Depressione da lavoro

Salve
Sn un impiegato, ho 27 anni. Da ottobre circa la mia vita è finita. Faccio lo stesso lavoro da 4 anni. Gestisco uno studio con mio padre e mia sorella. L'attività va alla grande ma io non sto più bene con me stesso. Sono capacissimo nel mio lavoro ma nn riesco più a fare nulla in quanto, per le troppe responsabilità sn entrato in una crisi depressiva da cui nn riesco ad uscire. Attacchi di panico, crisi ansia, tachicardia la fanno da padrone. Ho provato a fare sport, a prendermi delle ferie, ma nulla. Vedo che la situazione peggiora. Piango in continuazione e ho un pessimismo verso il futuro che mi picchia in testa. Purtroppo non posso lasciare questo lavoro perché è l'unica fonte di reddito della mia famiglia. Lo stress e la postura che quest ultimo comporta mi hanno portato a dolori fisici lancinanti (cervicale, braccio semi paralizzato- e vi giuro che nn esagero). Naturalmente anche la vita sessuale ne risente ed il rapporto cn la mia futura moglie (che nn sa cos'altro fare per aiutarmi) è a pezzi. Il momento più bello della giornata è quando vado a letto. Nn accetto pillole e cure medicinali. Vorrei solo qualcuno che mi dia qualche consiglio, prima che la mia testa mi metta idee poco idonee per un ragazzo della mia età.
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Dr. Francesco Mori Psicologo, Psicoterapeuta 1.2k 33 31
Gentile ragazzo,
purtroppo in psicologia non esistono consigli che con un click possano risolvere il problema. Occorre una valutazione approfondita dei sintomi di cui ci parla. Bisognerebbe comprendere come mai negli ultimi mesi la situazione è cambiata. Spesso l'ansia è il prodotto di una serie di motivazioni, non del tutto chiare alla persona che la prova.
La crisi può essere connessa al luogo di lavoro ed ai rapporti familiari?
All'imminente matrimonio?

Restiamo in ascolto

Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/

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dopo
Utente
Utente
Grazie dott.per la pronta risposta. Il problema è che non sn mai stato soddisfatto del mio lavoro. Lo stipendio è buono e sn capace ma nn è il lavoro che fa per me. Ho un caf e patronato e nelle mie mani ho pratiche di migliaia di persone che è come se dipendessero da me. L'ansia e la paura di commettere errori non mi fa dormire la notte, e quando ho scadenze imminenti è come se il mio corpo si rifiutasse e mi paralizzo, ma letteralmente! Nn posso lasciare questo lavoro, perché i miei nn riuscirebbero a gestire tutte le pratiche senza il mio aiuto. Non ho via di uscita. Sono intrappolato in una vita che non voglio.
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Utente
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Ah..il matrimonio è l'unica cosa positiva che vedo nel mio futuro.
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Dr.ssa Angela Sarracino Psicologo, Psicoterapeuta 178 5
Gentile ragazzo,
il primo passo per uscire da una situazione difficile è divenirne consapevoli, per poi chiedersi come si può fare per uscirne. Il lavoro non lo può cambiare, i medici e le medicine non li vuole. E allora che si fa? Purtroppo nessuno ha la bacchetta magica per risolvere le sue difficoltà, quindi deve darsi da fare lei, se ripeto, vuole bene a se stesso e tiene alla sua salute. Cosa se ne farà del lavoro se la sua depressione aumenterà? Come potrà gestire un matrimonio e la relazione con la sua compagna se sarà triste e nervoso? detto questo, le consiglio di rivolgersi ad un collega, che, dal vivo, la potrà aiutare ad uscire da questa situazione che improvvisamente l'ha coinvolta. Ma si ricordi che lo psicologo più illustre non può far niente se il suo paziente è fermo sui suoi passi.
in bocca al lupo

Dott.ssa Angela Sarracino
Psicologa - Psicoterapeuta - Sessuologa clinica
www.sipsec.it