Aspettative diverse

Buongiorno medici, ho un quesito da porvi perchè ho una gran confusione in testa. o forse non riesco ad accettare una realtà che magari è evidente. Ho 30 anni e sto con un ragazzo mio coetaneo da un anno e mezzo. in questo anno e mezzo abbiamo passato diverse vicissitudini, dovute soprattutto alla mia diffidenza e alla mia gelosia. io ho sempre detto al mio fidanzato che il mio sogno è crearmi una famiglia, lo sogno da sempre,forse perchè non ho mai avuto una famiglia unita (mio padre è andato via di casa quando avevo circa 16 anni, per fortuna, perchè era alcolizzato e, nonostante mia madre abbia provato ad aiutarlo, non ne volle sapere di curare il suo problema. anche quando stava con noi, io ero terrorizzata da lui e, insomma, non ho passato un bel periodo. precedentemente, invece, fino i 13 anni più o meno, ho vissuto con i miei nonni perchè mia madre non poteva tenermi con sè per il troppo lavoro, visto che, oltre a se stessa e a me, doveva mantenere anche mio padre che, oltre a essere alcolizzato, era anche un fannullone). o forse, desidero una mia famiglia perchè è giusto così ed è naturale così. fatto sta che ho sempre desiderato sposarmi (e non la convivenza). sono già 2 volte che, invece, il mio fidanzato dice chiaramente che secondo lui il matrimonio non ha senso perchè lo richiede la società, che l'amore per sempre, la fedeltà ecc. sono cose che lui mi sta già garantendo senza matrimonio e che comunque sposarsi costa e noi adesso non potremmo permettercelo.questo è vero perchè io sono disoccupata,lui lavora nell'attività del padre che va così così ed è anche indebitato, avendo tempo fa aperto un'attività sua che gli è andata male e che lo ha lasciato pieno di debiti. però questo motivo, seppur reale, secondo me lo usa anche come scusa,in considerazione di tutte le altre cose che ha detto sul matrimonio.per me un contratto di lavoro fisso è ancora lontano anni luce, lui non si cerca un lavoro al di fuori dello studio del padre, e allora?dovrei rimanere fidanzatina per sempre?preciso anche che lui ha una villetta che gli ha intestato il nonno, è figlio unico, quindi erediterà una casa della madre,casa dei suoi genitori (in cui vive anche lui), casa in montagna (in un'altra regione),negozio di abbigliamento della madre (che potrebbe mandare quando la madre andrà in pensione, e non manca molto).le proprietà non gli mancherebbero.quando non si deve pagare un affitto già rimangono dei soldi in tasca.ma al di là di questo lui pensa quelle cose del matrimonio e io mi sto domandando se sia il caso di proseguire questa storia. è una persona in gamba e mi ama, me lo dimostra.e io amo lui.però credo anche che a 30 anni sia giusto avere una prospettiva diversa che non sia fare i fidanzatini eterni.ciò che mi preoccupa non è l'irrealizzabilità del progetto ora ma il fatto che sembra che lui non ne senta il desiderio. mi chiedo se sia un motivo valido per chiudere una storia che comunque,a parte mie diffidenze, va bene. grazie del vostro aiuto.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Cara Utente,

senza conoscere il suo fidanzato non possiamo interpretarne il comportamento ed è possibile sia che quello che dice sul matrimonio rappresenti il suo reale convincimento, sia che non intenda impegnarsi fino in fondo con lei.

Penso che il giudizio sul fatto che questo rifiuto del matrimonio sia o non sia un motivo valido per chiudere la storia dipenda anche dal senso che hanno le parole del ragazzo e dal fatto che nascondano o meno la non volontà di portare la vostra relazione ad un altro livello.

Lei ha una storia difficile alle spalle e i vissuti di dubbio e incertezza che esprime dipendono sicuramente anche da tutto quello che ha passato.
Vedo che in precedenti consulti le è stato consigliato di rivolgersi di persona ad un nostro collega: ci ha pensato?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Utente
Utente
Gentile dottoressa, cosa potrei dirvi di lui? 30 anni come me ma una famiglia solidissima alle spalle, con due genitori che dopo quasi 40 anni di matrimonio si amano ancora. ha un rapporto splendido anche con i nonni materni (anche se il nonno è morto un paio di anni fa). anche per questo non capisco il suo rifiuto del matrimonio. con me si è sempre impegnato tantissimo, abbiamo una storia bella e lui mi dimostra che mi ama e che si sente seriamente impegnato con me... non so che pensare.
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dopo
Utente
Utente
comunque no, non sono andata da nessuno psicologo, non lavorando mi è impossibile.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Le suggerisco di rivolgersi ad una struttura pubblica, ad esempio al consultorio familiare, per poter parlare di persona con uno psicologo: vedo che ha chiesto diversi consulti in quest'area e penso che valga la pena che affronti direttamente le questioni relazionali che ci ha sottoposto.

Senza incontrarla non possiamo farci un'idea chiara della situazione e nemmeno assisterla nel percorso di determinazione di cosa sia giusto o non giusto fare, ma con l'aiuto di un nostro collega potrà arrivare a comprendere meglio sè stessa, le persone a lei vicine e che direzione dare alla sua vita e alla sua relazione.
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dopo
Utente
Utente
Gentilissima Massaro, la ringrazio per la sua risposta. effettivamente penso che mi rivolgerò a una struttura pubblica. Speravo però mi poteste dare una risposta circa il quesito che vi ho rivolto. non è facile per me pensare di lasciare una persona con cui c'è amore ma che non intende, forse, darmi ciò che io cerco in termini di aspettative di vita. non so però nemmeno se sia giusto proseguire una storia sapendo già però che le sue intenzioni sono quelle. non voglio certo fargli cambiare idea, perchè non voglio che mi sposi per accontentarmi.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Intende a questo quesito: "mi chiedo se sia un motivo valido per chiudere una storia che comunque, a parte mie diffidenze, va bene"?
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Utente
Utente
Esattamente.
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le ragazza,
se è un motivo valido è giusto che sia soltanto lei a deciderlo, ma prima forse è necessario confrontarsi apertamente con il suo ragazzo per comprendere se le sue preoccupazioni sono relative solo alle spese da sostenere per il matrimonio o se ci sono altri aspetti che riguardano la relazione e che riguardano bisogni affettivi diversi.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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Utente
Utente
dottoressa Camplone, la ringrazio per la risposta. Intanto volevo precisare, visto che ho trascurato questo dettaglio, che il discorso sul matrimonio è saltato fuori per caso, parlando non di noi, ma di una coppia di nostri amici (più suoi, in realtà) che tra un paio di mesi si sposano. lui ha commentato dicendo qualcosa del tipo "che poi chissà per cosa si sposerà mai" e poi "il matrimonio è una cosa inventata dalla società ma non serve" e ancora, al mio ribattere ha risposto "la fedeltà, l'amore per sempre, ecc. sono cose che io già ti sto dando senza bisogno del matrimonio". quando io gli ho detto che una famiglia si basa sul matrimonio, che ai figli, se si fanno, gli si deve dare una famiglia (visto che lui dall'inizio della storia mi ha detto che una famiglia la vuole e che vuole dei figli - non si parlava ancora di noi, ma in generale come progetto della sua vita) e che l'alternativa per due persone non può essere quella di vivere da eterni fidanzatini, lui ha tirato in ballo il discorso economico ("per fare i figli bisogna poi mantenerli e noi adesso non potremmo farlo ", ecc.) quello che lui ha detto, come ho spiegato nel messaggio iniziale a Voi, è vero (io sono disoccupata, lui lavora nello studio del padre che va così così ma non accenna a trovarsi un lavoro al di fuori di lì, ha avuto un'attività sua che ha in seguito chiuso e che l'ha lasciato indebitato) però ha anche diverse proprietà (e alcune le erediterà) che possono fruttargli. non voglio passare come quella che gli fa i conti in tasca e in effetti questo non gliel'ho fatto presente. però, pur essendo vero che la nostra situazione professionale non ci permette al momento uns imile progetto, comunque mi sembra che lui ci marci un po' su questo.
Un anno fa era saltato fuori questo discorso e lui disse che il matrimonio serve a tutelare le donne ma questo mi fa pensare che lui pensi al matrimonio già in un'ottica di divorzio. è vero che ci sono tante coppie che sono arrivate a quel triste epilogo ma io voglio sposarmi con una persona con la convinzione per entrambi che duri tutta la vita. non posso sposarmi e pensare ad un eventuale divorzio, è inconcepibile. e non voglio ridurre il tutto a una banalissima questione di interessi economici.
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Credo che il confronto lo abbiate avviato e a quanto pare c'è una progettualità condivisa, il fattore discriminante resta quello connesso all'importanza attribuita agli aspetti economici, che non sono affatto banali ma possono veicolare significati da non trascurare.
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Utente
Utente
Scusi, dottoressa... le chiedo alcune spiegazioni: In cosa vede la progettualità condivisa? e poi, cosa intende quando dice "possono veicolare significati da non trascurare"? quali significati intende? la ringrazio se mi vorrà fornire delucidazioni.
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
La progettualità condivisa riguarda il desiderio di costruire un futuro insieme e avere dei figli ma forse è stato come espresso in termini generici e lei non l'ha interpretato come qualcosa che riguardasse la vostra relazione.
Riguardo agli aspetti economici voglio solo dire che varrebbe la pena approfondire il discorso attraverso il confronto reciproco non ho fornito alcuna interpretazione.
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Utente
Utente
"La progettualità condivisa riguarda il desiderio di costruire un futuro insieme e avere dei figli ma forse è stato come espresso in termini generici e lei non l'ha interpretato come qualcosa che riguardasse la vostra relazione." intende nel confronto tra me e lui di pochi giorni fa o, come le ho scritto in seguito, a quello di un anno fa? comunque, nel discorso che riguardava i suoi amici che si stanno per sposare, io credo, da come l'ha detta lui, che la cosa fosse espressa in termini generici ma lei pensa di no? insomma, non ho capito se la cosa sia positiva o negativa, da come me la dice Lei. :-) scusi, ma oggi forse sono particolarmente tonta. :-) abbia pazienza.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Per tornare alla sua domanda, non posso che condividere quanto le ha risposto la D.ssa Camplone e cioè che stabilire cosa sia un buon motivo per interrompere una relazione è una scelta individuale e molto personale.
Siamo nel campo dei valori e della visione della vita, che esula dalla clinica e porta a risposte necessariamente soggettive.

Lasciarlo perchè non si vuole sposare dipende da quanta importanza lei assegna al matrimonio e dalla possibilità o meno di negoziare un qualche accordo con lui.

E' poi necessario, come le dicevo, tenere in considerazione se lui è realmente convinto che il matrimonio sia un rito superfluo o se piuttosto non celi altre preoccupazioni, come quella che il rapporto non duri, o la mancanza del desiderio di impegnarsi con lei anche formalmente.
A queste domande solo il suo ragazzo può fornire una risposta.