Come aiutare una figlia apatica

Buongiorno.
Sono preoccupata per mia figlia. Ha 20aa e ha appena superato gli esami di maturità, con un punteggio appena sufficiente. Non esce di casa, non ha amici, non ha rgazzo, non ha interessi, hobbies, è chiusa e sileziosa.
Sin da bambina è sempre stata tranquilla, ma mi aspettavo che nell'adolescenza cambiasse, invece nulla. Tento in ogni modo di farla interessare a qualcosa, a spingerla a crearsi un hobbie, ma niente. Passa la maggior parte del suo tempo in camera sua davanti al pc o leggendo. Non utilizza nemmeno i social network, non è iscritta a FB nè a Twitter, insomma vita sociale 0, nemmeno virtuale. Ha scelto per quali corsi provare il test d'accesso all'Università, ma non si cura di informarsi maggiormente, tipo visionare i piani di studio, oppure fare qualche simulazione di test. Nulla la interessa, nulla la entusiasma. Se costretta partecipa a qualche attività, ma sempre con un'espressione schifata.
Quando aveva 16aa ho provato a portarla a fare qualche colloquio con una psicologa, ma la psicologa dopo i colloqui mi ha detto che non c'erano problemi, che la ragazza stava facendo il suo percorso. Ma ora? Ora ha 20aa e non è cambiato nulla.
Ho provato a proporle di fare volontariato, di offrirsi a fare ripetizioni, o baby sitting, o dog sitter. Lei dice di si, ma poi non si muove.
Cosa posso fare? Sono seriamente preoccupata per il suo futuro.
Ringrazio per qualsiasi consiglio
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Signora,
ha un po' di dialogo con sua figlia?
Oppure le presenta solo soluzioni per smuoverla?
Il padrere come la pensa?

Com'è il rapporto tra voi genitori e lei e come vanno le cose in famiglia?
Da quando non ha amicizie e si è chiusa in casa?
Il parere dei docenti della ragazza?

Perdoni le molte domande ma sono utili per poterle dare una risposta maggiormente compiuta pur nei limiti di un consulto on line.

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
1000 grazie per il celere interessamento. Provo a rispondere.
Il dialogo con mia figlia è difficoltoso, semplicamente perchè fatica a rispondere. Sono sempre io che cerco di parlarle, e non solo per smuoverla, ma di qualsiasi cosa. Le chiedo dei suoi compagni di scuola, come ha passato la giornata, cosa ha combinato il cane, cosa si prepara per cena, dove vorrebbe andare in vacanza... insomma, qualsiasi argomento. Le risposte sono monosillabi. Raramente è stata lei a rivolgersi a me.
Il padre non è così preoccupato, anche se comincia anche lui a percepire che non è normale che una ragazza di 20aa, sana e di bell'aspetto, con una intelligenza nella norma, sia così isolata e senza interessi, però sinceramente non ha mai affrontato con lei il problema, nonostante le mie sollecitazioni.
Tra me e il mio compagno il rapporto è buono, come lo può essere tra due persone che stanno insieme da 25aa. Ci amiamo e rispettiamo, anche se non mancano i momenti di contrasto, che però risolviamo. Anni fa abbiamo avuto un momento di crisi, con una separazione di circa 1a, ma poi siamo tornati insieme e abbiamo avuto anche un'altra figlia, che ora ha 11aa e che è l'opposto di sua sorella, e con la quale la maggiore non va assolutamente d'accordo, anche se sotto sotto si vogliono bene.
Non ha amicizie e sta spesso in casa da.... sempre! Alle medie ha avuto un'amicizia, ma burrascosa in quanto questa ragazza aveva un rapporto morboso con lei, che si è interrotto bruscamente quando questa ha confessato a mia figlia di essere omosessuale e che voleva qualcosa di più da lei. Ma non penso che questa esperienza abbia segnato mia figlia, perchè era così anche prima, e quel periodo non l'ha fatta peggiorare. Le è scivolato via e basta. Ha qualche rapporto con i compagni di scuola (ora ex compagni), ma che si sono limitati a due pizzate all'anno e qualche conversazione con whatsapp.
I docenti con cui ho parlato non mi sono sembrati preoccupati: hanno tutti detto che è una ragazza molto timida e riservata, con poche relazioni con i compagni, ma comunque educata.
Spero di aver fatto un quadro completo della situazione e sono disponibile a rispondere a qualsiasi altro quesito.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<Le chiedo dei suoi compagni di scuola, come ha passato la giornata, cosa ha combinato il cane, cosa si prepara per cena,>
Una domanda: lei è in casa tutto il giorno?
Sa precisamente cosa fa sua figlia ogni ora della giornata per essere certa che la sua quotidianità trascorra in questo modo?
Coome fa a sapere che non usa i social?

Forse fornirle soluzioni non ha aiutato e non aiuta,
Paradossalmente starle troppo addosso con preoccupazione, cercare di smuoverla può anche sortire l'effetto contrario a quello desiderato.

La separazione pregressa, la differenza con la sorella che lei mette in evidenza e il conseguente differente modo di rapportarsi con le figlie e tra loro, potrebbero concorrere all'atteggiamento della ragazza (ma sono pochi elementi e poi è solo un'ipotesi).

Bisognerebbe sapere di più sulle dinamiche in atto in famiglia per comprendere di più.

In ogni caso potrebbe essere di aiuto per voi genitori consultare un terapeuta familiare (sistemico) per avere un parere alla luce di elementi rilevabili direttamente e indicazioni su come gestire il rapporto con la ragazza, dato che poi è maggiorenne e dovrebbe perseguire la strada dell'autonomia e dell'indipendenza, di scelte libere e consapevoli.

Restiamo in ascolto

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dopo
Utente
Utente
Grazie ancora per la risposta.
Io sono fuori casa tutto il giorno, quindi non so esattamente cosa fa mia figlia durante la giornata. Però ho degli indizi, come ad esempio il parquet rovinato proprio dove appoggiano le rotelle della sedia davanti alla scrivania di mia figlia (lo vedo ogni volta che pulisco il pavimento, ed è sempre più rovinato) che mi fanno pensare che su quella sedia ci passi molto tempo. So che non utilizza i social perché io invece si, e le ho chiesto di iscriversi così da poter accedere a informazioni altrimenti negate, e mi ha sempre detto che non le interessa.
Non mi sembra di starle "troppo addosso", però potrebbe essere una mia impressione.
Sicuramente la separazione e la sorella non hanno aiutato, ma penso che siano situazioni non eccessivamente traumatiche, che si riesce facilmente a superare.
Accetto di buon grado il suggerimento relativo al terapeuta familiare. Potreste indicarmi dove trovarne uno? Noi viviamo in Lombardia, vicino a Milano, Como, Varese.
Resto in attesa di indicazioni.