Come dire ai miei genitori che sto con un uomo di 30 anni più grande?

Gentilissimi dottori,
da 3 anni e mezzo sto vivendo una storia con un uomo più grande di me di 30 anni (io 22 e lui 52).
In questi 3 anni e mezzo tutto è andato benissimo, siamo in sintonia e il nostro rapporto è equilibrato, c'è solo un problema, lui si sta stancando di vivere in semi-clandestinità.
Non riesco a dire ai miei genitori di questa storia, perchè so già le loro posizioni in merito, inoltre io sono per loro la figlia perfetta, li riempio di soddisfazioni e hanno grandi aspettative per il mio futuro, e quindi la mia paura più grande non è di farli arrabbiare o altro, ma di deluderli.
In questi 3 anni e mezzo ho fatto molti week-end e vacanze con lui (riuscendo a nasconderlo ai miei perchè sono studentessa fuori sede), sono andata spessissimo a casa sua (vive a circa 50 km da dove sto io), mi ha proposto più volte di convivere e il motivo per cui ho rifiutato è perchè sarebbe difficile da giustificare con i miei genitori, infatti faccio spesso videochiamate con loro e abbastanza spesso mi vengono a trovare.
Il mio rapporto è solido, stabile, mi dà molte certezze e mi appaga. Inoltre non mi ruba la libertà, in quanto esco e faccio vacanze con le mie amiche senza problemi, posso uscire la sera, anche se nel week-end, per mia scelta, preferisco stare con lui.
Ma so che non potrò viverlo di nascosto in eterno per prima cosa per rispetto nei suoi confronti.
Penso che sia arrivato il momento di comunicare ai miei genitori di questa situazione, ma non so come fare perché, nonostante io abbia tenuto loro nascosto questo grande pezzo della mia vita, gli voglio bene ed ho un buonissimo rapporto.
Sapreste darmi qualche consiglio.
Vi ringrazio in anticipo :)
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Ragazza,
a parte le richieste del suo partner, lei come la pensa?

<mi ha proposto più volte di convivere e il motivo per cui ho rifiutato è perchè sarebbe difficile da giustificare con i miei genitori>

E' l'unico intralcio altrimenti lo farebbe fin d'ora?
In che modo ne avete parlato, lei potrebbe continuare la sua vita, proseguire gli studi? Avete parlato dei risvolti pratici di una possibile convivenza?

In ogni caso se lei è ben convinta di questa scelta e se si sente pronta a parlarne ai suoi genitori, bastano la semplicità e parole sincere sul suo sentire riguardo a questo rapporto.
Non ci sono ricette da dispensare on line.
D'altra parte il rischio da correre è quello di deludere le loro aspettative, rischio che non può eliminare.

Magari dovranno riflettere sull'idea di perfezione cha hanno di lei, ma di certo al di là di questo rapporto, è sulle sue personali aspettative e bisogni che lei dovrebbe porre il focus.
Lei le ha ben chiare?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#2]
Dr. Nunzia Spiezio Psicologo 531 20 3
Cara ragazza,
probabilmente sta problematizzando troppo un qualcosa che, alla fine, non lo sarà per niente.
Come mai già immagina di sapere quale sarà la loro posizione in merito? In questi tre anni e mezzo ha mai accennato loro qualcosa? e la loro reazione come è stata? Io credo che, se anche fossero contrari ,una volta costatato che il suo partner la rende felice prima o poi dovranno cedere perchè, per un genitore conta prima di tutto il bene della propria figlia non le pare?
" la mia paura più grande non è di farli arrabbiare o altro, ma di deluderli"
Vede cara ragazza, i genitori vanno anche delusi di tanto in tanto.Credo che, in un sano rapporto genitori figli, la piccola delusione sia in lista. E l'amore per i figli si mostra anche attraverso il "permanere", con amore granitico, oltre la delusione subìta.
Si faccia coraggio.
Le faccio tanti auguri

Dr.ssa Nunzia Spiezio
Psicologa
Avellino

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Dr.ssa Sara Ronchi Psicologo 559 8 14
Gentilissima,

da quanto racconta il suo rapporto con quest'uomo è ben consolidato ed appagante, credo sia arrivato il momento di dirlo con serenità ma senza cercare la loro approvazione, lei oramai è grande è responsabile ed ha fatto una scelta.
Loro all'inizio potranno forse rimanere perplessi per la differenza d'età, ma se lei con le parole giuste saprà far capire che è quello che cercava ed è felice, vedrà che dopo i primi attimi di smarrimento saranno felici con lei e per lei.
In fondo quello che si desidera per un figlio è che sia felice.

In bocca al lupo, ma vedrà che non ne avrà bisogno.
vada avanti con la sua vita; dirlo è solo un informarli e non una ricerca di approvazione non se lo dimentichi!

Cordialmente

Dr. Sara  Ronchi
sara71ronchi@gmail.com -3925207768
www.psicologa-mi.it









[#4]
dopo
Utente
Utente
Innanzitutto vi ringrazio per le vostre risposte,

per la Dr Rinella: per me l'unico intralcio è appunto la questione dei miei genitori, tranne per questo motivo, io lo farei subito, credo proprio che potrei continuare a studiare e anzi, passerò alcuni mesi all'estero e naturalmente lui lo sa, e anche se entrambi sentiremo la mancanza di una quasi quotidianità insieme, sento di avere il suo appoggio quindi questo non mi preoccupa.

Per la Dr Spiezio: immagino di sapere la loro posizione a riguardo perché ne ho parlato a volte facendo riferimento ad altre persone, e chiedendo se ci fossi stata io in quella situazione cosa avrebbero pensato, e ho avuto un feedback estremamente negativo!

Ringrazio tutte e tre per le risposte che mi hanno infuso un po' di ottimismo, anche se mi sento veramente paralizzata perchè già altre volte mi ero ripromessa di fare questa "confessione" ma sono rimasta completamente bloccata. Temo oltre che la delusione che questa mia scelta mi porterà ad allontanarmi da loro. In ogni caso credo anche che non potrò rimandare ancora a lungo.... e dovrò in qualche modo fare questo passo che mi sembra impossibile.

Crepi il lupo!
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile ragazza,
dal suo racconto la situazione attuale Le dà contemporaneamente sicurezze affettive e vantaggi in termini di libertà. Quando si fa fatica a compiere una scelta, occorre riflettere SE il permanere in quella situazione porta vantaggi secondari, del tipo:
"Il mio rapporto è solido, stabile, mi dà molte certezze e mi appaga. Inoltre non mi ruba la libertà, in quanto esco e faccio vacanze con le mie amiche senza problemi, posso uscire la sera ecc." .
Si avvicina il momento di prendersi delle responsabilità da adulta. Le definisco così perchè probabilmente incontrerà il disappunto dei Suoi, le loro domande, forse il tentativo di dissuaderla. Eppure i figli sono destinati a recidere il cordone ombelicale, e ciò non avviene senza dolore, da ambedue le parti. Se poi lo si fa per un amore ormai "rodato", forse è più lieve.
Coraggio.

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/