Mio padre mi considera morta e non mi ha mai amata, problemi nel relazionarsi con il sesso maschile

Ho 25 anni, i miei sono separati da 11.Attualmente mio padre vive con un'altra donna da 8, ma durante tutto il corso del suo matrimonio con mia madre non ha fatto nient'altro che passare da una donna all'altra.Ne sono sempre venuta a conoscenza in modo non bello (foto e filmati inequivocabili lasciati sul mio computer di quando ero ragazzina, incurante delle conseguenze, e a volte, da più piccola, sono stata lasciata qualche volta in auto da sola mentre si intratteneva con queste, senza che mia madre mai lo venisse a scoprire). Con me è sempre stato una bestia: di fronte a mia mamma mi ignorava, quando eravamo soli mi affliggeva punizioni e mi picchiava senza motivo, colpendomi più volte sulla testa con oggetti o stritolandomi il braccio fino a farmi venire i lividi. La sua scusa era sempre quella di avermi fatto male giocando e del tutto accidentalmente. Ovviamente non era così. Ad ogni sospetto di mia mamma, lui -dal potente carisma- riusciva sempre a trovare un alibi perfetto. Per anni si è fatto mantenere da lei, spendendo tutti i soldi di famiglia suo piacere (anche facendo regali alle varie amanti). Ogni volta che si scopriva uno dei suoi torti, rigirava la colpa su di me, dicendo che ero insopportabile e reagiva così per colpa mia, che stare a casa con me era un inferno perchè ero una figlia che non valeva niente. Sono sempre stata una persona tranquilla, ubbidiente e molto timida e chiusa; da lui ho sempre e solo cercato amore e qualche cenno di approvazione che non sono mai arrivati, anzi. Undici anni fa è andato via di casa e si è fatto una nuova vita; non mi cerca mai, se non per chiedermi favori. Soldi o regali da lui non ne ho quasi mai visti. Al mio compleanno mi ha telefonato per farmi sapere le cose orribili che pensa da sempre su di me e io ho ascoltato impotente; ho provato a difendermi, ma niente. Qualche giorno fa ha fatto l'ennesima cosa grave -di cui non parlerò in questa sede- nei nostri confronti (e in qualche modo a favore suo e della attuale compagna) e alla mia richiesta di "riparare" il danno fatto ha avuto una reazione violenta spropositata (per fortuna solo per telefono e con mia mamma, ma io ho potuto sentire) in cui, oltre ad avere detto cose sul mio conto che reputo inconcepibili da parte di un genitore, ha dichiarato di volermi morta; per lui sono morta, non gliene frega nulla di me né devo più cercarlo o farmi sentire. Mi sembra una reazione esagerata se contiamo che il torto è suo (è evidente) e io cercavo semplicemente di riparare in modo pacifico.Ma ho sempre percepito il suo odio puro verso di me e non sono mai riuscita a capirne i motivi; forse è la mia stessa esistenza ad essere un peso, non lo so.Lui tra l'altro da giovane è stato portato più volte in pronto soccorso per crisi isteriche e "schizzoidi". Desidererei tanto un padre ma temo non potrò mai averlo e la cosa mi provoca ripetute crisi di pianto. Oltre a questo ho problemi con i ragazzi perché ho paura e non riesco ad essere spontanea.Che fare?
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
Gentile ragazza, c'è sempre qualcosa da fere, ma queste cose da fare vanno valutate dal vivo in base alle sue emozioni, alle sue epserienze e alle reazioni sue e degli altri a ciò che farà. Da qui si evince la necessità di un supporto psicologico proprio per comprendere quali sono quegli atteggiamenti più funzionali da adottare.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
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dopo
Attivo dal 2014 al 2015
Ex utente
Egregio Dottor De Vincentiis, la ringrazio per la risposta.

Vedrò come fare per ottenere un supporto psicologico, nonostante le mie ristrettezze economiche.

Nel frattempo continuano le crisi di pianto e la sensazione di vuoto; mi sento impotente e non capita, dato che lui ha una visione completamente distorta di me (non avendo mai condiviso nulla con me, credo sia comunque normale).

L'unica cosa strana e che non capisco è che lui, invece di cercare di capire come mi sento e il male che ha fatto, è convinto che io sia gelosa di lui quasi come se fossi una seconda moglie. Prima di dire queste cose su di me, diceva le stesse cose su sua madre. E' sempre convinto che tutte le donne della sua famiglia nutrano una gelosia spropositata nei suoi confronti, quando posso assicurare che non è affatto così. Mi chiedo da dove possa provenire questa sua fissazione e se sia una cosa normale.
Cosa certa è che ha da sempre un rapporto conflittuale con tutti i membri della sua famiglia di origine, di cui lui ovviamente è sempre (nella sua testa) la vittima.