Non sopporto più mia madre

Salve a tutti,sono un ragazzo di 19 anni. Ho un rapporto con mia madre che non sopporto più.. Vi spiego: frequentando una psichiatra da un po' di tempo,mi ha spiegato che il 90% delle mie ansie e fisse sono causate da mia madre. Da piccolo non mi faceva mai complimenti,perché non lo riteneva una cosa importante,dava per scontato che io fossi sicuro di me. Però le critiche invece me le diceva eccome,e infatti oggi ho sempre il terrore di sentirmi giudicato male,basta un piccolo sbaglio e mi sento un fallito. Cammino con gli amici e scivolo,mi rialzo magari fra qualche risata poi tutto ritorna come prima. Questo almeno per gli altri,perché io passo giorni a ripensarci,pensando che gli altri stiano li a ripensare a quella cosa e a giudicarmi male. Poi c'è anche il lato affettivo: io quando avevo 14 anni ho conosciuto un bambino di 8,che mi diceva spesso che mi voleva bene,che ero un "figo",insomma mi ammirava. Da allora provo per lui una specie di "amore" (per il mio psichiatra è un "amore" ma senza il lato sessuale,nel senso che io non ho mai avuto assolutamente pensieri sessuali su di lui,ma gli voglio un bene che è come se fosse mio fratello). Lui pure è molto affezionato a me,però ora ha quasi 14 anni e sta cambiando,non mi dimostra più l'affetto che mi dimostrava una volta (la frase più bella che mi abbia mai detto è "tu sei mio fratello"). Da poco tempo ho rivisto,in un album di famiglia,la foto di 2 miei cugini di 3° grado,e ho visto in loro alcuni tratti fisici che avevo io quando avevo la loro età,e anche alcuni tratti che ha quel ragazzino di cui ho parlato nelle righe precedenti. Risultato mi sono affezionato tantissimo a loro nonostante non li veda da circa 5 anni. L'unica cosa è che loro abitano in una città a 50 km dalla mia,e mia madre non frequenta quasi mai suo cugino (il padre di questi bimbi). Di loro ho comunque già parlato nel mio consulto precedente "mi sento strano per questa cosa". Mia madre non vuole,dice che per lei è una cosa strana. Nell'ultima litigata,quella che mi ha fatto provare uno schifo e una rabbia nei suoi confronti senza precedenti,mi ha detto,testuali parole: "io non porterò il lupo nella tana degli agnellini". Insomma,da questa frase ho capito che lei mi considera un pedofilo,e da allora non la considero più mia madre. Sono giorni che non le parlo più,e se lei ci prova la tronco subito. Mi ha rovinato la vita,non vedo l'ora di andarmene di casa per non vederla più..
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
gentile utente si tratta di uno sfogo o chiede a noi come comportarci?
dal mio punto di vista, in qualità di terapeuta famigliare la soluzione migliore sarebbe quella di elaborare il rapporto con sua madre attraverso una psicoterapia in cui anche lei dovrà essere coinvolta.
Una terapia in cui si esaminano fatti dove si inquadra nella mamma il capro espiatorio dei propri problemi, dal mio punto di vista è un non senso e crea ancora più astio.
Si rivolga ad un terapeuta sistemico.relazionale.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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dopo
Utente
Utente
Grazie dottore per la risposta.
Sia io che mia madre siamo in psicoterapia,però da specialisti diversi.
Il mio psicoterapeuta mi ha spiegato l'origine delle mie ansie e fisse,e la maggior parte ha capito che derivano da lei,però quando gli parlo della mia rabbia nei suoi confronti per via di ciò mi dice che non devo avercela con lei,anche perché tutto questo l'ha fatto in modo inconscio.
La cosa che mi da più fastidio è che io nella mia testa non ci vedo niente di strano nell'affezionarmi a ragazzi più piccoli,però lei sì,e quindi mi mette i dubbi.
Quando lei con quella frase mi ha fatto capire che mi considera un pedofilo (che poi,un pedofilo fa male ai bambini,li violenta ecc. ; Io invece per questi 3 ragazzini farei di tutto perché non gli succeda niente,mai mi è passato per le testa di fargli qualcosa che potesse fargli male) ora ho il terrore che anche altri fuori pensino sta cosa..
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Dr.ssa Valentina Sciubba Psicologo, Psicoterapeuta 1.6k 38 9
gentile utente,
è figlio unico? Penso come il collega che cercare delle cause, attribuire delle pseudo colpe ecc.serva a poco e mi sembra anzi sia controproducente.
Quello che dovrebbe fare lo psicoterapeuta è cercare di migliorare la comunicazione con sua madre, cosa possibile e necessaria. Almeno dovrebbe fare degli sforzi per perseguire questo obiettivo.
A tal fine, oltre ai terapeuti sistemico-relazionali, le consiglio i terapeuti della
Gestalt.

Cordiali saluti

Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Servizi on line
Breve Strategica-Gestalt-Seduta Singola
Disturbi psicologici e mente-corpo

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dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta,sì sono figlio unico,però ho sempre desiderato un fratellino,altra causa del mio affetto verso questi ragazzini.
Comunque sarà anche sbagliato cercare delle colpe,però lei è veramente la causa di molti miei disturbi,e questa cosa mi manda in bestia.
Una volta mi ha chiesto se per piacere potevo tirare giù io la tapparella in cucina,ma di lasciare qualche riga in modo che alla mattina entri un po' di luce.
Da quella volta lì io ogni volta che tiro giù la tapparella controllo più volte di aver lasciato delle righe. Quando me ne sono reso conto mi sono detto "ma che cavolo sto facendo?",e poi mi sono ricordato della sua richiesta..
Questo è solo un esempio (dei più "leggeri") su quanto lei influisca sulla mia vita..