutili ma da sola proprio non ne esco e nonostante io abbia ripreso i mille consigli che mi erano stati dati precedentemente, non trovo via d'uscite da questo stato di ansia e tristezza generale.

Mi scuso per il disturbo e la ringrazio di nuovo per la sua gentilezza e disponibilità.
[#3]
Dr.ssa Giovanna Tatti Psicologo, Psicoterapeuta 41
brava! per aver contattato un collega...
cosa intende per ricadute? si riferisce al problema col cibo o all'umore?
personalmente credo che le persone abbiano una propria strategia di elezione per affrontare momenti faticosi e per "dirsi" qualcosa e anche quando questo non è funzionale finisce con essere il canale d'elezione con cui Mente-corpo suonano il campanello, chiedono uno stop e impongono di occuparsi di sé. non so se sia anche il suo caso, ma ha senso che se la restrizione alimentare è stata il suo modo per affrontare un altro problema, possa essere la via che si riaffaccerà in futuro.
l'importante è capire in fondo la ragione di questi sintomi, comprendendoli senza giudicarli troppo (sono stupida, esagero, etc...) capirà meglio che senso hanno nella sua struttura psichica e di vita..
questo renderà tutto meno spaventoso e meno complicato da affrontare.
coraggio!
[#4]
dopo
Utente
Utente
Mi riferisco principalmente all'umore, ho meno paura per le ricadute che riguardano il cibo. Non mi godo più i pasti come prima ma ho imparato ad essere responsabile e a sfogarmi in altri modi, tranne in rari casi.
Comunque le sue parole mi danno forza, cercherò di non darmi troppe colpe e di capire i motivi reali della mia situazione.
Le farò sapere appena possibile,
la ringrazio nuovamente!
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