Problemi con il mio ragazzo

Buongiorno,
Da quasi due anni sto con un ragazzo con cui convivo da qualche mese.All'inizio non volevo un rapporto "troppo serio"e piu' volte gli ho detto che preferivo non andare avanti.
Lui ha sempre insistito e io, in un certo senso,mi sono lasciata trascinare.Con il tempo il nostro rapporto si e' stabilizzato e mi ha proposto di andare a convivere.Dopo tante discussioni, legate soprattutto ai miei genitori contrari per il fatto che non lavorassi,abbiamo iniziato la convivenza.Il primo periodo no e' stato molto semplice a caus
a delle continue interferenze che io ho avallato. Dopo qualche settimana ci siamo trasferiti all'estero e il suo atteggiamento nei miei confronti e' cambiato radicalmente.Mi ha vietato qualsiasi contatto con i miei genitori,fratelli e amici, costringendomi a cambiare mail, telefono ecc,spesso anche con minacce e ricatti. Mi ripete continuamente che io non lo amo perche' voglio continuare ad avere contatti con loro.Io non nego che lui abbia fatto tanto per me e che non srmpre il mio atteghiamento nei suoi confronti sia stato corretto.Sicuramente hho tante colpe ma penso che stia esagerando.Piu' volte gli ho proposto di parlare con uno psicologo ma lui insiste che non ci sono problemi,o meglio, che il problema sono io.I nostri litigi stanno diventando sempte piu' pesanti e frequenti e io non so piu'cosa fare.
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Dr. Roberto Callina Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 1.3k 32
Cara ragazza,

lei sembra perfettamente consapevole del fatto che le imposizioni del suo ragazzo (<<Mi ha vietato qualsiasi contatto con i miei genitori,fratelli e amici, costringendomi a cambiare mail, telefono ecc,spesso anche con minacce e ricatti.>>) non siano legittime, tanto che dice di avergli anche proposto l'incontro con uno psicologo.

Il problema, a mio parere, andrebbe inquadrato in una prospettiva differente: perché lei ha accettato passivamente queste imposizioni e continua ad accettarle?

Forse non dovrebbe concentrarsi sul tentativo di cambiare un'altra persona, su cui non possiamo esprimerci a distanza e senza una conoscenza diretta dell'interessato.
Sarebbe più utile che lei si concentrasse sulle ragioni che la spingono ad accettare una situazione che, a quanto sembra, non la fa stare bene.
Si è fatta questa domanda?
Se si, cosa si è risposta?

Restiamo in ascolto.

Un caro saluto

Dr. Roberto Callina - Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Specialista in psicoterapia dinamica - Milano
www.robertocallina.com

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Dr.ssa Luisa Laurelli Psicologo, Psicoterapeuta 3
Salve!
Dal suo racconto sembra che lei stia vivendo una relazione molto costrittiva, in cui la sua libertà personale è fortemente danneggiata, sia dal suo senso di colpa che dalla prepotenza del suo compagno. Anche se, lui non dovesse essere d'accordo su una eventuale terapia di coppia, credo che per lei, potrebbe essere comunque auspicabile l'aiuto di un terapeuta che sappia sostenerla emotivamente. Non rinunci al suo spazio vitale.

Un caro saluto

Dr.ssa Luisa Laurelli

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Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Vi ringrazio per le risposte.
Credo con il passare del tempo,di essermi messa in una condizione di subalternita" nei suoi confronti.Ho un carattere debole e penso che , in un certo senso,se ne sia approfittato. Mi fa sempre sentire in colpa per tutto e quando provo a reagire mi minaccia. Mi costringe a scegliere tra lui e la mia famiglia e per me si tratta di una scelta non semplice.