Mal di testa da stres

Buongiorno, ho quasi 24 anni e soffro di ripetuti mal di testa.
Sono quasi dieci anni che soffro di mal di testa lievi e i medici, hanno sempre dato la "colpa" al fatto che sono figlia di genitori separati. Per molto tempo ho dato ascolto a loro e sono andata da tre specialisti.
Ogni volta che sospendevo le visite, il problema tornava, così mi sono rassegnata a tenermeli dato che comunque non erano particolarmente fastidiosi. Da qualche mese però si sono intensificati. Ho fatto una visita neurologica e una risonanza. Tutte e due le visite sono risultate negative e quindi mi hanno consigliato di prendere l'Adepil (negli ultimi cinque mesi, ho provato (inutilmente) molti farmaci, come: Tavor, Valium, Novalgina, Nisidina, Moment e altri).
Quello che io mi chiedo però è questo. Perchè? Anche gli Psicologi mi hanno detto che fondamentalmente, ho elaborato bene la separazione di miei e che problemi con il resto del mondo, non ci sono. Come posso prendere un tranquillante se poi io già di mio sono tranquilla? Potrebbe essere che l'aver smesso di prendere la pillola, abbia interferito con i miei già presenti mal di testa?
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Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia Psicologo, Psicoterapeuta 739 20 3
Gentile ragazza,
Per quello che è' di competenza medica, può rivolgersi alla sezione apposita su questo sito. Per ciò che attiene alla sfera psicologica, invece, voglio chiederle se per 'specialisti' intende dire psicologi o psicoterapeuti. Che tipo di percorso Ha fatto? quanto e' durato e in cosa e' consistito? Come mai si è' rivolta a più specialisti? Al momento attuale, qual e' il suo stile di vita? Studia o lavora ? Le sue relazioni sono soddisfacenti?
Un cordiale saluto

Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa. Psicoterapeuta. Analista Transazionale

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dopo
Utente
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Gentile dottoressa,
nell'arco di 10 anni, ho cambiato tre specialisti (due psicologi e uno psicoterapeuta).
Tutti e tre avevano un modo diverso di lavorare ma bene o male, il punto era far si che mi sfogassi. Avendo genitori separati, tutti pensavano che i miei fastidi arrivassero da li.
Lo psicologo voleva che parlassi della mia vita a ritroso, facendomi anche colorare dei disegni geometrici. Voleva che parlassi dei problemi che io vedevo e di come secondo me andavano affrontati. Il nostro percorso si è interrotto dopo sette mesi perchè secondo lui, non c'era più bisogno di un simile trattamento.
La psicoterapeuta voleva che parlassi di quando ero piccolina, facendomi tirare fuori ogni paura che avevo sepolto. Nel giro di due mesi ero arrivata ad avere degli attacchi di panico immotivati. Ho interrotto personalmente le visite dopo 5 mesi perchè ogni giorno che passava, peggioravo invece che migliorare.
L'ultimo mi ha seguito per due anni e come il primo, alla fine è stato lui a dirmi che il mio modo di vivere la vita era normale per i ragazzi della mia età e che il problema non derivava dalla mia situazione familiare.

Da quelle visite sono passati 5 anni. Adesso lavoro e vivo in tre case diverse (nel senso che mi divido tra mia mamma, mio papà e il mio fidanzato), mi muovo molto per spostarmi ma mi sento abbastanza bene. Ci sono alti e bassi come in ogni vita, quindi non capisco bene perchè negli ultimi mesi le cose siano peggiorate.
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Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia Psicologo, Psicoterapeuta 739 20 3
Se lei ha già fatto un percorso, andando a ritroso ed elaborando la separazione, e' andando a verificare che cosa, attualmente, potrebbe disturbarla o preoccuparla o quale evento, magari apparentemente banale, potrebbe avere riattivato la tendenza, sembrerebbe, almeno, dagli esami effettuati e risultati negativi, a somatizzare. Magari, anche un periodo di particolare stanchezza può predisporre ad abbassare la soglia delle nostre difese 'immunitarie' psichiche, riaprendo la strada a risposte automatiche disfunzionali. Mi colpisce il fatto che lei dice di dividersi tra tre case diverse e mi chiedo se il passaggio da una casa all'altra, soprattutto nel senso di un passaggio repentino da una modalità di rapporto all'altro, non stia consumando un po' di energia, togliendole stabilità. Si chieda, pertanto, se questo stile di vita le sta bene o se le piacerebbe modificarlo rispetto a nuove esigenze o bisogni che possono essere emersi. E' un'ipotesi, ovviamente, ma in primis le cause vanno ricercate nel qui ed ora e partendo dalla situazione attuale.
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